Parte 1

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Finalmente è arrivato il pomeriggio che tanto ho atteso: quello del nostro appuntamento e il nervosismo inizia a farsi sentire.
Ho passato tutto il tempo in giro con Stella, la mia migliore amica, a decidere cosa indossare,il trucco e i capelli; alla fine siamo andate in un centro estetico e con tanta pazienza Stella ha aspettato che mi facessero bella.
Arrivate a casa non mi restava che scegliere tra i vestiti che avevo comprato il più adatto
''Sei nervosa, non devi esserlo"  fa lei abbracciandomi.
"Ho paura e mille dubbi" confesso.
La mia amica mi abbraccia ancora e per un momento mi sento meglio.
"Vedrai che andrà tutto bene, siete stati così carini nell'ultimo periodo da fare invidia a tutta la scuola''
Mi sono lasciata rassicurare dalle sue parole dolci finendo per crederci per davvero.
Alla fine quando sono arrivate le 8, Luca ha suonato il clacson un paio di volte e io sono uscita.
Mi stava spettano appoggiato alla portiera della sua auto con una rosa in mano ; roba da non crederci; siamo nel 2016 ed esiste ancora qualche ragazzo che sa fare il galante.
Mi da due bacini sulle guance e dice "Sei bellissima"
Non posso fare a meno di arrossire e crederci.
Saliamo in auto e si respira un'aria tesa o forse sono solo io che mi lascio trascinare dal nervosismo.
Ma nervosismo per cosa?
Siamo solo due ragazzi normali, questa è una serata normale tra amici che vogliono conoscersi meglio.
Oh ma chi voglio prendere in giro?
Luca mi piace e anche troppo; ho solo paura che noti tutte le imperfezioni che ho. Tutte quelle che il trucco non riesce a nascondere; voglio apparirgli bella, voglio sentirmi bella e non voglio che mi consideri come le altre ragazze che ha conosciuto.
Sono terribilmente imbarazzata e non so nemmeno da dove iniziare a parlare; per fortuna dopo un po' è lui a dire qualcosa.
"Allora, come mai alla fine hai cambiato idea? Credevo non ti interessassi"
La domanda da un milione di dollari... E ora che gli dico?
Dopo vari minuti di silenzio mi decido a parlare.
"Una ragazza non è libera di cambiare idea?"
"Certo che puo'. Ma un ragazzo non è libero di chiedere il motivo di questo cambiamento?"
"Posso scegliere di non rispondere?"
"Sei insopportabile" rotea gli occhi verso il cielo e mette il broncio.
Capisco dove vuole arrivare, quindi glielo chiedo "Vuoi proprio sentirti dire che in realtà mi sei sempre interessato?"
"È già un passo avanti"
E poi sorride.
E per un momento penso l'intero universo si sia fermato.
Ha un sorriso che farebbe innamorare chiunque e non so se sia un bene o meno.
Quel sorriso finirà per rovinarmi.

Siamo in macchina da un po' quando finalmente mi decido a chiedere dove siamo diretti.
Penso che ormai sia chiaro che i primi appuntamenti mi mettano ansia, mi sta letteralmente divorando.
Fa un sorriso sghembo, di quelli che nascondono qualcosa e risponde "A breve vedrai"
Arriviamo dopo altri 10 minuti in auto e parcheggiamo in un campo; non vedo né pizzerie, né ristoranti, né niente del genere in giro, nemmeno un take away o una paninoteca.
Nulla.
Mi volto con aria perplessa
"Cosa dovremmo fare qui?"
Mi sorride e senza rispondermi apre il cofano della macchina
"Un picnic ovviamente"
La mia faccia perplessa deve averlo destabilizzato perché all'improvviso la sua espressione diventa seria e balbettando sussurra "Se vuoi possiamo andare al cinema, o in pizzeria... Ne conosco una fantastica poco distante da qui"
Fa per rimettere tutto apposto ma lo fermo "ehi, è tutto okay, è un'idea fantastica."

La serata trascorre tranquilla; parliamo della scuola, dei suoi nuovi amici e della sua vecchia casa e scuola.
È carino e adorabile, accorto a farmi sentire a mio agio, evita di parlare di cose che sembrano turbarmi , alla fine però  decido di raccontagli lo stesso del mio stupido ex che mi ha lasciata per un' altra e non pare affatto sorpreso di sentire ciò che mi è accaduto.
"Beh,io non ti avrei mai lasciata"
Mi fa sentire bene il semplice e solo pensiero che possa essere davvero così; che possa davvero esistere qualcuno in grado di amarmi per sempre.
Senza rendercene conto si sono fatte le 24 e decidiamo di tornare a casa.
Improvvisamente in quest'auto si respira un'aria meno opprimente.
Improvvisamene, in quest'auto, con questo ragazzo dai capelli un po' disordinati e il sorriso più dolce che abbia mai visto, inizio a sentirmi a casa, dopo tanto tempo.

Luca non mi ha baciata come mi sarei aspettata che facesse una volta arrivata al portone di casa, mi ha semplicemente baciato la fronte e sussurrato "Mi piaci troppo per correre e metterti fretta."

Finchè siamo in due (in libreria) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora