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James iniziò a leggere le lettere e capì che era stato uno stupido ad andarsene. Per colpa sua Lara aveva litigato con sua madre ed era sta male per lui. Che sciocco che era!

"Mi dispiace. È tutta colpa mia." Disse il ragazzo con gli occhi lucidi. Raramente piangeva. Ma in quel momento ne sentiva il bisogno. Si sentiva un vigliacco: era scappato dai suoi problemi, di nuovo.

"Lo so, ma ormai è il passato e dobbiamo lasciarcelo alle spalle. Ricominciamo tutto da capo."

"Okay. Bene allora, piacere signorina sono James Horan e mi piacerebbe portarla a cena questa sera."

La ragazza annui felice.

"Si ma non come la prima volta che mi hai portato in un camion che vendono panini." rise ricordando il primo appuntamento. Erano ragazzini e alle prime armi, James non sapeva cos'era un appuntamento, dove doveva portare la sua ragazza.

"Ah nono, tranquilla ti porterò in un vero ristorante. Ho lavorato tanto in questi mesi è la paga era buona quindi posso permettermi di portarti al ristorante. Non metterti nulla di elegante, sii te stessa. Passo a prenderti alle otto."

Il ragazzo si alza dal letto, saluta la sua ragazza ed esce da quella casa.

Lara emise un grido di gioia. Era di nuovo felice.

Fine!

Grazie a chi ha letto la storia.

Letters To A Lost BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora