Il pulmino era partito da 5 minuti e ancora avevo impresse le facce dei miei genitori che mi salutavano e mi ricordavano di venire a trovarli per Natale... non ci potevo credere, ce l'avevo fatta, ero partita, io e Chiara con un'avventura di fronte, come un galoppo in un campo aperto...
Imboccata l'autostrada io e Chiara iniziammo a chiacchierare del più e del meno, di cosa ci aspettavamo e di cosa avevamo paura. Passammo così le restanti due ore e mezzo e quando finalmente l'autista ci avvertii che mancavano dieci minuti all'arrivo ci accorgemmo che il paesaggio era completamente cambiato. Al posto di strade e case al di fuori dei finestrini sfrecciavano campi e fattorie.
Arrivati al college "Hemilton's stables" l'autista ci lasciò nel parcheggio del college in cui una donna bionda ci aspettava, tenendo sottobraccio un bloc-notes. Una volta che il gruppo fece silenzio la donna, il cui nome era Marianna, ci rassicurò che i van con i cavalli sarebbero arrivati a momenti e vidi l'espressione di Chiara, preoccupata per lo stato del suo Napoleone, rasserenarsi. Poi dovemmo metterci in fila indiana e compilare sul suo bloc-notes la nostra "carta di identità" : nome e cognome, anni, cavallo, disciplina, livello...
La mia mente si bloccò alla scritta "Cavallo:" , io non avevo un cavallo; crocettai sull'opzione "quello della scuola" e quando me ne andai dalla fila mi invasero pensieri come :" e se sarò l'unica a non avere un cavallo?... mi rideranno in faccia tutti ..." Chiara, vedendo la mia espressione cambiata di botto, da felice e serena a cupa e preoccupata , mi chiese cos'avevo. Le dissi dei miei pensieri e delle mie preoccupazioni e lei reagì dicendo :" e se anche fosse?! l'unica cosa di cui ti devi preoccupare è quale cavallo del maneggio sceglierai! " . Lei sa sempre rassicurarmi e farmi tornare il sorriso.
Quando tutti finirono di compilare il modulo Marianna ci recò nella reception e ci spiegò come funzionava in quel college :" la colazione è alle 8 e alle 8.45 si deve essere nelle scuderie per preparare i cavalli in modo tale da essere in campo per le 9.00..." e ci disse tutta la tabella degli orari. Marianna ci spiegò che le camere dalla 120 in poi sarebbero state da 3 e le altre da 2. Finalmente arrivò il momento di prendere la chiave della camera. Quando arrivò il mio turno la receptionist disse :" Isabella Marca , stanza n° 133, 3º piano. Coinquilina Chiara Perla, ..."
Si ! Non ci potevo credere! Ero in stanza con la mia migliore amica! Il problema era chi sarebbe stata la terza coinquilina...
La receptionist continuò : "terza coinquilina, Michelle Selò". Prese le chiavi io e Chiara ci recammo verso l'ascensore, stavamo per entrare quando Marianna ci fermò e ci disse in tono un po' timido che da lei non mi sarei aspettata :" cercate di trattare bene questa Michelle...è la figlia di un gran campione equestre ormai in pensione... se non le piace il posto sono certa che cercherà di mandarci in rovina...grazie" io e Chiara, sbalordite da queste parole ci limitammo a dire :" faremo del nostro meglio" e poi salimmo in ascensore.
Finalmente arrivammo alla stanza 133 e *attimi di terrore* una volta aperta la porta notammo che c'erano già le nostre valigie e altre 2 che non avevamo mai visto e almeno 5/6 sottosella nuovi di pacca appoggiati su un borsone , probabilmente contenente 2 selle. L'altra coinquilina non era ancora arrivata. Io e Chiara facemmo a gara per chi dovesse prendere il letto in alto ma sfortunatamente vinse lei quindi io mi accaparrai il letto sotto. Lasciammo a Michelle un letto sotto la finestra.
Io e chiara andammo ad esplorare il bagno e , mentre stavamo commentando la bella visuale della finestra sentimmo la serratura scattare. Senza notarci entrò una ragazza bionda e alta, con una borsa di pelle in mano ed una scollatura alquanto eccessiva. Era Michelle. Dopo aver richiuso la porta ci notò e disse con una voce squillante ma graziosa :" ahhh...siete voi le mie nuove coinquiline. Bene, non voglio litigi ma vi devo mettere al corrente di alcune regole che NON possono essere infrante."
Io e chiara ci guardammo sbigottite come per dirci "ma questa è matta!"
Michelle continuò :" 1. Non mi dovete MAI disturbare. 2. Ci saranno i turni per il bagno. 3. Ho bisogno di tutto l'armadio, in quanto a voi lascio la cassettiera. " . A queste sue ultime parole noi guardammo la cassettiera e notammo che, divisa in due, ci rimanevano 6 cassetti a testa...fin li ok, ma le giacche da concorso e tutto il resto? Io feci per ribattere bruscamente ma poi mi ricordai le parole di Marianna e mi limitai a dire "ci puoi lasciare 6 appendi panni per l'armadio per piacere?" Lei ci pensò su e ce li concesse.Alle 6.30 , sotto ordine di Marianna, scendemmo nell'atrio, portandoci dietro sottosella, frustini e tutto ciò che ci sarebbe servito. Marianna ci condusse nelle scuderie in cui c'erano già degli stallieri che preparavano fieno e trucioli per i nuovi arrivati. Marianna ci disse il n° dell'armadietto in cui posare i nostri accessori e , mentre gli altri avrebbero fatto alloggiate i propri cavalli in box, accompagnò chi non aveva un cavallo (poco più lontano), di fronte ai box dei cavalli della scuola. Erano tutti tenuti benissimo, come se fossero stati privati. Mi colpì subito una cavallina roana con una stella in fronte e un musetto vispo, guardai come si chiamava : Galassia.
Marianna ci assegnò i cavalli che avremmo montato per tutto l'anno e, in caso non ci trovassimo bene, le lo avremmo potuto dire. A me fu assegnato un cavallo alto circa 1.50 al garrese, baio con una lista pazzerella e 4 balzane. Si chiamava Cannone. Alloggiai la mia sella, il grooming kit e uno dei miei sottosella lì vicino e, dopo aver conosciuto Cannone , era più muscoloso di quel che sembrava da fuori del box, andai vicino al box di Galassia. A quanto pareva era capitata ad un ragazzo che avrà avuto circa 15 anni.
In fine andai da Chiara che aveva appena finito di togliere le fasce a Napoleone. La salutai e le mostrai il cavallo che avrei montato per tutto l'anno, salvo imprevisti ovviamente. Lei si complimentò perché le sembrava un buon cavallo e mi lasciò perché doveva correre a finire di sistemare coperta ecc... Io rimasi a coccolare Cannone e, quando più o meno tutti se ne andarono in camera, io andai da Galassia. Non so come mai ma era come se ci conoscessimo da tanto tempo, quasi avessimo già avuto un legame perché eravamo "attratte" l'una dall'altra... Entrai nel suo box e lei, dopo avermi annusato un po' i capelli si fece accarezzare e coccolare. Rimasi lì per almeno 10 minuti fin quando non sentii dei passi trascinati avvicinarsi, sempre più forti. Con un po' di timore mi girai e vidi un ragazzo alto, con capelli e occhi marroni. Aveva l'apparecchio e appena mi girai mi sorrise, un bel sorriso splendente (notai anche che aveva le fossette sulle guance 😍). Io ricambiai il sorriso e lui disse:" ehi, sei una di quelle nuove?" Io arrossii timidamente e risposi con voce sottile :" si...". A quel punto lui fece un sorriso ancora più ammagliante e mi disse :" allora benvenuta...ti ricordo che si deve essere nell'atrio alle 7.00 così prima di cena Marianna vi porta a fare un tour del posto" ... dopo un po' mi disse :" bella Galassia eh, è una delle cavalle migliori di questo college, sei fortunata ad avere lei" io , rossa più di un pomodoro gli confessai che non era la cavalla che mi era stata assegnata. Poi gli dissi "beh ... ciao" e lui :" aspetta! Non ci siamo ancora presentati... io sono Matteo, e tu sei..." Io conclusi la frase :" io sono Isabella, ma puoi chiamarmi Isa" e lui "ok Isa , ci si vede in giro eh!".
Irruppi nell'atrio correndo e temendo di essere in ritardo, no! Meno male, Marianna stava giusto contando i presenti. Andai subito vicino a Chiara che mi chiese dov'ero stata; le raccontai tutta la storia dell'incontro e di Galassia.
Marianna ci condusse prima all'esterno a farci vedere dov'erano i campi da cross country, da salto ostacoli e altri campi sparsi qua e là. Ci fece vedere anche i Paddok e il tondino nel quale avremmo potuto portare il cavallo...
Poi arrivò l'ora di rientrare e andare a visitare le aule, erano in un edifico poco distante dal college. In fine tornammo nell'atrio e ci mostrò una bacheca in sughero in cui c'erano tutti gli orari, avvisi, prenotazioni per i Paddok, e tabelle "di marcia".
Alle 7.45 ci condusse in mensa dove io e Chiara mangiammo cosce di pollo, insalata e come dessert un budino alla vaniglia. Era tutto buonissimo e la prospettiva di passare quasi un anno intero così era molto buona e "invitante".
Finito di cenare, sotto consiglio di Marianna, io e Chiara andammo in camera a finire di sistemare i bagagli e metterci in pigiama. Non c'era traccia di Michelle. Io e Chiara mettemmo a posto tutti i vestiti e appendemmo le giacche nell'armadio. Dentro c'erano già tutti i vestiti di Michelle, sembravano tutti nuovi!
Verso le 9.40 io e chiara finimmo di sistemare tutto e ci musino in pigiama. Finalmente, ma anche no, arrivò Michelle. A quanto pareva si era cambiata : aveva una giacca in pelle rosa fluo, stivali neri e jeans neri strappati. Ci tese un foglio che riportava i turni che avremmo dovuto fare. Come?! Ci aveva lasciato solo 5 minuti la mattina a testa e 15 il pomeriggio per la doccia ?! No! Così non poteva andare. Chiara mi precedette e le disse che non era possibile seguire gli orari stabiliti da lei. Michelle rimase perplessa e disse :" come? Oh poverine ne volete di meno?" E allora intervenni io :" senti, non ci facciamo mettere i piedi in testa da te ok?! Ora ci lasci 15 minuti la mattina a testa e 30 il pomeriggio, come te li sei presa tu! ". Ok ...forse mi ero lasciata trasportare dalla rabbia . Lei disse "ok...ok... Vi concedo 10 minuti la mattina e 25 il pomeriggio...a testa....e non voglio sentirvi lamentare eh!".
Le risposino con un "ok" falso e ci mettemmo a letto. Dopo aver giocato un po' col telefono e letto qualche pagina del libro "Ascolta la Luna" spegnemmo le luci. Chiara stava dormendo già da un po' e Michelle stava "chattando" al telefono.
Io mi girai e rigirai...troppi pensieri per la testa...la lezione dell'indomani per decidere i gruppi, Cannone, Matteo...presi sonno dopo un oretta.
Quella notte feci sogni confusi e movimentati, i cui personaggi eravamo io, Galassia, Matteo e Michelle.
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galassia
RandomChiara e Isabella sono due sedicenni che si sono iscritte al college "Hemilton's stable" che è basato sull'istruzione e l'equitazione. Chiara ha già un cavallo, Napoleone, un castrone morello, ma Isabella no. Sarà qui che Isabella incontrerà la sua...