Capitolo 20: "La corsa"

250 17 9
                                    

Mi avvio verso la porta d'uscita e' presto non la voglio svegliare, sapro' farmi perdonare quando torno.

Sono le 7.00 ho deciso che andro' a correre... lui dormira' beatamente gli lascero' un messaggio........

"Buongiorno Mat dove vai cosi presto?"

"Buongiorno a te, potrei farti la stessa domanda sai? E oltretutto meriterei sicuramente una risposta visto che tu non sei pratica del posto!"

"Ieri ho visto un sentiero che costeggia la pista di fondo e' pulito e pensavo di farmi una bella corsetta!"

"Allora signorina fammi strada, anche io stavo uscendo a correre ... ti faccio compagnia"

"Ottima idea!"

La osservo armeggiare con un elastico mentre si stringe i capelli in una coda bassa, si allaccia le scarpe e dopo qualche esercizio di stretching partiamo!

Le corro al fianco e devo dire che per essere una giovane ragazza l'andatura e' sostenuta, comunque non credo di aver grossi problemi nell'adattarmici.

Oggi vorrei fare i miei soliti dieci km, ho un buon ritmo, non troppo sostenuto, non sto' forzando al limite non vorrei rischiare nulla di stupido.
Corre al mio fianco e devo dire che questa cosa mi fa' sorridere, di solito e' Becca quella che brontola in parte a me per l'andatura o per la scelta del percorso... Uffa vorrei avere la mia solita concentrazione ma nulla da fare credo che stamattina sia rimasta a letto e poi il suo sorriso la farebbe perdere a chiunque!

Lo vedo fissarmi: "qualcosa non va?"

"No, no tutto bene... qualche dolce pensiero che si intrufola e mi distrae!"

Che cretina che sono... beccata in pieno, mi sento come quando il prof. alle superiori mi rimproverava perche' fissavo fuori dalla finestra con sguardo sognante!"

E' avvampata quando le ho parlato e ora ha aumentato l'andatura a chi o a cosa pensavi 'occhi blu'?

Il paesaggio e' splendido la neve ricopre ogni cosa, il silenzio e' rotto occasionalmente dal cinguettio degli uccellini che ci osservano dai loro nidi; sulla neve spiccano impronte di diversi animali: lepri, cervi e passerotti; il nero lasciato dalle loro tracce ci attraversa il sentiero mescolandosi in modo indefinito con le orme lasciate da un uomo che ci ha preceduti per poi tornare a lasciare una traccia definita sulla neve immacolata.

Il sole sta' nascendo all'orizzonte e colora il cielo con un'infinita' di arancioni, rosastri e toni di blu.
La neve gia' illuminata dai suoi raggi emana luccichii e scintillii in ogni forma e colore... uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.

L'aria fresca e frizzantina ci accarezza i volti pizzicandoci dolcemente, la respiro a pieni polmoni.... una sensazione di benessere e di pace mi rapisce.

Questo panorama e' da mozzare il fiato, anche se lo conosco quasi a memoria; la osservo correre e vengo piacevolmente distratto da cio' che mi circonda, ogni mio pensiero ruota intorno a questa 'magica creatura' e al suo essere cosi 'diversa' se poi fisso quello che ho davanti: un sedere cosi perfetto e sodo non credo di averlo mai visto, per lo meno non di recente!
Corre con tecnica tanto da rendere sexy ed appetibile una semplice corsa,
sono proprio rapito da lei e dal suo essere ...

Sara' ora di rientrare? Devo dire che non mi aspettavo di faticare cosi, comunque questa fatica e' alleggerita dalla sua presenza e da quegli occhioni azzurri che ormai mi hanno in loro potere; ha una grinta e una resistenza che mai avrei pensato di sperimentare in questo modo... vederla cosi determinata e sicura si scontra con l'immagine che spesso ho di lei fragile e delicata.

"Possiamo rientrare?" Mi dice lei rossa in viso.

"Certo, come vuoi!" Le rispondo velocemente. Per fortuna me l'ha chiesto non so quanto avrei resistito ancora, ma non voglio che mi veda in difficolta' , un po' di sano orgoglio maschile e che cavolo!

Appena arrivati le cedo il passo in doccia e mi lascio sprofondare sul divano per dare un po' di sollievo alle mie gambe esauste!

Poco dopo la vedo attraversare il salone avvolta nel suo salviettone ...

"Il bagno e' libero! Vado a vestirmi!"

Con queste temperature esterne e' impossibile fare la doccia fredda, cosi lascio che sia un getto caldo ad avvolgermi piacevolmente.

Esco dal bagno vestito e la vedo seduta con le gambe a penzoloni sulla penisola del tavolone mentre si pettina i capelli togliendosi i nodi...
La osservo rapito da questa semplice azione mentre si gira verso di me...

"Bhe il phono dov'e?"

"Vado subito a prendertelo!"

Torna velocemente...

"Credi che potresti anche asciugarmeli come l'ultima volta?"

"Non chiedo di meglio!"

"Cosi tanto per dire, se come avvocato decidessi di mollare, ricordami di farti conoscere Claudio!"

"E questo chi e'?"

"Il mio parrucchiere di fiducia!"

"Sei sempre simpatica quando cerchi di farmi capire che il mio lavoro non lo digerisci proprio!"

"Non e' questo.... e che alcuni di voi sono delle iene!"

"Mya permettimi di sottolineare il fatto che come in ogni lavoro, c'e' chi lo svolge con coscienza, chi per soldi, o per i motivi piu' svariati, ma questo non significa che il mio sia un lavoro da mettere al bando."

"Scusa come al solito sono stata indelicata!"

"Un giorno mi spiegherai l'avversione che ti spinge a giudicare in modo cosi severo gli avvocati!"

"Forse un giorno..."

"Finito! Adesso sono asciutti!"

"Purtroppo!"

"Lo sai che la tua richiesta di coccole e' davvero inusuale?"

"Lo sai che rispondi molto bene a questo mio bisogno?"

"E' facile perche' ti accontenti di poco! Dai preparati che usciamo a pranzo!"

Ci rechiamo in auto fino in paese, e' ancora presto cosi facciamo una passeggiata per il centro: ci sono un sacco di negozi.

Come ogni donna, mi trascina da una vetrina all'altra, senza saltarne nessuna... le si illuminano gli occhi quando dal vetro di una gioielleria vede due ragazzi che si provano delle fedi nuziali.

"Wow che emozione! Sono proprio carini! Hai visto Mat?"

"Si, ma credo che spiarli non sia altrettanto carino non ti sembra?"

"Uffi riesci a smontarmi come nessun altro!"

"Scusa pensa se ci fossi tu al posto di quella ragazza con un bellissimo e giovane uomo al tuo fianco e una tizia si inchiodasse fissandoti da fuori la vetrina... non ne saresti intimidita o magari infastidita?"

"Mi arrendo! Hai ragione tu!"

"Se ti va possiamo sempre entrarci!"

"A fare che? Noi non dobbiamo scegliere delle fedi!"

"In effetti..."

Come mi vengono certe idee... e poi vorrei sapere perche' il mio filtro cervello-bocca spesso va in vacanza o sciopera quando sono con lei...

" Mi sta' venendo proprio fame. Andiamo al ristorante ci staranno aspettando!" Le dico

"Anche a me ora quindi direi di si!"

Mi abbraccia e si stringe a me, mentre ci incamminiamo verso il risostorante ... il mio piccolo uragano... un attimo prima e' sulla luna e un secondo dopo mi travolge lasciandomi sempre impreparato e completamente alla sua merce'.

"Mya"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora