Parte 3

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Continua a fissarmi insistentemente per il resto dell'ora, mi volto verso la mia amica con aria interrogativa, lei alza le spalle con aria confusa, poi sorride e torna a fissare il professore che continua a parlare degli Stati Uniti, forse la prima lezione che possa interessarmi se la mia mente non fosse impegnata a pensare a Luca e a tutto quello che è successo ieri sera e a stamattina, torno con i piedi per terra solo quando il prof inizia a parlare di un viaggio in una località degli Stati Uniti
"Si tratta di un mese all'estero frequentando una scuola del posto, parlatene con i vostri genitori, ci aggiorniamo alla prossima lezione"
La campanella suona e scappiamo tutti fuori dalla classe.
Nelle ore successive non si fa altro che parlare del viaggio che ci attende.
Sono cosí  contenta che non posso far altro che contribuire a quel chiacchierare di gente emozionata.
La mia storia con Luca sembra ormai essere stata dimenticata o almeno messa da parte, almeno per il momento, e la cosa non può che farmi piacere.
All'ora di pranzo tutto é tranquillo, vado in mensa per pranzare con la mia amica ma mentre cammino qualcuno mi affera il polso.
Luca.
Mi sorride "Pranzi con me?"
È seduto intorno da un tavolo con la sua cerchia di amici, i ragazzi più popolari della scuola e improvvisamente mi sento fuori luogo.
Inizia a nascere in me il pensiero di essere troppo poco per lui e le strane occhiate che mi lanciano le ragazze sedute intorno al tavolo non fanno che confermare i miei pensieri
Decido che, almeno per il momento, è meglio tenersi lontana.
"Scusa, Stella mi aspetta."
Appare subito deluso e quasi mi pento di quello che ho detto ma ormai è fatta.
Raggiungo Stella seduta con Paolo, Giovanni e Mery e mi unisco a loro, appoggio il vassoio e mi accorgo che mi stanno fissando.
"Allora, che succede?"
"Niente, ti sta fissando.", dice Paolo.
So esattamente di chi sta parlando, Sento il peso del suo sguardo dietro la mia nuca e ho quasi paura a voltarmi.
Non penso possa essere arrabbiato  con me, forse solo deluso.
"Che c'è? Non potevo sedermi lî! Avete visto chi c'è? Quella strega di Ludovica con l'amica",rispondo.
"Così gliela dai vinta"
Lascio cadere l'argomento e dico la prima cosa che mi passa per la testa
" allora andiamo alla festa di Lucy sabato?"
"Credevo andassi con Luca, non ti ha invitata?", chiede Stella.
"Non ne abbiamo parlato; non stiamo insieme! Ne parleremo se ne avremo il tempo!"
Iniziano a darmi sui nervi anche i miei amici; sanno essere davvero irritanti a volte.
Finito di pranzare saluto i miei amici e mi dirigo verso la lezione successiva, l'ultima della giornata.
Cammino tra i corridoi rapita dai miei pensieri quando all'improvviso urto qualcuno di fronte a me.
Ludovica.
''Che cosa credi di fare?"
La guardo confusa. ''Chi io?''
''Oh, la tua aria da santarellina non attacca con me!''
La guardo con aria spaesata, cosa vuole anche lei da me?
''Devi lasciar stare Luca! Lui ama me solo che ancora deve rendersene conto. Considerati avvisata o renderò la tuavita impossibile! E poi guardati? Non credi di essere troppo poco per lui?''
Se ne va lasciandomi impietrita nel corridoio.
Ma che hanno tutti oggi? Era solo un uscita, cavolo!
Sembra che oggi l'intero universo si sia organizzato per rivoltarsi contro di me.
E come se non bastasse il professore di matematica mi interroga, all'ultima ora; rubo un 7 e me torno a posto a disperarmi per questa strana giornata.
Torno a casa a piedi, sola coi miei pensieri.
Dopo il nostro piccolo incontro in mensa Luca non si e' più avvicinato a me, l'ho beccato un paio di volte a fissarmi per poi distogliere lo sguardo quando mi giravo anch'io a fissarlo.
Probabilmente deve essersi offeso e probabilmente ce l'ha con me ma ora non e' il momento di preoccuparmi per lui, voglio solo tornare a casa e nascondermi con la testa sotto il cuscino.
Ma ovviamente avere un attimo di pace in casa mia e' come chiedere l'impossibile.
Arrivata in casa trovo una valigia , chi puo' essere?
''Mamma! Chi è che parte?''
''Tesoro, vieni, siamo in cucina''
''Si, mamma, un attimo''
Corro in camera mia a mettere in ordine lo zaino, afferro il cellulare e trovo un messaggio di Luca e uno di Stella.
Apro quello della mia amica
<Ti va di uscire stasera? >
Le rispondo con un semplice <Si>
Apro il messaggio di Luca un po' preoccupata.
<Ho bisogno di parlarti e di vederti>
Fantastico.
Di bene in meglio, direi che questa è proprio una giornata fortunata.
<Certo>
Aspetto qualche minuto che mi risponda mentre mia mamma continua a chiamarmi con insistenza dalla cucina.
<Posso passare da te più tardi?>
<Sai dove abito?>
Gli lascio l'indirizzo e corro in cucina rivolgendomi a mia mamma con un tono un po' brusco.
''Mamma, smettila di chiamarmi! Ho capito! Una ragazzo non puo' avere qualche..."
Le parole mi muoiono in gola e non riesco a parlare per quello, o meglio, per la persona che trovo in cucina seduta di fianco a mia mamma.
Non è possibile.

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spazio autrice
spero la storia vi stia piacendo, ci sto lavorando molto!
A breve importanti novità 😌

Finchè siamo in due (in libreria) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora