Capitolo 40: :)

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Da quella notte, l'umore di Phun è tornato al punto di partenza. Così come il mio. E' stato davvero un periodo difficile per entrambi. Lui concentrato sulle prove con la band in vista del Live Contest, e io impegnato con l'organizzazione dell'evento. Ho continuato a fare battute per tirarlo su di morale e provare a strappargli qualche sorriso. Ero quasi tentato di comprargli ogni giorno uno di quei giornaletti comici (ma sarebbe stato difficile, visto che sono dei settimanali). I primi giorni Phun era davvero depresso, ma poi sono riuscito a strappargli qualche sorriso, con le mie battute stupide. (Ad esempio, qual'è il colmo per un idraulico? Non capirci un...tubo! Non è divertente? Non rispondetemi, ridete e basta. E' un ordine.) E così Phun ha iniziato a risollevarsi, forse anche spinto dal desiderio di non far preoccupare i suoi amici, impegnati insieme a lui tra prove e lavoro al consiglio studentesco. (I suoi amici avevano iniziato a notare qualcosa di strano in lui, ed erano venuti da me a farmi domande. Ma non era compito mio parlare dei problemi di Phun, così ho finto di non saperne nulla.) Conoscendo Phun, ho iniziato a domandarmi se il suo sorriso fosse sincero o se stesse fingendo per il bene degli altri. Il suo sguardo è sempre stato così sicuro, ma ora appare affaticato e spento.

Il Live Contest si terrà domani, e io sono pieno di lavoro. Ci sono problemi con molti degli amplificatori che dobbiamo utilizzare per l'evento, così ho chiamato qualcuno per le riparazioni. (Non so come riparare le apparecchiature elettriche.) E visto che quest'anno l'evento si terrà nella palestra, stiamo trasportando tutto l'equipaggiamento da soli, visto che siamo ormai rimasti senza fondi e non possiamo permetterci di ingaggiare qualcuno.

Mentre sto trasportando un amplificatore per basso dal blocco F alla palestra, sento una voce chiamare il mio nome.

"Noh...perché stai facendo tutto da solo??! Ecco, lascia che ti aiuti!" Earn, che si trovava nei paraggi, decide di avvicinarsi per darmi una mano. Grazie al cielo! Gli sorrido passandogli l'amplificatore senza esitare un attimo. Gli chiedo se può aspettarmi per un secondo, e torno di corsa al nostro club per prendere due aste per microfoni.

"Cavolo, ne avete di roba da spostare. Non c'è nessuno a darti una mano?" Earn mi rivolge la domanda mentre percorriamo la strada che porta dall'edificio F alla palestra, mentre il sole risplende sulle nostre teste. Uso il braccio per asciugarmi il sudore dalla fronte prima di rispondergli.

"Si, ma i membri più giovani sono tutti in classe adesso."

"Hai ancora tanta roba da dover spostare? Miss Pannee ci ha dato il pomeriggio libero per studiare in biblioteca. Posso restare a darti una mano." Oh! Ma vieni dal paradiso?! Mi giro velocemente verso di lui sorridendo.

"Grande, c'è ancora un sacco di roba, mi serve proprio una mano."

***

Earn alla fine è rimasto davvero a darmi una mano durante il pomeriggio. Abbiamo fatto avanti e indietro tra la palestra e l'edificio F almeno una decina di volte. Proprio quando eravamo al nostro nono giro, il mio telefono ha iniziato a squillare.

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