Capitolo tre

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Juuzou Suzuya corteggiò la ragazza malaticcia per 68 giorni. Le cose si erano evolute per il meglio.

Amon stava facendo una pausa dal lavoro in ufficio così decise di prendere un po' di caffè in lattina dal distributore. Mentre si guardava intorno aspettando che la macchinetta gli desse ciò che voleva, intravide il ragazzo dai capelli albini seduto su una panca imbottita a fissare il vuoto. Egli era appoggiato al muro canticchiando sottovoce.

"Suzuya-kun?" chiese Amon.

Il ragazzo citato sussultò e fissò la persona che lo aveva chiamato.

"Sìììì?" chiese inclinando la testa in un angolo di 90°.

"Stai bene?" chiese l'uomo più grande prendendo la lattina dalla macchinetta e sedendosi accanto al suo conoscente.

"No, non sto ben e" rispose il ragazzo più giovane guardando le sue cuciture.

"Non posso respirare. Mi fa male il cuore" disse dondolando le gambe avanti e indietro mentre spiegava i sintomi con un sorriso, al contrario di come si dovrebbe reagire.

"Co-cosa? Vuoi che ti porti in infermeria?"

"No! Voglio solo vedere lei! Oggi è il suo compleanno!" disse guardando l'uomo sorridendo.

"Lei?"

"La mia quasi moglie!"

Amon sorrise. "Allora ti sposi? Chi è la tua fiancée?"

Juuzou inclinò nuovamente la testa. "Cos'è una fi-an-c'è?"

"Si dice fiancée, la fidanzata in sostanza" corresse l'altro.

"E' la donna con cui sei impegnato"

"Impegnato?"

"Con cui stai per sposarti" provò a spiegare Amon.

"Oooooh! E' la ragazza che si trovava all'ospedale quando ho fatto fuori il ghoul di classe S" rispose Juuzou.

'Un modo alquanto particolare di incontrarsi' pensò Amon.

"Quindi... hai l'anello di fidanzamento, giusto?"

"...Cos'è?"

"E'... l'oggetto che lega la vostra promessa di matrimonio".

"Capisco! ...no, non ne abbiamo uno. In realtà lei non ha ancora approvato il nostro matrimonio".

"C-cosa??"

Suzuya si strinse nelle spalle con un sorriso.

"Non gliel'ho ancora chiesto, ecco perché. Però Amon-san, io continuo a sognarla. Sento questa strana sensazione nel mio petto ogni volta che sento la sua risata che sembra il verso di un maiale che soffoca. Voglio prendermi cura di lei, voglio stare al suo fianco... che cosa vuol dire questo Amon-san?".

"La ami" concluse Amon, leggermente sorpreso dal fatto che la persona che aveva affianco potesse provare quei sentimenti. Ma non poteva fare a meno di sentirsi contento per lui.

"Amore? Mhh, capisco..." rifletté un attimo Suzuya.

"Quindi posso sposarla, giusto?"

"Sì, se acconsente alla tua proposta"

"Che cos'è una proposta?"

"...mio Dio"

"Capisco" mormorai annuendo.

"Andrà... andrà tutto bene, okay?" disse il dottore cercando di tirarmi su il morale.

"Sì, capisco" sorrisi debolmente mentre cercavo la palla di fili che uso per lavorare a maglia...

𝐌𝐲 𝐅𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 || 𝐽𝑢𝑢𝑧𝑜𝑢 𝑆𝑢𝑧𝑢𝑦𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora