Parte 2

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Il giorno dopo, per la prima volta, il suono della sveglia per andare a scuola mi sembra improvvisamente meno fastidioso.
All'improvviso ho voglia di uscire e andare in quell'istituto che tanto ho odiato.
Chiamo Stella per dirle che ci vediamo fuori scuola perché stamattina non ho bisogno di un passaggio, mi accompagna mia mamma prima di andare al lavoro.
Il bello di essere figlia unica é che l'unica persona con cui devi condividere i tuoi genitori sono loro stessi.
Arrivata fuori scuola la mia amica ha un'aria preoccupata
"Ehi che succede? Devo raccontarti assolutamente cosa è successo ieri"
Sto per iniziare a raccontarle tutto quando improvvisamente Stella mi interrompe ''Mi racconterai tutto dopo, ora devo dirti una cosa importante'' si guarda intorno con aria preoccupata come se stesse cercando di nascondersi da qualcuno poi continua
"Hai idea di quante ragazze avrebbero voluto essere al tuo posto ieri sera? E di quante in questi pochi mesi gli abbiano chiesto di uscire?"
"No, dovrei?"
Solleva gli occhi al cielo come se la mia fosse una domanda troppo banale per essere anche solo pensata.
''Praticamente tutte le ragazze di questa scuola, tranne me ovvio.  Ma Luca ha sempre rifiutato tranne che con te, anzi, nel tuo caso è stato lui chiederlo a te''
Mi sta mandando in confusione, qual è il problema allora per cui sta sussurrando?
Come se mi avesse letto nella mente, mi risponde senza che le abbia posto la domanda.
''La maggior parte delle ragazze della scuola vorrebbe vederti sotto terra, la restante parte è troppo orgogliosa per ammetterlo e scommetto che da oggi molti ragazzi vorranno uscire con te''
Ci pensa un po' su poi s'illumina improvvisamente
''Insomma sei uscita col ragazzo che tutte volevano, questo ti rende assolutamente fighissima agli occhi di tutti e scommetto che i maschi faranno a botte pur di uscire con te''
Rido per ciò che ha appena detto; negli ultimi anni pochi ragazzi mi hanno notata e mi hanno chiesta di uscire e mai quelli che avrei desiderato io.
''Stella non dire scemenze! E entriamo adesso o arriveremo anche in ritardo."
Passiamo il cancello della scuola ed e' tutto esattamente come si aspettava lei, le persone mi fissano, anche quelle di cui non conoscevo l'esistenza.
Non ho mai amato molto stare al centro delle attenzioni, ho sempre amato la mia riservatezza e l'ho sempre protetta con cura.
In un certo senso sapevo che sarebbe andava a finire così, me la sono cercata nel momento in cui ho deciso di uscire con lui.
Mi dirigo spedita verso il mio armadietto cercando di passare inosservata, tiro su il cappuccio della felpa e cerco di sviare ogni sguardo.
Sono davvero tutti così fastidiosi, ti fissano nonostante tu ti sia accorta che lo stanno facendo, gente senza pudore.
Sono così presa dai miei pensieri da non essermi accorta che Stella non e' più al mio fianco e che al posto suo é appena comparso Luca.
''Buongiorno, che fai? Cerchi di nasconderti da me?''
Improvvisamente il mio piano di passare inosservata mi sembra una completa idiozia.
''Oh, ehi, certo che no. ''
Mi volto e fisso l'armadietto cercando di evitare il suo sguardo.
''C'é qualche problema? Qualcosa che ti turba? Ho fatto qualcosa di male ieri sera, giuro che non volevo metterti in imbarazzo o cose del genere.''
''No, no è questo,è solo che...''
Non mi lascia nemmeno il tempo di continuare la frase che riprende.
''Oh, forse di aspettavi qualcosa in più? Mi dispiace, non volevo correre, io...''
Inizia a balbettare di nuovo e lo interrompo prima che la situazione diventi troppo imbarazzante.
''Luca, stai tranquillo, tu sei perfetto. Solo non sono abituata a tutta questa gente che mi fissa.''
Improvvisamente un sorriso gli spunta sulle labbra ''Meno male, credevo di peggio''
Guardo l'ora sul cellulare e lo saluto per andare alla prima lezione della giornata.
Mi accompagna fuori dalla mia classe e prima di salutarmi un ragazzo gli passa accanto e lo saluta, è muscoloso esattamente quanto Luca ma ha gli occhi di una tonalità di verde così intensa da lasciarti col fiato sospeso.
'' Luca'' si danno una pacca sulla spalla ma si fissano in modo strano e forse anche un pò inquietante.
Poi improvvisamente si volta e guarda nella mia direzione.
''Tu devi essere Mia giusto?"
"Si, ciao''
''Io sono Ferdinando, un compagno di squadra di Luca, davvero lieto di conoscerti" mi stringe la mano e me la bacia, sorrido per il gesto galante e un po' buffo da parte sua, poi lui va via e concentro la mia attenzione su Luca
''Non sapevo giocassi in una squadra''
''Si, sono nella squadra di calcio della scuola, se ti va puoi venire a vedere qualche partita qualche volta, insomma se non hai di meglio fare, non so, potresti fare un giro, non sono molto bravo, insomma me la cavo...''
Credo di amare il modo in cui osservandolo da lontano appare tanto sicuro di se stesso mentre quando sta con me diventa così vulnerabile.
''Si, mi farebbe davvero piacere'' gli sorrido.
''Beh, forte, ci vediamo dopo''
Mi da un bacio sulla guancia e si allontana.
Ancora non riesco a credere che sembri così interessato a me, sembra quasi assurdo.
Entro in classe e mi siedo al solito posto ed é solo quando smetto di fantasticare su Luca che mi accorgo che nel posto a fianco al mio, dove di solito sedeva Giulia, un'amica, adesso é seduto Ferdinando e mi fissa insistentemente.

Finchè siamo in due (in libreria) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora