" il tuo destino
Giulia ,
Ti porterá a una scelta ,
Le tue scelte ,
cambieranno il tuo destino"Sangue ,
Sangue e vittoria
o sconfitta ,"Il cielo è rosso
La folla grida ,implora e tu stai lì a guardare ,
La tua Roma piange Giulia e tu non puoi fare niente ."" Il mondo che vedi non sará più lo stesso"
" Basta!"
Echeggiò la voce per tutta la stanza ,
Respirava affannosamente ,con un gesto disperato si mise le mani in testa.
Le stesse immagini la perseguitavano ogni notte ,
La stessa voce .
Cosa volevano da lei ?
Non le era mai accaduto di fare quel genere di incubi per piu di cinque giorni
Per Giulia era troppo ,
Era come se qualcuno la volesse far partecipe di qualcosa che sarebbe accaduto nel futuro ,che avrebbe riguardato la sua Città natale e soprattutto lei stessa,
Era quell' ultimo collegamento che sembrava stravolgerla ,
Avrebbe riguardato lei e la sua Cittá e la causa era probabilmente il filo che li legava .
Forse non doveva dare troppo peso ai sogni ,
" I sogni riflettono le nostre preuccupazioni,i desideri più profondi e nostalgici "
Le diceva spesso il suo tutore per rassicurarla ,
" I tuoi sogni potrebbero significare tutto e niente" .
Decise così di non dare peso a brutti presentimenti infondati ,
Si fece forza si alzò dal letto e andò dritta verso la terrazza dove la tenda svolazzava riempiendosi di mille pieghe bianche come il marmo delle statue che si potevano vedere per gli edifici ,
Respirò l' aria mattutina fresca e pulita ,un flebile sorriso si fece spazio nel suo viso
Dopotutto c' era una giornata da iniziare e suo padre ,Il Senatore Caio Mario Cornelius l' aspettava .
Aveva chiesto esplicitamente alle ancelle della Villa di non disturbarla ,l' avrebbero sistemata piú tardi ,era troppo stanca in quei giorni e non voleva vedere nessuno apparte suo padre ,lui si che l' avrebbe capita .
Fin da piccola egli era sempre stato il suo punto di massimo riferimento ,gli aveva trasmesso tutto ciò che era giusto e per Roma ,
E non c' era stato attimo in cui avesse messo a riposo quei profondi insegnamenti che era unica a vantare tra le sue coetanee .
In poche parole era fiera di suo padre e del lavoro importante che egli svolgeva .
Raggiunse la sala dove suo padre l' aspettava ,si abbracciarono ,
Iniziarono il primo pasto della giornata .Il mosaico ritraente sua madre troneggiava di fronte a loro,
Non l'aveva mai vista e non l' avrebbe mai conosciuta ,gli avevano raccontato che era morta dandola alla luce .
All' inizio si era ritenuta colpevole ,pensò a suo padre che aveva dovuto sopportare la morte della sua unica moglie a causa di lei ,
Per egli invece ella costituiva ciò che era di più prezioso nella sua vita ,cio che di unico gli restava e sua moglie era morta per rendere quel gioiello unico ,
E non tardò molto a farglielo capire in seguito.
Il senatore non si era più sposato ,e non perchè non avesse avuto opportunitá di farlo ,ma perchè nel profondo del suo cuore non se la sentiva di mentire a se stesso ,accettare la presenza di una donna che avrebbe preso il posto dell' unica moglie e fare finta di niente .
" Oggi sará una giornata pesante " disse alla figlia e al ritratto di sua moglie ,
" Perchè ? " domandò Giulia con gli occhi grandi e neri come la pece .
" dicono che l' imperatore abbia contratto una nuova malattia grave " disse con voce incrinata ,
" Capisco "
Con la malattia dell' imperatore Caio sapeva che il Senato sarebbe stato ancora più movimentato ,avevano tutti bisogno di lui perché tutto continuasse ad andare avanti.
Un tempo aveva giurato che la vita di Roma valesse più di qualsiasi cosa ,avrebbe fatto di tutto per vederla splendere ,non si sarebbe fatto ingannare dall' effimero luccichio dell' oro.
Ma di quanti senatori si sarebbe potuta dire la stessa cosa?
Coloro che erano stati abbagliati dai desideri più dell' oro stesso ed erano finiti con lo spezzare di ogni moralitá ,
Coloro che avevano giurato fedeltá all' imperatore ma che seguivano fini interessi personali ,
Caio sapeva che tutto era sempre esistito e forse un giorno sarebbe raddoppiato ,si disse se la Giustizia che aveva insegnato con tanta cura a sua figlia era uno sforzo valido o se anche essa sarebbe caduta flebilmente.
E l' imperatore?
Aveva prestato fedeltá a Caligola ,
L' imperatore appena eletto ,
Gli era sembrato giusto ,giovane ed era un Cesare .
Tutti avevano riposto in lui fiducia ,ma quella malattia che degenerava giorno dopo giorno ...
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Iustitia
Historical FictionRoma 41d.C Tre vite, legate ad un filo, Legate da un destino crudele. Una donna con il desiderio di vendetta, Un gladiatore dal passato glorioso e un imperatore troppo folle . Un vento di libertà, Un vento di giustizia.