C:"Sahara, avanti, faremo tardi!"
Mi rimproveró Cloud dal corridoio.
Gli altri ci stavano aspettando davanti al DC-Bar, di fronte casa di Tanya.
Del resto, solo una persona come lei sarebbe potuta vivere in un posto simile.
Un quartiere di alcolizzati e disoccupati, famiglie distrutte e bambini pelle e ossa per strada.
Ció che la circondava a volte mi faceva addirittura più paura di lei.
Quando arrivammo Cloud gentilmente mi aprì la portiera dell'auto, lo ringraziai e mi incamminai verso la casa della mia amica.
Il portone a sinistra aveva una parte di legno corrosa dalle pallonate dei vicini di Tanya e la luce esterna sulla parete accanto, lampeggiava, avvertendo che si sarebbe spenta da un momento all'altro.
Mi voltai un attimo impaurita prima di aprire e in fondo al vialetto c'erano Cloud e gli altri che mi guardavano con insistenza.
Decisi di farmi coraggio e appoggiai la mano sul pomello grigio della porta per aprirla.
Scricchioló fino a quando con la spinta della mano la feci appoggiare alla parete parallela.
In quella casa c'era un orribile odore di fumo e menta piperita che mi stava fortemente nauseando.
S:"C'è qualcuno? È permesso? Tanya sono Sahara, io e gli altri ti stiamo aspettando. Dove sei? Faremo tardi!"
Nessuno mi rispose.
Ad un tratto la luce della stanza di fronte a me si accese di colpo e Tanya mezza nuda si avvicinó a me, mi accarezzó delicatamente il collo, cosa che in un primo momento mi fece rabbrividire, e mi sussurró all'orecchio di seguirla.
S:"Dove andiamo?" le chiedevo insistentemente mentre mi trscinava con forza per mano.
T:"Aspetta e vedrai, non spaventarti peró."
S:"Perchè ce ne è bisogno?"
T:"Beh..la prima volta, non si sa mai"
S:"La prima volta di cosa?"
Non mi rispose ma si fermó bruscamente e si mise dietro di me, abbracciandomi, mi tiró a se e mi feci scappare uno strillo per i suoi modi bruschi ma mi chiuse la bocca con una mano.
T:"Basta domande, pensa a divertirti" mi sussurró all'orecchio sensualmente.
Avevo paura di ció che la mia mente stava elaborando, mi sembrava tutto cosí assurdo, ma mi piaceva.
Mi guidó spingendomi delicatamente in avanti e seguii i suoi passi.
Ci fermammo davanti a una porta completamente in acciaio, si strappó un pezzo della gonna del vestito tirandolo più volte e mi coprí gli occhi.
Prima di oscurarmi la vista ho notato che la stoffa che si era tolta dal vestito lasciava intravedere le sue mutandine in pizzo e le sue gambe magre.
Fantasticai un po', ma subito dopo i miei pensieri furono coperti assieme ai miei occhi.
S:"Tanya, cosa vuoi fare? Gli altri ci stanno aspettando!"
T:"Ora li chiamo e gli dico che possono andare soli, mi sono sentita poco bene e resteremo a casa."
Per un attimo sorrisi, ma milioni di pensieri iniziarono a prendere il sopravvento.
S:"Puoi dirmi almeno cosa faremo qui?"
T:"Shh, presto lo scoprirai"
T:"Pronto Cloud? Stasera io e Sahara resteremo a casa a guardare un film, mi sono sentita poco bene e mi farà compagnia, mi dispiace, sarà per la prossima volta".
C:"Oh, dispiace anche a me, mi raccomando rimettiti in forze questi giorni per il prossimo sabato, ci vediamo a scuola"
T:"Ciao Cloud, divertitevi"
C:"Ciao, lo faremo anche per te"
S:" Ti prego, cos'hai intenzione di fare?"
T:"Ti piacerà."
Quando aprí la porta non potei credere ai miei occhi e una vampata di calore raggiunse in un attimo la mia schiena facendomi rabbrividire.
Sarebbe stata una serata molto lunga..
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Little Things.
General FictionSahara è una ragazza di 17 anni, nata a Liverpool. Dopo la morte di sua madre Tresy sarà costretta a trasferirsi da Mell, suo padre. Qui incontrerà gli altri suoi 7 fratelli e sarà costretta a condividere parte della sua adolescenza con loro, non cu...