Capitolo 2

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l dio non fu abbastanza rapido e la povera piccola...sbatté la testa a terra.
Loki urlò angosciato e le guardie entrarono accompagnate da Thor e dalla madre di Astrid.
Le urla della mamma superarono di gran lunga quella di Loki che cercò di correre verso la bimba che...non sopravvisse all'impatto.
"Era solo una bambina mostro!!!"
"Non sono stato io!" Sbraitò Loki giustificandosi.
 -Ecco. Ecco cosa succede a chi mente sempre. Nel momento in cui dici la verità nessuno ti crede. Sei sempre tu Loki. Dovevi distruggerla psicologicamente...magari sarebbe stato meglio...-
"Chi é che usa la magia qui dentro??!"urlò Thor.
"Posso riportarla in vita. Datemene l'occasione. Devo intervenire adesso."
"E perché crederti??!"
"Stavamo solo giocando. Mi aveva chiesto di volare."
Una guardia entrò nella cella e gli prese i polsi per  ammanettarlo.
"Aveva detto che tu le avevi detto che io faccio volare le persone!" Disse tutto d'un fiato il dio degli inganni.
"Non ho mai detto questo!"
"Hai detto che faccio saltare in aria le persone e lei ha capito volare."
"Salvate mia figlia vi prego." Continuava disperata la mamma.
Le guardie lasciarono i polsi mentre Thor gli sussurrò in un orecchio.
"Se non ci riesci andrai da Thanos." Loki rabbrividì nel sentire quel nome e andò dalla bambina che stava diventando fredda come il ghiaccio.
Le prese una manina e pronunciò l'incantesimo cercando di contenere la tristezza che cresceva dentro di se.
"Ti prego ritorna." Doveva essere un incantesimo di particolare difficoltà ma sembrava funzionare perché Loki perdeva colore e la bambina lo riaquistava.
Quando Loki era quasi del tutto pelle e ossa la piccola si svegliò.
Il dio l'abbracciò ridendo felice. Non gli importava dell'aspetto l'importante era che lei fosse felice e viva.
La bambina come aveva promesso non fiatò ma a Loki non importò che Odino non credeva alla sua storia, non l'avrebbe creduto lo stesso. Ma quando Loki soffriva per via delle frustate nel bel mezzo  della gelida tempesta Astrid disse che era stata colpa sua ma nonostante nessuno le credesse Loki apprezzò quel gesto. La bambina da quel momento andò sempre alla cella di Loki.

E quando Loki vide la bambina in mezzo alla folla con i forconi le sorrise e le disse
"Tranquilla piccola. Non è un addio. Te lo prometto."le baciò una guancia e la salutò ingenuo.
Il dio passeggiava stanco e venne buttato nel passaggio.
Cadde dal celo e sbattè a terra con ben poca grazia. Si trovava nel bel mezzo di una strada.
"Padre potevi almeno attutire la caduta! Hahahhahahahaaha!" Urlò Loki ridendo.
Beh...bisogna immaginare che questo poverello ha dovuto affrontare un viaggio di duebilioni di km al secondo da un mondo ad un altro, quel comportamento era del tutto comprensibile per un asgardiano...ma per un midgardiano come Tom Hiddleston, che si stava incamminando per la strada di casa, non era molto normale trovare una luce dalla quale fuoriesce un uomo mezzo ubriaco nel bel mezzo della strada.
"Ehi!" Urlò Tom correndo in suo soccorso.
"Wow ...sei proprio uguale a me....ma ioooo sooono....il dio degli Inganni. Odino perdonami!!!hahahahaahaha!"il dio rideva mentre nel bel mezzo della strada barcollava di qua e di là
"Okay questo è impazzito. Chiamo il 911. Che cos'è questa cosa a terra?"
"Il 99 cosa??! Hahahahahhahaha..."
"Amico sei ubriaco di brutto...forse é meglio casa..."
"Ma come ti azzardi a venir vicino a me vile carogna che io son il dio degli inganni!" E una volta aver detto questo il ragazzo dagli occhi verdi svenne.
Quando Tom ritornò a casa con quel ragazzo proprio non voleva crederci. Chiamò la polizia ma non vollero aiutarlo in quanto il ragazzo non aveva il telefono, doveva aspettare che quel pazzo si svegliasse per comprendere la situazione.
Lo portò a casa e lo poggiò sul divano.
"Dio degli inganni eh...? Giochi bene ad imitarmi. Ma cosa c'era a terra?" Thomas provò a cercare qualcosa nel suo giaccone, ma tutto ciò che trovò furono un pugnale e dei biglietti scritti in una lingua completamente diversa. Asgardiano probabilmente. Ma Asgard é frutto di fantasia.
-Forse era stato a qualche festa in maschera il ragazzetto ed é rimasto ubriaco...ma la luce...e quelle iscrizioni a terra...sarà che me le sono solo immaginate...-pensò l'attore.
"Ma come ti chiami?" Sussurrò
"L...Loki..."bisbigliò l'altro svegliandosi.
"Aaahhh. Dove mi trovo?" Urlò il dio.
"A casa di Tom Hiddleston."l'ingannatore si alzò di scatto bisbigliando qualcosa e passeggiando a destra e a sinistra del corridoio.
"È qualcuno di importante? Perché ci somigliamo?"
"Aspetta...tu non mi conosci?" L'attore rimase sbalordito
"Dovrei?"
"Io sono l'attore che ha interpretato Loki."il dio lo guardo a dir poco sorpreso
"Interpretato? Ehm...allora la prego signor Yulleston..."
"Hiddleston." Lo corresse l'altro.
"Sì é lo stesso. Beh...io non ho la vaga idea di chi lei sia. Io sono Loki. E se non mi crede si diverta a comprendere cos'erano quelle iscrizioni a terra?"Tom corse verso la televisione e l'accese
"Notizia dell'ultima ora. É stato ritrovato a Londra esattamente in un vicolo di Kings Cross delle strane incisioni sull'asfalto. La lingua é completamente sconosciuta. Molti pensano che sia un agguato alieno."l'attore rimase a bocca aperta
"Alieni??!"
"Gliel'avevo detto Kellingston."
"Hiddleston."lo corresse
"Fa lo stesso."
"Dimmi che è un incubo."l'inglese si mise una mano nei capelli
"Senti se è uno scherzo non è divertente."
"Schernirla? Come potrei...più che altro deve farmi vivere in casa sua."
"Casa mia? Ma sei impazzito??! Come ti viene??!"
Il dio degli inganni lo bloccò per un polso
"Senta Trom Gellinston..."
"Hiddleston. Thomas William Hiddleston. Non è difficile."
"Beh fa lo stesso...Odino mi ha mandato qui. A quanto pare lei è quello che mi conosce meglio qui dentro. Perciò stammi a sentire. Tu non dirai a nessuno che io sono un dio, mi tratterai come un umano e mi farai vivere in casa tua altrimenti dovrai dire addio alle tue sorelle. "
"Cosa centrano loro?"
"Beh sai...noi divinità asgardiane ci facciamo valere."
"Loki era il dio degli inganni quindi anche della magia. Dovresti farmi vedere qualche trucchetto."
"Trucchetto? Credi che la mia arte magica si basi su trucchetti?!"
"Senti Loki, Asgard non esiste."
Il dio girò i tacchi a dir poco sconsolato
-Pff stupido umano...-
"Okay Tom io non volevo farlo ma tu non mi lasci altra scelta."l'attore che fino a quel momento aveva un ghigno sul volto venne scaraventato nel muro da ua forza ignota; a Loki bastò stendere un braccio in avanti.
"Ora ci credi Tom?"
"Sì sì sì ti credo ma fammi scendere subito!"l'ingannatore sorrise malefico e lo fece cadere all'improvviso.
"Ok Tom Trolleston."
"Hiddleston!"
"É lo stesso!"urlò il dio degli inganni
"Domani andrà da sua sorella vero? Ma hai dimenticato che tra qualche giorno verrà sua nipote qui e che tra una settimana deve fare da babysitter a quei mocciosetti dell'orfanotrofio." Thomas alzò lo sguardo
"E tutto questo l'hai letto nella mia mente?"
"No su questo meraviglioso calendario."sul calendario erano raffigurante delle donne abbastanza....
"Ehm...me l'hanno regalato..."
"Oh signor Thomas...non c'é nulla di male nell'ammirare cotanta bellezza..."
"Almeno hai azzeccato il nome."
"Però non ti facevo così...amante delle donne...sai pensavo che tu fossi..."
"Omosessuale? Beh...anche se fosse?"
"Nulla ovviamente, però la sua casa è orribile. È un gran disordinato sa? Posso darle del tu?"Thomas alzò gli occhi al cielo
"Senti...Loki...per quanto 'alloggerai' in casa mia?"
"Circa...tremila anni."
"È uno scherzo vero?"
"No."
"Oh Dio e credi di poter entrare in casa mia e prenderti tutto?"
"Sì."
"Io chiamo la polizia."
"No...non lo farai. Anche perchè manca la corrente." Si spensero le luci e una volta riaccese Loki era scomparso.
L'attore si girò intorno e balzò dallo spavento quando vide il dio dietro di sé.
Ancora più scioccato fu nel vedere quattro o cinque figure completamente uguale al ragazzo.
"Okay...ora spiegami. Perché sei qui?"il dio si sedette comodamente sul divano
"Beh sai Trom..."
"Tom."lo corresse irritato
"Lo fai apposta?"
"Sì mi piace farti arrabbiare."pronunciò quelle parole con un ghigno malefico
"In ogni caso...sai che non sono un brav uomo...o un dio benevolo...per i miei crimini contro i nove regni era stato presa una decisione, ovvero i sotterranei, anche se io preferivo la morte al posto dei sotterranei. In ogni caso il mio popolo mi voleva mettere al rogo ma Odino ha deciso l'esilio."
"Aspetta la tua storia e come quella dei fumetti?"
"Fumetti? Sono libri midgardiani?"
"Sì più o meno."
"Che dicono?"
"Beh la storia direbbe che tu sei il fratellastro di Thor...giusto?"Loki guardò a terra
"Sì è corretto."
"Beh allora conosco la tua storia. Comunque Loki...è un onore avere in casa un dio...specialmente se è quello degli inganni."l'ingannatore lo guardò con aria di superiorità anche se Thomas sapeva che lo faceva solamente per non addolcirsi troppo
"Beh sarebbe un onore per tutti...questo è certo."Hiddleston rise e un pò sorrise anche il dio.
"Però guarda che coincidenza siamo proprio uguali..."
"Esatto. Potrebbe essere utile..."pronunciò Tom
"O un problema."
"In ogni caso vado a prepare la tua stanza, anche se non è come i letti asgardiani...è molto comodo."
"Ho dormito per mille anni a terra...non preoccuparti apprezzo."rise per un po' il dio e Thomas rimase abbastanza sorpreso da quella affermazione.
"Che ore sono signor Thomas?"sentire il suo nome pronunciato da lui fu una cosa abbastanza strana.
"Ehm...le cinque...ehi abbiamo il tempo di comprarti qualcosa da metterti addosso...almeno così non userai la mia roba, non per altro ma le mie sorelle se ne potrebbero accorgere."
"Oh non preoccuparti non ce n'é bisog...aspetta sorelle?"
"Beh...se pensi che domani ti lascio qui da solo a casa puoi scordartelo."
"Andiamo fammi rimanere non toccherò nulla." L'attore alzò gli occhi al cielo
"Tu ti fideresti?"Loki rimase in silenzio, il che valse come risposta
"No...non mi fiderei."
"Bravo ragazzo." Affermò dandogli una pacca sulla spalla. Il dio odiò quel gesto e l'attore lo capì prima che potesse dargli un ceffone
"Okay stai tranquillo, non lo faccio più."
"Mhhh...signor Thomas io vado a letto. Dove dormirò?"
"Seguimi."Hiddleston gli preparò la camera e il dio senza pensarci due volte si stese sul morbido letto e dormì profondamente.
Senza nemmeno accorgersene erano passate tre ore e Tom ritornò dalla sua corsetta pomeridiana
"Ehi Loki sono tornato...e ho comprato una bella..."quando entrò per vedere cosa stesse facendo si trovò il dio steso sul letto che dormiva beatamente.
"Pizza..."l'attore rise parecchio
"Ma tu guarda...eri proprio stanco...dio degli inganni." Thomas entrò sorridendo e quando vide il suo volto cadaverico provò a toccarlo ma era freddo come il ghiaccio.
"Brrrr...Loki...capista lo so che sei un gigante di ghiaccio...ma non pensavo fossi sempre così freddo."
"Hai sempre avuto questa particolare pecurialità di parlare da solo?"domandò il dormiente dio sussurrando a voce roca
"Beh...vuoi mangiare qualcosa...o...vuoi una coperta?"
"Sì gradirei una coperta, ma non ho fame."
"Okay..."Tom gli lanciò una coperta e se ne andò tranquillo a farsi una doccia.

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