Capitolo 3

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La mattina successiva Loki si svegliò barbaramente a causa della sveglia del suddetto signor Jilleston...Kerllingston...o come cavolo si chiamava.

"Forza Loki svegliati...dobbiamo andare!"
"Sì sì lo so..." Tom entrò radioso e già pronto e lanciò un cuscino in faccia al dio che ricambiò con un incantesimo abbastanza cattivello. Senza farsene accorgere il dio gli fece spuntare una coda, dei baffi e un paio di orecchie simili a quelle di un gatto. -Così la prossima volta impara a non svegliarmi...-
Mentre scesero di casa e si incamminavano verso la stazione, Tom parlava di come si sarebbe svolta la giornata.
"Allora...per le otto e un quarto dobbiamo stare sul treno, siamo in anticipo."Loki proprio non riusciva a non pensare che l'aveva nuovamente fatta franca. Cercava di non ridere mentre la gente guardava Thomas stranito.
"Perché mi guardano così?"
"Non avevi detto che eri un attore famoso?"
"Sì ma...non mi guardano mai così..."l'attore riflettè a lungo
"Loki che cosa mi hai fatto?"
"Ehm...diciamo che...era solo uno scherzetto."
Thomas alzò gli occhi al cielo
"Loki ora."il dio con un sorriso sornione sulle labbra fece ritornare Thomas normale
"Bravo ragazzo. Ora..."fece avviandosi verso il treno
"Siediti comodo e non fare scherzi di alcun genere."Loki sorrise osservando Thomas con fare piuttosto sospetto. Sembrava un brav uomo quell'attore...forse avrebbe potuto usarlo per evadere e andare a vivere su un altro mondo, anche se Thomas l'aveva accolto piuttosto bene e non aveva pensato però che forse...su altri mondi, non sarebbe stato accolto con la stessa ospitalità. Certo non mancarono i momenti in cui qualche ragazza gli chiedeva l'autografo scambiandolo per Thomas...e...gli piaceva essere considerato una persona importante. Era pur sempre principe di Asgard.
"Quanto manca ancora? "
"Siamo appena saliti Loki."
"Uff ...ma ci metterà un secolo...conosco una via che porebbe aiutarci."
"Aiutarci?"
"Esatto."
"E come pensi di fare? Con la tua magia? Ma che...sei impazzito? Qui non puoi usare la magia." L'attore si accorse di aver alzato la voce un po' troppo e la gente intorno li guardò straniti. Tom non sapeva come comportarsi così a Loki basto schioccare le mani che tutti si girarono,
probabilmente dimenticandosi cosa fosse successo.
Hiddleston rimase colpito, e si stava ricredendo sempre di più sul conto di quel ragazzo. Sì che era Loki. Il dio degli inganni. Solo in quel momento stava realmente capendo con chi stava avendo a che fare.
"Allora signor Thomas...facciamo così...se lei vuole stare qui ci resti... mi servono le coordinate. Non voglio aspettare un secolo dentro questo posto così stretto, nemmeno le prigioni asgardiane sono così scomode, siete così arrettrati..."
"E che intendi fare scom..."si accorse di star alzando di nuovo la voce
"Vorresti scomparire così di punto in bianco?"sussurrò
"Lascerò delle illusioni qui...ti sei dimenticato che sono il dio degli inganni?"
"E non se ne accorgerà nessuno?"
"No...non credo."
"Come non credi?!"si alzò Tom
"Thomas siediti subito e dammi la mano."
"Stai scherzando..."
"Signor Thomas...si sieda."
"Non darmi del lei!"
"Thomas calmati." L'attore stava realizzando solo in quel momento. -Magia...Magia...la magia esiste...aspetta...c'è il dio degli inganni davanti a me...sta lì seduto a fissarmi. NON A SENSOOO!-
Loki ascoltando la mente dell'attore e vedendo che stava attirando l'attenzione provò a calmarlo
"Thomas...smettila."
"Io smetterla? Io?! Tu sei piombato in casa mia! E io...ti sto persino portando da mia sorella. Tu sei un mostro ecco cosa sei. Smettila con i tuoi trucchetti e i tuoi scherzi. Tu non hai cuore. Tu non sei lui...non esiste Asgard. Tu non esisti. Sei solo frutto dell'immaginazione di un vecchietto fissato con dei disegni. Tu non puoi esistere!!"piombò il silenzio e si rese conto di aver esagerato. Loki abbassò lo sguardo e si alzò guardandosi intorno. Far arrabbiare il dio degli inganni non è mai stata una grande idea.
Loki, avendo capito la reazione di Tom cercò di frenare la sua rabbia, decise di essere misericordioso ed essendo il dio degli inganni, delle malefatte e attore di gran classe riuscì a trovare la scusa perfetta, insomma tra attori ci si intende...e poi...voleva fargli capire che anche lui stava collaborando per una convivenza pacifica, non voleva riusare la magia.
"Fate un applauso a questa meravigliosa interpretazione di Thomas William Hiddleston."la gente applaudì e da lontano si sentì anche qualche urla di qualche fan. Loki essendo maestro nel campo si trasformò in un vecchietto ma gli occhi erano facilmente riconoscibili.
"Allora te lo ricordi il mio nome."disse Tom ancora un po' scioccato. Loki gli prese la mano e gli disse
"Ti conviene sederti."
"E perché mai dovrei..."nemmeno il tempo di finire la frase che i due si ritrovarono davanti casa di Emma.
"...sedermi."
Il momento di percepire dove si trovasse e Thomas iniziò ad urlare euforico.
"Oh mio dio! OH MIO DIO!!"
"Ecco ora inizia ad urlare..." sussurrò Loki.
"Sono arrivato in un portale magico a casa di mia sorella...in un portale magico!!"
"Sì è esatto Thomas. Ora...è quella laggiù la casa di tua sorella?"
Tom annuì incredulo.
Una volta aver sorpassato il vialetto fu Tom a bussare
"Che le diciamo se nota la somiglianza? Trasformati."
"Trasformarmi? Naah...voglio rendere il tutto ancora più frizzante."
"Loki sei un idiota."
"Ehi."
Emma aprì la porta felice, ma quando vide i due soggetti rimase stupita
"Possiamo spiegare." Fecero i due all'unisono.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 03, 2016 ⏰

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