Capitolo quattro

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"Perché!?" piagnucolò Juuzou.

"Sono molto dispiaciuto signore, ma questi sono gli unici anelli disponibili... non possiamo fare una ciambella che assomigli ad un anello in questo istante" disse il venditore con entrambe le mani alzate.

Juuzou voltò il suo torace a 180° verso Amon.

Amon era stato trascinato in gioielleria dalle continue suppliche del suo collega. Oltretutto sentiva di dover andare dato che aveva la sensazione che Juuzou non sarebbe riuscito a comprare un anello senza causare un putiferio.

"Amon-san, questo qui dice che non posso avere l'anello ciambella" disse Juuzou con un ghigno malefico.

"Posso tagliargli le dita? Sento il bisogno di farlo proprio adesso"

Il povero venditore indietreggiò spaventato alle parole del suo cliente.

L'albino era visibilmente annoiato ma rimase calmo con l'intenzione di mutilare il corpo del venditore una volta avuta l'approvazione del più grande.

"Suzuya, dovresti decisamente prendere in considerazione il fatto che stai tecnicamente rimandando l'acquisto dell'anello. Potevi farlo esattamente un mese fa, il giorno in cui hai fatto la proposta, no?" disse Amon tentando di calmare il suo collega.

Il ragazzo borbottò guardando in alto mentre meditava "...l'ho dimenticato. Mi sono ricordato solo oggi".

La sua rabbia dissipò mentre realizzava il suo sbaglio.

"Okay, prenderò questo!" indicò un anello d'oro con una gemma di zaffiro di media grandezza decorato al centro con un piccolo diamante attorno alla circonferenza.

"Amon, secondo te le piacerà?"

"Credo di sì. E' molto bello" disse sinceramente l'uomo più alto.

"Glielo darò più tardi!" annunciò Juuzou, un sorriso genuino stampato sul viso.

Amon sorrise a sua volta. Il bambino dai capelli bianchi stava diventando un brav'uomo.

***

"Toc toc!" esclamò Juuzou prima di aprire la porta come faceva sempre.

Si fermò quando udì una voce familiare risonare al'interno della stanza.

"...va tutto bene dottore" era la voce della sua amata.

"Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace"

"Non farmi quella faccia di culo dispiaciuta! Va tutto bene!"

Il silenzio si fece spazio nella stanza. Juuzou la prese come un'occasione per entrare.

"Sono a casa!" annunciò con il suo solito sorriso.

Vide la familiare figura della sua ragazza seduta sul suo letto d'ospedale, indossava il suo bianco camice d'ospedale e una coperta che le copriva il piccolo corpo.

Notò come la ragazza era dimagrita negli ultimi giorni. Concluse che era a causa delle medicine che stava prendendo. Era comunque bellissima.

Entrambi si voltarono verso di lui. Kuroh accarezzò la spalla della ragazza e uscì dalla stanza non prima di aver rivolto al ragazzo uno sguardo pieno di scuse.

L'albino scosse semplicemente le spalle e si diresse verso la ragazza.

"Bentornato a casa" lo salutò rivolgendogli un piccolo sorriso.

Stava per ricambiare quando notò che c'era qualcosa di diverso nel suo modo di sorridere.

"Va tutto bene?" chiese, la voce piena di preoccupazione.

𝐌𝐲 𝐅𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 || 𝐽𝑢𝑢𝑧𝑜𝑢 𝑆𝑢𝑧𝑢𝑦𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora