*Una settimana dopo*
5:40, AM
Mi alzo, oggi si parte.
Mi mancherà la mia città, i miei amici, Nick.. Alison.. Non posso stare senza loro. Scendo giù a fare colazione, e di fretta vado a farmi la valigia, inizio a mettere tutti i miei vestiti.
Per un momento riguardo una foto sul comodino mia e di mio padre, mentre eravamo al parco giochi sulle altalene. Scoppio a piangere. Mi asciugo le lacrime perché so che non c'è un motivo per cui piangere, sono una ragazza forte.
Una volta fatta la valigia, scendo di sotto e aspetto i miei genitori.
-Siamo pronti! Dicono in coro
-Ok, vi aspetto, rispondo io con freddezza.
Scendono le scale con le loro valigie.
Guardo per un momento la casa. È vuota. Mi mancano i momenti quando ero bambina e giocavo con le macchinine.
Mi fa impressione vedere la casa vuota. Apro la porta e usciamo. Mi ripeto in testa: "addio". Saliamo in macchina e ci avviamo in aereoporto.
Una volta arrivati , ecco la parte noiosa. Aspettare.
A questo punto inizio a fare domande:
-Papà dove andrò a scuola?chiedo
-Non lo sappiamo ancora amore mio.
Mi sento un vuoto dentro, non ci avevo ancora pensato. Dovrò fare nuove amicizie, e non mi sento ancora pronta.
Sullo schermo dei viaggi vedo il nostro.
Il viaggio per Londra sarà di 2 ore.
Mi ha sempre fatto paura stare in aereo, sopratutto col maltempo che c'è oggi.
-Devi mangiare? Mi chiede mia madre.
Le rispondo:-No, non ho fame.
Dopo un ora noiosissima passata in aereoporto, ecco che dobbiamo imbarcarci.
Prendiamo le nostre valigie e andiamo.
*********
Siamo in aereo. L'ansia mi sta salendo, sopratutto con quelle hostess che ti dicono cosa devi fare per salvarti in qualsiasi caso di emergenza. Ho paura.
Guardo il finestrino, sta diluviando. Alla mia destra ho mia madre e ancora più in fondo mio padre. Stiamo decollando. Mi allaccio le cinture e mia madre mi prende la mano. Ho paura.
Siamo in aria. Ho il vuoto nello stomaco, non mi ero mai sentita così.
Decido di dormire perché sono troppo stanca.
*********
Apro gli occhi. Mancano ancora 10 minuti e arriviamo.
Mi prendo qualcosa da bere, e mi sento già meglio.
Stiamo atterrando. Tengo stretta la mano di mia madre. Mi guarda con i suoi occhi azzurri dritto negli occhi e mi sorride.Siamo arrivati. Sono terrorizzata.
Scendo dall'aereo, finalmente siamo a terra. Qui a Londra c'è molto più freddo.
-Sei felice? Mi chiede mia madre.
Non so cosa risponderle.
-Si, mento.
*********
10:00 AM
Sono davanti la casa nuova. Esteriormente sembra davvero bella, vedremo ora interiormente.
Apro la porta e rimango esterrefatta.
È stupenda! Enorme! All'entrata a destra c'è la cucina, abbastanza moderna, poi a sinistra il salone, con un divano blu e una TV enorme.
Sono davvero felice, mi sta piacendo.
Vedo delle scale, evidentemente c'è un altro piano, salgo, e trovo la mia camera. Apro la porta. È gigantesca, ho un letto matrimoniale con delle lucine attorniate ad esso. Wow. Mi sta piacendo. Sono felice.
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Occhi di ghiaccio
Teen FictionBeth, una semplice ragazzina di 16 anni, a causa di problemi familiari dovrà spostarsi dalla città in cui è nata. Perderà tutte le sue amicizie e la sua relazione con Nick a cui teneva tanto. Però riesce ugualmente a farsi nuovi amici, uno dei tant...