Capitolo 2

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Il libro diceva "Bisogna rilassarsi, liberare la mente e pensare solamente a ciò che vuoi sognare, ciò che vuoi vivere"
Tutto qua? Va beh... Vedremo.
Mi rilassai e pensai a quello che volevo vivere, sicuramente lo sapevo, era la mia vecchia vita, volevo indietro solo quella.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
Quella notte non successe niente, non sognai nemmeno, come pensavo, soltanto una falsa.
Mi alzai, andai in bagno e mi lavai la faccia.
Scesi e vidi mia madre e mio padre che si baciavano, da una parte devo ammettere che ero piuttosto disgustata ma dall'altra amavo il fatto che dopo tutti questi mesi di litigi finalmente avevano dimostrato un pò d'amore l'uno per l'altro.
Gli interruppi con un colpo di tosse piuttosto forzato e sorrisero.
Mi sedetti a tavola per fare colazione e mia madre disse:"Oggi dovrai stare un pò da sola, ti dispiace? Io e tuo padre dobbiamo uscire... Sai é da un pò che non usciamo insieme e..."- la interruppi - "Vai tranquilla mamma" e mi scappò una piccola risatina.
Uscirono e quasi mi scese una lacrima per la gioia, qualcosa almeno era cambiato, qualcosa di bellissimo.
Pensai solo un momento "Uff non ho voglia di prepararmi la colazione ", in quel momento davanti a me comparvero dei cereali al cioccolato, una ciotola di latte e un cucchiaio.
Io non avevo toccato niente.
Non ero stata io.
E noi non tenevamo niente al cioccolato mio padre é allergico.
Fú in quel momento che mi resi conto di... Sognare!
Mi alzai dal letto e mi guardai intorno.
Aspetta.
Mi sono già alzata.
No.
Oh mio dio.
Corsi al piano di sotto piú veloce che potevo e vidi mia madre che dormiva sul tavolo con una bottiglia di non so che di parecchio alcolico e sul frigo un biglietto che mio padre aveva lasciato sul frigo la sera prima "Lavoro fino a tardi non mi aspettare".
Levai la bottiglia dalla mano di mia madre e la appoggiai sullo scaffale, strappai il biglietto e svegliai mia madre che tutta rossa mi disse di stare tranquilla e di tornare a dormire... Alle 10:30.
Mi rattristai un attimo ripensando a quello che era appena successo.
Sembrava tutto cosí bello nel mio sogno, infatti, un sogno.
In quel momento mi ricordai l'immagine dei miei genitori che si baciavano.
Era accaduto veramente.
Dovevo tornare lí.

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