"Quella macchia di grasso, lì sul tavolo; l'impronta di una mano in controluce sull'anta dell'armadio.
Le più piccole imperfezioni, le sbavature di colore: guarda, dal giallo all'arancione, quella linea invisibile, il punto di flesso... lo vedi? Dimmi, lo vedi anche tu?
Ed ogni tuo centimetro di pelle... che cosa darei, per avere in foto ogni istante in cui la luce s'immerge in ogni centimetro della tua morbida e ruvida, callosa, secca e sfibrata; ascoltala, dammi la mano, sulla tua guancia, sulla mia; e senti.
Chiudi gli occhi, e senti.
Le parole annegano nelle immagini, oltre le nostre palpebre chiuse".
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Memorie di una ragazza morta
Short Story"Nella mia frenetica e inconsueta questione ordinaria di vita o di morte".