Capitolo 15

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Un sospiro e un sorriso mi fanno trovare la pace per un secondo, poi le domande iniziano a farsi spazio nella mia mente: Cosa vuole da me il fantasma di mia nonna? E se fosse cattivo come il figlio? E perchè mi ha condotto qui, in questa stanza a dir poco agghiacciante?

Continuo a pensare finchè mia nonna mi dice: "Siediti, dobbiamo parlare." Con molto timore, vado a sedermi sul letto, e lei fa lo stesso. Si siede troppo vicino a me, non so che intenzioni ha e ho paura. D'istinto mi sposto un po' più in là, e lei, con la faccia comprensiva, inizia a parlare: "Lilia,vorrei dirti tante cose ma non c'è tempo. So' che mio figlio ti perseguita, ma non posso farci niente, ma posso darti qualche consiglio: fai il suo stesso gioco. Non posso dirti altro, sta arrivando, ci rivediamo presto mia piccola nipotina."

Con un urlo agghiacciante e dolorante scompare nel nulla. Subito dopo la porta si spalanca, e per un attimo, vedo che il mio sguardo e quello di mio padre si incrociano. Sprizziamo odio da tutti i pori quando ci guardiamo. Questo silenzio dura pochi secondi. Caccio un urlo di dolore e mi sveglio. Sono sul letto di ospedale, tutta sudata, e con i medici tutti intorno. Dopo avermi dato le medicine, le infermiere se ne vanno, lasciandomi sola con mia mamma.

Mia mamma si avvicina subito a me e mi da un bacio sulla guancia. Mi prende la mano, e per qualche minuto solo silenzio. Si sente solo il mio respiro affannato, che dopo 2 minuti scompare. A un certo punto mi chiede: "L'hai sognato, vero?" A quelle parole mi ricordo tutto. Sono arrabbiata con mia mamma perchè non mi ha mai detto niente e non ha mai fatto qualcosa per aiutarmi, nonostante sapesse tutto. Mia mamma legge il mio sguardo e dice, con voce triste: "Scusa tesoro. Io non posso fare niente, solo tu puoi sconfiggerlo. Ti vorrei raccontare tutta la verità, e un giorno, quando ti riprenderai, ti giuro che ti dirò tutto. Ti voglio bene."

A quelle parole mi metto a piangere. Mi abbraccia con forza. Se ne va dopo 10 minuti, perchè dice che Simo vuole vedermi. Non vedo l'ora di vederlo. Bussano alla porta, e mia mamma mi da un bacino sulla guancia, apre la porta e se ne va. Al suo posto entra Simo con un mazzo di rose rosse. Sempre il solito. Amo quando fa cosi'. Mi sorride e viene verso il mio letto, si siede vicino a me e mi porge le rose. Le annuso. Hanno un profumo buonissimo. Lo guardo e sorrido. Anche lui sorride. Ritorno a guardare le rose, e noto un bigliettino con scritto: Per la mia principessa. Lo guardo di nuovo e sorrido, poi lo apro.

L'uomo Degli IncubiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora