Sogno o son desto?

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23.09.2015
Ale:"Ehi,Riccardo. Come stai? È da tanto che non ci sentiamo. "
Ric:"Sì hai ragione. Bene."
Ale:"Che hai?"
Ric:"Sei sparita così nel nulla. Io ho pianto per te,sono stato male e tu adesso dopo un anno te ne esci con 'come stai?' "
Ale:"Ehi ma te l'ho anche spiegato,non è stata colpa mia."
Ric:"Senti, bambina. Sono tutte parole quelle che dici. Te ne sei altamente fregata e ti sei anche fidanzata, quindi complimenti. "
Ale:" Ti ricordo che tu eri fidanzato anche quando parlavamo. Quindi stai zitto,ci fai più figura.😘"
Ric:"NESSUNO e ripeto NESSUNO può dirmi di stare zitto. Chiaro? Figuriamoci una mocciosa come te."
Ale:"Qui mi sembra che il bambino sia tu. Povero, cambi discorso perché non sai rispondere a quello che ti dico. Tu parli ma non hai idea dei pianti che mi sono fatta quando ho scoperto di te e Giorgia. Sembrate Ken e Barbie tu senza palle e lei tutta rifatta. Belli!"
Ric:"Ahaha,sei brava a copiare le frasi da internet, brava stellina. Ti faccio vedere io le palle che ho. Ti prendo a frustate se ancora mi parli così."
Ale:"Oh,mi scusi. Mr Grey. Cosa fa? Mi sculaccia? Ahahah sei un rimasto,fattene una ragione."
Ric:"È proprio quello che ho intenzione di fare,piccola. Le mie idee passeranno meglio dal tuo sederino perfetto che dalle tue orecchie. Vedrai. La notte porta consiglio,buonanotte cucciola."
22:34
Ale:"Ehi,tu stai fuori. Che significa?"
00:45
Ale:"Ehiii cretino rispondi!"
03:56
Ale:"Sei uno scemo. La notte deve sistemarti il cervello,un consiglio sarebbe troppo poco,ecco il mio:sparati."
07:54
Ale:"Fai come vuoi,non sei normale. Sto andando a scuola. Non mi cercare più."
Ale:"P.S.: ieri con Lorenzo sono stata a baciarmi tutto il tempo. Ciao gelosone bipolare."
Mi sentivo sicura di me,non avevo fatto nulla di male. Quando lui stava con Giorgia faceva il porco con me e si merita di essere trattato così. Andai a scuola e Rachele mi aveva appena chiesto l'orario. "11:40" risposi sbuffando:il tempo sembrava essersi fermato. Dopo alcuni minuti sentii bussare alla porta, era Gianluca il collaboratore scolastico:" Professore,mi scusi. La signorina Alessandra Galilei deve andare via ma,siccome,chi è venuto a prelevarla non è un genitore abbiamo bisogno del suo consenso per farla uscire. Prego,mi segua."
Per un attimo pensai al fatto che potesse essere lui. "Ma noo,figurati!"
Ed invece non mi sbagliavo: avevo davanti a me Riccardo Palladino in carne ed ossa con tanto di occhiali da sole.
Ero sorpresa ma non gli diedi il sazio. "Sogno o son desto?" Gli dissi con un ghigno.
"Fai tanto la simpatica,vedrai." Mi rispose lui.
Io lo guardavo negli occhi con un misto di incredulità e sfida e lui ricambiava. Gianluca interruppe il nostro contato visivo e disse "Allora? Lo conosci? Posso farti andar via?"
Ero tentata da andare via con lui ma non lo feci. "No,non so chi sia quest'uomo." Risposi e me ne andai lasciando di stucco il bel garzone all'ingresso .
Continua...
//spazio autrice
Ciao ragazze! Ho inventato alcune cose per coagulare meglio la storia ma tutti i fatti sono assolutamente veri, purtroppo.
Buona lettura
Auguri a tutte le donne ❤

Quella Via Ombrosa D'agostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora