Capitolo uno

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Quando una persona muore, lui o lei vanno nell'aldilà.

Ma cosa si cela nell'aldilà? C'è davvero un qualcosa come il paradiso? L'inferno? Beh, nessuno lo sa con certezza. Possiamo solo fare ipotesi.

Una delle nostre supposizioni è il concetto dei guardiani del paradiso chiamati angeli. Diciamo che, una volta che moriamo, un angelo ci guiderebbe verso le porte di quello che noi chiamiamo "paradiso eterno".

Un angelo è spesso descritto come un essere puro vestito di bianco. Sono creature spirituali superiori agli umani in forza e intelligenza.

Io, però, non ho incontrato il mio angelo nell'aldilà ma in questo duro e crudele mondo.

'Non sono un angelo, credo di essere una giraffa vivisezionata!' avrebbe detto lui con il suo sorriso.

Lui era irragionevole, infantile e imprudente. Con questi aspetti negativi ci si potrebbe fare un'opinione sbagliata. Lui è puro. Puro come il colore bianco.

Indossava una camicia bianca con delle bretelle. Era pallido e ciò si adattava ai capelli bianchi come la neve adornati con simpatiche forcine rosse. I suoi particolari occhi rossi mostravano un lampo di follia ma restano comunque gli occhi più belli che io abbia mai visto.

Era il mio angelo. A dire il vero, lui non è stata la mia guida al cielo. In realtà, lui è stato quello che mi ha impedito di andarci.

No, lui non era il mio angelo.

Era il mio angelo caduto.

* * *

Il familiare suono acustico dei macchinari può essere ascoltato chiaramente in questa stanza bianca e vuota dove giaccio. Un ago è inserito nella mia mano che mi lega ad un destrosio.

Sospiro. Mi sento un po' sola dal momento in cui non ho nessuno con cui parlare. Tutto quello che posso fare è dormire, dormire e dormire. Mi chiedo quando mi permetteranno di vivere altrove. Questo posto puzza di medicina.

Sono stata in questo posto per quasi metà della mia vita. Sto per fare diciotto anni e la mia salute non è migliorata nemmeno minimamente. Le mie gambe sono molto fragili poiché ho passato la maggior parte del mio tempo stesa nel letto d'ospedale. Sono un caso disperato e lo so. Per dirla senza mezzi termini, sto solo aspettando la mia imminente morte. E per rispondere alla mia domanda, non lascerò mai questo posto che puzza di medicina. Ma spero davvero che accada qualcosa di bello nella mia vita prima che io muoia. Dai. Solo qualcosa.

"ATTENZIONE! TUTTI I PAZIENTI ED IL PERSONALE DEVONO LASCIARE I LOCALI. UN GHOUL SI E' INFILTRATO NELLA STRUTTURA. SI CONSIGLIA DI-" c'è stato un forte urlo e poi più niente

...Troppo per il mio desiderio.

Mi giro mollemente di lato e cerco di issare il mio corpo fuori dal letto ma, come previsto, le mie ginocchia cedono ed io cado sul pavimento.

Fa male. Posso sentire alcune delle mie ossa rompersi. Non riesco a muovere un dito...

Dovrei provare a strisciare?

Ma la possibilità di essere catturata nel corridoio è alta e in questo modo diventerò un dessert in poco tempo.

Rivaluto le mie opzioni. Restare qui o uscire con questi piedi difettosi?

Non ho il tempo di pensarci. La portasi apre con un forte rumore che risuona in tutta la mia stanza.

Alzo gli occhi per vedere un uomo interamente coperto di sangue. Non è sicuramente un essere umano. E' un ghoul. E per peggiorare le cose, è anche affamato.

𝐌𝐲 𝐅𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 || 𝐽𝑢𝑢𝑧𝑜𝑢 𝑆𝑢𝑧𝑢𝑦𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora