Festeggiavo ignara del mio avvenire.

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Era l'estate del 2013. L'anno in cui mio padre avrebbe compiuto sessant'anni,a dire il vero mi sentivo strana. Non mi piaceva il fatto che lui crescesse e diventasse più anziano ai miei occhi impotenti;proprio per questo io,mia mamma e mia sorella decidemmo di festeggiare al meglio il suo compleanno. Festa a sorpresa? L'idea migliore! Organizzammo tutto con tanto amore e dedizione a casa di un'amica di mia madre,la quale risiede tutt'oggi in una campagna,in via Ombra. Questa via rispecchia il rapporto tra me e lui:un rapporto nascosto, che rimane,appunto, nell'ombra,sempre misterioso e incerto.
Palloncini,candele,cuscini,bibite,cibo. Non mancava più niente,i giorni si avvicinavano e l'atmosfera si faceva più calda. Niente,o quasi. Ad una festa che si rispetti non può di certo mancare l'animazione. Contattammo l'animatore che ravvivò i festeggiamenti per i miei undici anni cui venne accompagnato da due ragazzi: un amico e un dj il quale doveva portare il proiettore per far vedere il video di auguri che avevamo preparato a mio padre per il suo compleanno.
Tutto tranquillo, no? Ovviamente. Se non fosse per il dj irriverente. Non appena i nostri sguardi si incontrarono,non riuscirono più a staccarsi,stavano tutta la sera a cercarsi e forse,lo farebbero anche oggi.
"Piacere,Alessandra."Lo guardai. I suoi occhiali riflettevano la mia immagine spaurita e completamente catturata dal suo sguardo seducente. "Ciao piccola,io sono Riccardo." Disse facendomi l'occhiolino. Dopo quel breve discorso,stette tutta la sera a stuzzicarmi. Quella sera dopo aver visto il suo sorriso non fu facile addormentarmi.
Il giorno dopo mi arrivò la sua richiesta di amicizia su Facebook e cominciammo a parlare. I nomignoli che utilizzava con me come "piccola, cucciola,patatina" mi facevano un effetto bellissimo che tutt'oggi non saprei descrivere. Ripeteva in continuazione il fatto che volesse vedermi e dopo circa un anno lo chiamai per la mia festa di compleanno. Era da tanto che non ci vedevamo e lui sembrava non essere cambiato.
Tutta la sera a scherzare,ecco cosa fecimo. Mi spalmò anche la torta in faccia,era gelosissimo dei miei compagni,ogni qualvolta che mi girassi lui aveva sempre con lo sguardo su di me e quando tutti se ne andarono io e lui eravamo in balcone,io stavo facendogli i massaggi.
Per un periodo di tempo non lo vidi più, non lo sentii più. Fino a quando arrivò il cinquantesimo compleanno di mia madre.
Continua...
//spazio autrice
Questa storia è basata su fatti realmente accaduti, ho proceduto frettolosamente perché il nostro rapporto ha avuto davvero un inizio circa l'estate scorsa e queste sono informazioni accessorie ma importanti per capire il racconto.
Spero vi piaccia,non ho utilizzato il suo vero nome perché spero nessuno mi scopra:mi sculaccerebbe davvero tanto ed è un qualcosa che solo io e lui portiamo avanti e conosciamo.

Quella Via Ombrosa D'agostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora