Musicante di metrò

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Lento, vecchio musicante
nelle mattine d'inverno
vaghi tra fantasmi sfuggenti
nel tuo mondo infernale.

Occhi vitrei, spento il volto.
La tua canuta barba mi
ricorda chi pur io sarò
nel mio vagabondare.

E accarezzando il tuo violino
i tuoi fantasmi sfuggenti
nelle mattine d'inverno,
lenti, iniziano a danzare.

Il paese dove cantano i corviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora