"Piacere,Stefan."

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È finita la ricreazione.Io,Elena e Bonnie abbiamo lezione e come al solito è impossibile imparare l'orario.
Abbiamo chimica. Cerchiamo l'aula 38 ed entriamo. Chimica è sempre stata una delle mie materie preferite e me la cavo. Entriamo e i posti sono tutti occupati. Rimangono tre posti,Elena e Bonnie nel banco insieme e vedo Stefan chiamarmi,indicando il posto vuoto accanto a lui. Mi siedo abbastanza imbarazzata,credo che si noti.
"Ehi,Caroline." dice lui.
"Stefan." dico io con tono duro.
Ho quasi sempre avuto problemi ad interagire con le persone. Non mi fido di nessuno,se non degli amici più stretti,e non mi aspetto niente da nessuno.
"Ragazzi inizia un nuovo anno,iniziamolo in bellezza cercando di studiare,ok?" dice il professor Lennon con tono stanco.
Penso che ormai si sia rassegnato.
"Sei brava in chimica?" dice Stefan cogliendomi di sorpresa,ero attenta alla spiegazione del professore.
"Non per vantarmi,ma me la cavo." dico con tono ironico.
"Ah Caroline,Caroline. Mi piaci" dice lui. Mi giro di scatto.
"mi piace la tua personalità. credo che potremmo essere buoni amici." continua.
Lo guardo e sorrido.
Stefan. Un ragazzo misterioso dalle mille domande.

Usciamo dalla classe,Elena e Bonnie vedono che mi trovo bene con Stefan e si avviano avanti,facendomi un occhiolino proprio per dire "dopo racconta tutto". Le Voglio bene proprio per questo,sanno cosa provo in ogni momento e penso che questa cosa in un rapporto sia importante.

Mi dirigo verso il mio armadietto con una montagna di libri in mano.
"Maledetto armadietto!" sbraito.
"hei,hei,hei. Calma,non sono nemmeno arrivato e già te la prendi col mio armadietto?" spunta Stefan.
"Ma cosa dici." dico con tono duro e infastidito.
"guarda il numero. Il mio è il 235,il tuo è il 236."
Alzo il capo e vedo che ha ragione. Arrossisco all'istante e lui lo nota.
"senti se vuoi ti aiuto ad aprirlo.." dice.
"mi faresti un piacere" dico sorridendo.
mi aiuta e si appoggia al suo armadietto toccandosi il ciuffo e con gli occhiali da sole sul capo. Dio quanto è bello.
"Ehm grazie,Stefan"
"Per te questo ed altro." dice.
Se non avessi il problema di non riuscire ad affezionarmi subito alle persone direi proprio che lui è l'esempio di gentilezza e bellezza in una sola persona.
"Senti,io ho finito le lezioni oggi. Ci vediamo." gli dico,mi volto e mi incammino verso l'uscita.
Ripenso a questo primo giorno di scuola,e a Stefan.
Sento qualcuno correre verso di me,mi volto ed è Stefan affannoso.
"scusa se ti ho spaventata,vorrei chiederti.. ti va di vederci oggi? Sono nuovo qui e vorrei chiederti se vorresti farmi vedere un po' la città." dice imbarazzato toccandosi i capelli.

come faresti a dire di no ad un ragazzo come lui?

"Certo che sì."
"Oh. Ti lascio il mio numero,aspetto un tuo messaggio,ciao Caroline." dice dandomi un bacio sulla guancia.

Ore 15.00
io: Stefan,sono Caroline. Per oggi?
Non so cosa mi sta succedendo,non ho mai parlato così tanto con una persona la prima volta,ma sento che con lui è diverso.
Mi butto sul letto e accendo la tv.
Il telefono vibra,un messaggio.
Stefan: hey piccola. Grazie di esserti ricordata. Ci vediamo oggi alle 19 davanti scuola. xx Stefan.
"piccola". Questa parola rimbomba dentro la mia testa.

Ore 18.00
Tra meno di un'ora devo incontrarmi con Stefan. Inizio a vestirmi. Gonna a vita alta,camicetta bianca trasparente e le mie amate Vans. So di vestire a modo maschiaccio ma oggi è diverso.
Prendo l'auto e arrivo davanti scuola alle 19.00 precise. Vedo un ragazzo con una camicia granata e pantaloni neri poggiato ad una moto. È Stefan. Impossibile non riconoscerlo data la sua bellezza.
Mi avvicino a lui.
"hei" mi guarda e sorride.
"Stefan" annuisco.
"allora dove mi porti?" dice lui.
"in un posto fondamentale qui a mystic falls."
Ho intenzione di portarlo al Grill perché è davvero uno dei posti fondamentali di Mystic Falls.
"oh,dopo di lei" dice lui mantenendo la porta.
Sono attratta dai suoi modi di fare,voglio sapere di più su di lui.
"Allora Stefan,dimmi qualcosa su di te." dico io guardandolo.
Si passa la mano tra i capelli.
"Beh,in realtà sono nato qui,ma poi io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a New York per il lavoro di mio padre,non so se lo conosci,Giuseppe Salvatore." mi dice.
come si può non conoscerlo,è uno dei più ricchi di Mystic Falls. Ha molte aziende e concessionarie di sua proprietà.
"Oh si,ne ho sentito parlare." dico con tono calmo.
Arriva la cameriera,con una maglietta blu e leggins aderenti. Noto che sta guardando Stefan con uno sguardo pervertito.
"pensavo dovessi prendere l'ordinazione" dico con tono offeso.
si gira verso di me e ride.
"senti meglio per te che te ne vai." dico ironicamente.
"due birre,grazie." dice Stefan.
la cameriera se ne va.
"oh finalmente" dico sbuffando.
"gelosa?" dice Stefan ridendo.
"oh nono." dico.

Il tempo passa velocemente,facciamo una passeggiata nel parco e ci sediamo su una panchina.
"e tu?" domanda Stefan.
"cosa io?" rispondo.
"parlami di te,sei la prima che ho conosciuto qui e vorrei avere un rapporto speciale con te."
"oh,ehm. Da dove inizio..sono la figlia dello Sceriffo Forbes,mio padre è andato via quando ero piccola,Elena e Bonnie sono le mie migliori amiche e non mi affeziono facilmente alle persone."
Stefan annuisce.

La serata passa e arriviamo davanti casa mia.
Stefan ed io siamo sotto il portico,mia madre mi starà aspettando.
"Senti Stefan,sono stata benissimo oggi con te,ci vediamo domani a scuola." dico.
"è stato un piacere."
Mi abbraccia. Quelle sue braccia che mi stringono. Il suo abbraccio mi fa dimenticare tutto.
Entro in casa e trovo mia madre dietro la finestra.
"Mamma.." dico imbarazzata.
"Oh,amore. Chi è quel ragazzo?"
"un amico." dico in un colpo secco.
"è nuovo di qui?"
"sì."
"buonanotte tesoro."
Annuisco e vado in camera.
Mentre metto il pigiama,mi arriva un messaggio:
Stefan: mi ha fatto piacere vederti stasera. Buonanotte piccola.xx
Quelle x a fine messaggio mi fanno ricordare di lui che ha vissuto a New York.

always you,Stefan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora