I | Strani incontri e vestiti bagnati

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Federico aveva appena aperto gli occhi e sembrava che già sapesse che quella sarebbe stata una giornata di merda.

O forse no.

Ancora non sapeva se doveva classificarla come tale. Almeno, finché non aveva messo il naso fuori dal portone di casa la situazione gli sembrava anche vivibile.

Chewbecca si era presa gran parte del letto, come sempre. Era un esserino minuscolo, ma riusciva sempre a costringere Federico a dormire nelle posizioni più strane.

"Buongiorno principessina" gli disse Ax, al secolo Alessandro, apparendo sulla soglia come uno spettro "E buongiorno anche a te Chew. Hanno chiamato dal bar. Hanno chiesto se riesci ad arrivare 10 minuti prima perché quei tre fondamentalmente non sanno fare un cazzo"

"Grazie, dai sempre le notizie migliori" disse Federico sbadigliando.

"Hey, ti ho fatto il caffè!" disse Ax, sembrando quasi offeso.

Ax era il suo coinquilino e ormai c'era poco da fare con uno come lui. Chewbecca era invece il suo cane e si poteva benissimo dire che era l'unica donna della sua vita.

E non era un esagerazione, si poteva benissimo dire che quel cane fosse la cosa più vicina ad una ragazza che avesse mai avuto.

Si alzò sbadigliando, riuscendo ad arrivare al tavolo della cucina evitando per un pelo di pestare Chewbecca.

"Prima o poi ti pesterò Chew" disse Fede sedendosi

"Frittata di cane" commentò Ax "Così catartico"

La cagnolina lo guardò stizzata, mentre entrambe i ragazzi ridevano

Non si dissero molto quella mattina, perché fondamentalmente non c'era molto da dire. Si conoscevano da una vita e vivevano insieme da più o meno quel tempo. Erano sincronizzati come un paio di tatuatissime nuotatrici del nuoto sincronizzato.

"Ti aspetto al bar?" chiese Fede, una volta messa Chewbecca nello zaino, pronto per uscire.

"Solo se il caffè me lo offri tu" disse Ax.

"E quando mai l'hai pagato" rispose Fede, chiudendosi la porta alle spalle.

Scese le scale di corsa, imboccando il piccolo viottolo che portava al parco.

Ogni giorno, stessa strada. Quello che era diverso fu la cosa che lo colpì.

Si era distratto un attimo, rispondendo a un post stupido che Alex aveva condiviso, quando fu letteralmente travolto da due palle di pelo che lo scaraventarono di peso nel laghetto del parco.

"Ommioddio" disse qualcuno di indistinto.

Era un ragazzo alto, dai lineamenti raffinati. Una di quelle persone che vedi solo su le riviste, vestito bene che stonava un sacco con la sua "accoppiata vincente" bermuda + canotta.

L'unica nota stonata erano le due grosse palle di pelo che lo avevano travolto, che ora stavano importunando Chewbecca.

"Dio, che cazzo è stato?" chiese Federico, faticando ad alzandosi.

"Miei cani" disse il ragazzo. Aveva un accento buffo, non sembrava italiano . Sembrava uno di quei principi che vedi nei film disnay .

"Oddio, mi dispiace così tanto. Vieni- vieni fuori di li. Non credo sia posto accogliente"

"il-il mio cane?"

"Non credo sia mai uscita dal tuo zaino"

In effetti, Chewy si era fatta talmente piccola da rannicchiarsi nell'angolo più estremo dello zaino. Ed è li che Federico fece la mossa più sbagliata che potesse mai fare. O la più giusta, dipende dai punti di vista.

A dog person is my kind of personWhere stories live. Discover now