Per Gennaro stava diventando un tormento. Non passava giorno che il suo capo non facesse gli occhi a cuoricino al barista tatuato del bar sotto la redazione.
In realtà, Federico gli stava anche simpatico.
Il comportamento del suo capo, però , è quello che gli dava più fastidio. Era imbarazzante.
"Ti giuro, a volte mi vergogno per lui" disse ridendo, mentre Alessio provvedeva a fargli un complesso disegno sulla schiuma del suo cappuccino.
"Oh, con Federico non va di certo meglio" disse Alessio "A volte mi sembra di aver a che fare con un cane bastonato. Mi dispiace persino sgridarlo"
Gli piaceva Alessio. Era simpatico, quasi sbruffone.
Aveva una mascella pronunciata, su cui gli cadevano sempre gli occhi. Aveva una risata contagiose e un paio di occhi che riuscivano sempre a penetrarli dentro.
Lo rendevano vulnerabile, in un piacevole modo. Un modo tutto di Alessio.
Era da quando aveva messo per la prima volta piede in quel bar che Alessio non gli faceva pagare nemmeno un bicchiere d'acqua.
Gennaro fece, come al solito, finta di mettere mano al portafoglio, recitando la parte di quello che voleva pagare a tutti i costi.
Allungò una moneta da due euro sul bancone, che Alessio ignorò come ogni mattina.
"Eddai, oggi ti ho chiesto il cappuccino invece del caffè. Mi ci hai fatto pure un mezzo Michelangelo sopra" disse Gennaro ridendo "Dimmi quanto di devo"
"Hey, io sono da questa parte del bancone e io decido se farti pagare o meno" disse Alessio "E oggi, offre la casa"
"Come ogni mattina" disse Gennaro "Sicuro? Non voglio farti avere grane con il capo"
"Ax se ne frega" disse Alex "è lui il capo di tutto, ma ama da morire comportarsi come un cliente qualsiasi" aggiunse poi, vedendo la confusione di Genn.
"Ecco perché è sempre qui e non paga mai" disse Genn "è tutto suo"
"Esatto"
"Beh, io sono un semplice stagista e non voglio che il mio barista preferito venga licenziato" disse Gennaro "Altrimenti dove vengo a nascondermi quando in redazione non c'è niente da fare?"
"Sto a posto, tranquillo" disse Alessio "E potresti lavorare, per dirne una"
"No, troppo sopravalutato"
Gennaro notò solo in quel momento il rossore sulle guance di Alessio, che ormai gli arriva fino alle spalle.
Stava quasi per fantasticarci un po' su, quando notò il suo capo fuori dalla porta.
Michael era solo, senza cani o colleghe al seguito , quando arrivò al locale. Si guardò intorno stralunato , prima di sedersi al solito tavolo.
"Parli del diavolo" disse Gennaro, depositando la tazza di cappuccino con ben poca grazia sul bancone.
"Starà cercando Fede" disse Alessio "Viene sempre qui quando sta per iniziare il turno"
"Vado a tenerli compagnia" disse Gennaro "Tanto le chiavi dell'ufficio le ha lui"
"Soli soletti?" chiese Alessio divertito.
"Non è come pensi" disse Genn, "Francy è malata, quella paraculata di Skin è volata in california per un servizio sul Concella , e Elisa è impegnata con la settimana della moda. E poi non è il mio tipo"
"Tranquillo, ho fatto solo una battuta"
"Preferisco tipi...diversi. Tutto qui"
"Quindi, sei gay?" chiese all'improvviso Alessio.
Fu Gennaro ad arrossire stavolta.
"Si. Ti crea qualche problema?"
"No. Assolutamente no" disse Alessio.
"E tu?" chiese quasi in un sussurro Gennaro.
"Bisessuale"
"Oh, e ne parli così?"
"Sei tu che me l'hai chiesto"
"Lo so. Ma io ci ho messo una vita a dirlo ai miei, e tu lo dici a me, che sono quasi uno sconosciuto"
"Tu non sei uno sconosciuto. Sei il mio cliente preferito" disse Alessio sorridendo "E poi, se ti fa piacere, mio padre sta ancora sinceramente cercando di capire come funziona la cosa. "Bi che? E che vul dì!? Ti piacciono gli uomini e le donne? Non ti fai mancare niente eh!"" aggiunse Alessio, facendo una divertente imitazione del padre.
"Hai mai avuto qualcuno?"
"Solo un ragazzo" disse Alessio "Per sei mesi. E una ragazza per un anno e mezzo. E tu?"
"Un ragazzo e basta, e per meno di un mese"
"Tasto dolente?"
"Un pò"
"Senti, porta il cappuccino al tuo capo, già che stai andando in là. Ti spiace?"
"No, assolutamente. Ma che fine hanno fatto tutti?"
"Siamo solo io e Federico, e lui è pure in ritardo. Shorty è dovuto tornare giù in Sicilia perché gli è morta la nonna, e Giò è ancora bloccato in liguria dopo una serata con la sua band"
"E Fede? Che ha fatto?"
"Chewbecca ha deciso bene di scappare, stamattina"
"Oh, allora ti aiuto volentieri"
"Grande" disse Alessio, versando un latte macchiato nel bicchiere "Io dovrei staccare per pranzo. Che dici se passo dalla redazione e ti porto fuori per pranzo?"
"Mi-mi piacerebbe"
Dopo essersi messi d'accordo, Gennaro si sedette al tavolo di Michael ancora un po' stordito.
"Oh, Gennaro. Questo è mio?" chiese Michael "Che ti succede?"
"Perchè?"
"Tu tutto rosso"
"Alessio mi ha appena invitato fuori per pranzo" disse Genn con voce robotica.
"Oh, capisco" disse Michael, ridacchiando nella tazza.
"è così evidente?" chiese Gennaro.
"Parecchio" disse "Tu chiedi sempre di venire in suoi turni. Ogni volta che parlate, ti brillano occhi"
"Che devo fare? Non mi sono mai preso una cotta per uno come lui"
"è disponibile?" chiese Michael.
"Si" disse Genn "Almeno credo"
"E allora buttati. E segui corrente"
Federico entrò in quel momento, sbattendo la porta.
"Tutto a posto fratè" disse, mentre la testa di Chewie spuntava dallo zaino "Era dentro la lavatrice"
"Beh, almeno è pulita" disse Michael.
"Già" disse Federico ridendo "Ciao Mik. Ciao Genn"
E mentre il suo capo dedicava ogni attenzione al barista tatuato, Gennaro incrociò lo sguardo di Alessio.
Erano decisamente "Farfalle nello stomaco" quelle.
Si, era deciamente fottuto.
Soho Corner :
ciao bella gente. Capitolo un po' più Gennex, ma spero sempre di vostro gradimento.
I midez torneranno nel prossimo capitolo ancora più forti che mai
un bacio
jess
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A dog person is my kind of person
FanficSembra una giornata come tutte le altre per Federico e Michael, iniziata come sempre. ma un incontro strano e un tuffo nel laghetto del parco li porterà a trovarsi. e per una volta, dovranno ringraziare i loro cani per questo