||Capitolo 1||

69 1 0
                                    

Papà:"Tesoro sbrigati!!"

Io:"Arrivo, arrivo!!"

Percorsi le scale di corsa e raggiunsi i miei genitori che mi stavano aspettando comodamente seduti in macchina.
*Rumore di portiera che sbatte*
Mio padre fece partire l'auto in direzione palestra Sporting Island.

***

Allenatore Zing: "Buongiorno, come posso aiutarvi? "

Mamma:"Nostra figlia vorrebbe frequentare il corso di karate,é possibile compilare un'iscrizione?"

A. Zing: "Certamente signora, ecco a lei". L'allenatore tiró fuori un foglio dal secondo casetto della scrivania di legno bianco del suo ufficio e lo passó ai miei genitori, che lo compilarono in fretta.

A. Zing:"Vi mostro la palestra ". Ci fece segno di seguirlo. Dopo averci mostrato ogni singolo angolo della palestra, compresa la spazziosissima e pulitissima sala adibita alle lezioni di karate , ci presentó tutti i suoi allenatori e collaboratori . Purtroppo l'unico che mancava era quello che sarebbe dovuto essere il mio coach. Mi avevano detto ,peró, che si chiamasse Gabriel Zing e che fosse figlio del proprietario.

***
Mamma:"Allora, sei contenta?"

Io:"Molto "

Mamma:" Credo che adesso dovremmo comprare una bella divisa e, da non dimenticare, una gran quantità di buon cibo per festeggiare!!"

Papà:"Sono proprio fiero di te " . Si commosse.

Io: " Grazie davvero, ma state esagerando "

*A casa*

Mangiammo a volontà nella nostra deliziosa casa tipica giapponese. Andai a letto molto presto ed eccessivamente felice.

Il pomeriggio del giorno seguente presi la bici e mi diressi con in spalla il borsone verso la palestra .
Mi accolse l'allenatore Zing e mi accompagnó fino allo spogliatoio. C'erano circa una decina di ragazze.
Mi cambiai e salutai le altre , che inizialmente mi lanciarono delle occhiatacce ma che subito dopo ricambiarono.

X:" Dai andiamo, la lezione inizierà a momenti " . Ci richiamó una di loro.

Entrate nella sala ci inchinammo davanti ai ragazzi e ci sedemmo tutti in cerchio sul pavimento. Ad un certo punto entró quello che credo dovesse essere l'allenatore. Lo osservai dalla testa ai piedi. Piedi molto grandi, fisico alto, slanciato e palestrato quanto basta, viso privo di imperfezioni ,sorriso smagliante, naso appuntito e liscio, occhi andanti dal marrone al verde quasi smeraldo, capelli nerissimi. Indossava una cintura nera e rossa.

"Oh mio Dio, se questo é un allenatore di karate.. penso che la cosa mi piacerà molto " pensai.

Finalmente dopo 15 minuti di riscaldamento cominciammo ad imparare i principi, le regole e i movimenti di base della disciplina.

A fine lezione l'allenatore mi fece segno di alzarmi.

A. Gabriel: "Ciao, tu dovresti essere Barbara, la nuova arrivata,giusto?"

Io:" Ehm..si " feci timidamente un inchino.

A. Gabriel: " Allora, se vuoi farci il piacere di presentarti, sei libera di dire ció che vuoi "

Io:" Okay, grazie. Mi chiamo Barbara Kiwari, ho 16 anni, mi piace disegnare, leggere e ascoltare musica. Odio la maggior parte delle persone che conosco, se vogliamo essere sinceri. Amo i gatti e la cioccolata. Non ho un carattere facile ma chi puó sa come gestirlo. Spero di andare d'accordo con voi e la mia prima impressione su questa disciplina é bellissima. Davvero,anche essendo solo alla prima lezione credo proprio di trovarla affescinante "

Dopo di me si presentarono tutti i ragazzi presenti compreso l'allenatore .

A. Gabriel: " Molto piacere ,io saró il tuo allenatore . Il mio nome é Gabriel Zing, sono il figlio del coach Zing e ho 20 anni. Comunque hai fatto un buon lavoro oggi, brava!" Mi accarezzó i capelli. In quel momento penso di essere diventata rossa ma di esser tornata in me quasi immediatente.

*Negli spogliatoi*

Andai nella mia cabina e mi cambiai. Durante la mia sosta nel "camerino" ,peró, sentii le altre ragazze sparlare di me.

Kideki :" Ma avete visto Gabriel che fa tutte quelle smancerie a quella gattamorta della nuova?!!"

Mellany:" Si , che atrocità. Dobbiamo fare qualcosa!!"

Janet: " Io penso che sia carina, invece, e che si meriti rispetto. Sembra una brava persona "

Kideki:" Stai zitta janet, tu non capisci mai niente " sentii una botta e spiai per un momento. Kideki aveva afferrato janet per il colletto della maglia e l'aveva spinta contro il muro facendola sbattere. Inizialmente non feci niente ma qualche minuto dopo uscii e passai in mezzo al gruppetto .

Io:"Senti tu, bulletta di periferia!! " mi rivolsi a kideki alzando il tono di voce e con i nervi che se n'erano praticamente andati a puttane.

Kideki :" Come ti permetti!??!!! " sbuffó diventando quasi viola dalla rabbia.

Io:" Oh, mi permetto eccome! "

A salvarci da un litigio assicurato fu proprio Gabriel Zing che, entrando in accappatoio (cosa che notarono TUTTE) , ci invitó ad una cena di "inizio anno".

Tornai a casa per prepararmi. Mi precipitai in camera senza nemmeno salutare mia madre e inizia a rovistare nell'armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere. Feci varie prove ma alla fine optai per un vestito rosso, corto a gonna larga, una giacchetta nera, delle scarpe con tacco nere e stirai i capelli. I miei capelli biondo cenere sono molto lunghi e stirati sono ,come dico sempre io, "LA VITA". Come make up utilizzai solo del fondotinta, del mascara e pochissima matita sugli occhi.

Una volta pronta scesi dai miei e gli raccontai tutto quello che mi era capitato. Gli chiesi il permesso di partecipare alla cena e loro acconsentirono senza esitare.


***Nota dell'autrice***

Spero che vi piaccia ,anche perché é una delle mie prime storie e ancora devo abituarmici. Comunque cercheró di migliorare sempre più durante la scrittura della storia. Probabilmente non posteró il seguito molto spesso... e mi scuso ma sono molto impegnata.

Grazie per aver letto.

❤Baci❤

~Barby~

Karate&Passion Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora