...guardavo la gente che passava parlava,rideva,si prenderva per mano e ricordai di quando mia madre mi portava lì per calmarmi o per capire quello che mi succedeva e parlavamo,mi faceva ridere per le piccole cose e quand'ero piccola mi prendeva la mano anche se lo faceva ancora quando avevo 16 anni era come se li mancasse stare con me,e quando provava a sfiorarmi la mano...le mettevo in tasca e non ci avevo mai fatto caso ma ripensandoci lei ci rimaneva male ogni volta.Mi scese una lacrima,ripensai a i suoi occhi scuri che fissavo per guardarne ogni loro sfumatura,i suoi capelli castano chiaro che da piccola annodavo per giocare ma poi mi venivano i sensi di colpa così prendevo la spazzola e li pettinavo facendo molto piano per paura di farla male,ho sempre avuta paura nel ferirla,deluderla ma allo stesso tempo lo facevo,continuamente.Mi sedetti su una panchina e la gente mi guardava in modo strano come se non avessero mai visto una ragazza piangere,mentre mia madre quando piagevo nella mia camera entrava,si sedeva affianco a me,mi guardava come se non servissero parole per capirsi ma poi io le dicevo di andarsene perchè non doveva impromettersi,e sbagliavo,non l'ho mai vista piangere magari lo faceva di nascosto sai per dare il buon esempio a me e non farsi vedere triste anche se per me piangere è la cosa più naturale del mondo,e so che se piangeva nessuno era lì a chiederle cosa era successo e asciugarle le lacrime.
Mio padre per lavoro mancava molto spesso a casa ma quando c'era era tutto normale entrambi i miei genitori sembravano piuttosto felici,ma io ero lì su quella dannata panchina a chiedermi il perchè di tutto questo.Le lacrime diventarono molte cercavo in tutti i modi di trattenerle ma era diventato impossibile e scoppiai,e lì arrivasti tu...
*Continua😌...*
*Mi scuso per eventuali errori grammaticali*
