Nellie

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Il giorno successivo mi svegliai presto. Feci colazione, mi vestii e andai a lavoro. Quel girono avevo solo il turno di mattina quindi sarei tornata a casa verso l'ora di pranzo.

Quella mattina passò tranquilla. Verso le 13.20 tornai a casa, mi preparai il pranzo e mangiai mentre controllavo il mio profilo su Facebook. Improvvisamente ripensai alla notte prima. A quegli strani rumori e alla soffitta. Mi alzai dal tavolo e mi diressi verso il piano di sopra. Notai che non c'era nessuna cordicella che pendeva, c'era solo una piccolissima maniglia. Dovetti salire su una sedia per aprirla. Aprii la porta sul soffitto e immediatamente scese giù una scala in legno. Iniziai a salire. Lentamente. Gradino dopo gradino.

Quando arrivai in cima notai che la soffitta era quasi vuota, tranne per qualche scatolone impolverato. Scesi le scale e chiusi la soffitta. Mentre stavo per tornare al piano di sotto notai che la porta della cameretta era aperta. Feci per chiuderla quando "Aspetta un momento" pensai, "Ricordavo di aver messo l'orsetto in uno scatolone in cantina, come diavolo c'è finito qui?" dissi prendendolo tra le mani. Trovai l'orsetto sul letto. Esattamente dove l'avevo visto per la prima volta. Lo presi e lo riportai in cantina nello scatolone dei giocattoli.

Ripensai tutto il pomeriggio a ciò che era successo. Non capivo come era possibile che un semplice pupazzo di pezza fosse finito lì. E quei rumori della sera prima, da dove venivano? Non riuscivo a darmi una risposta sensata. Improvvisamente squillò il telefono. "Pronto" dissi, "Ciao tesoro" "Ciao mamma" risposi felice di sentirla, "É successo qualcosa? Ti sento strana", "Tranquilla mamma, sto bene". Parlammo per un po ma non le raccontai nulla di ciò che era accaduto, non volevo farla preoccupare. Quella sera decisi di ordinare una pizza. Verso le 20.40 arrivò. Mi sedei sul divano e misi un film.

Era quasi mezzanotte, buttai il cartone della pizza, ma quando feci per spegnere la televisione iniziai a sentire un rumore, lo stesso rumore dell'altra sera. Andai di sopra. Mentre salivo le scale sentii di nuovo quello strano rumore. Sembravano dei passi e provenivano dalla cameretta. Mi avvicinai piano alla porta, era socchiusa, e l'aprii lentamente. Appena ebbi aperto abbastanza la porta vidi sul letto una bambina seduta che giocava con l'orsacchiotto, lo stesso orsacchiotto che avevo portato in cantina. Come aprii la porta la bambina si girò di scatto e  mi sorrise. Aveva occhi di un'azzurro profondo. Era la stessa bambina che avevo visto nelle foto che c'erano in cantina. Chiusi velocemente la porta. Rimasi immobile per qualche istante, non sapevo cosa fare. "Forse è stato uno scherzo della mia mente" pensai. Più che altro lo speravo. Riaprii la porta e la stanza era vuota. Non c'era nessuna bambina sul letto. Fui sollevata.

Ancora un po' scossa, mi misi nel letto e mi addormentai.

La bambina dagli occhi celesti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora