Cerco in lei un rifugio,
un embrione,
un riparo,
l'immortalità,
l'impossibile.
La salvezza, l'unica certezza, la fede, la speranza che non crolla, l'infanzia.
Cerco in lei la vita, il momento estremo dilatato sino alla fine, culla del mio sentire, come culla lontana da tutto il mio vivere... cerco l'immortalità del mio amore spezzato, in ogni loro.
Cerco ancora una felicità intensa che mi possa sollevare come piuma, e dove possa parlare in eterno, scrivendo, a tutte le mie nuvole.
E lì potrei chiudere gli occhi nell'unica certezza che tutto quello che ho dentro rimanga, e non marcisca, che non muoia.
Perché esiste, visibile solo ai miei occhi.
Ed è la condanna, estrema, di tutto.Ed è quel poco che non sarà mai abbastanza nemmeno dentro lei, scrittura, mia anima d'inchiostro.
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Memorie di una ragazza morta
Short Story"Nella mia frenetica e inconsueta questione ordinaria di vita o di morte".