IV - Listen Carefully

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Dom venne svegliato bruscamente da un cuscino volante che gli piombò in testa.

Con fatica immane cercò di aprire gli occhi adattandoli alla luce del sole che penetrava dalla finestra. Non gli ci volle molto ad individuare il punto di partenza dell'oggetto, del resto solo una persona poteva essere così irritato di prima mattina.

Si tirò su a sedere in tempo per schivare un altro cuscino. Terrance stava trascinando letteralmente giù dal letto l'amico che nel frattempo si era appigliato al bordo e continuava a tirare qualsiasi tipo di oggetto che gli capitava sotto mano.

- Ti prego aiutami - lo supplicò Terrance.

Dom non riuscì a trattenere un risata e si alzò per dargli una mano. Non appena Henry vide che Terrance aveva chiamato i rinforzi decise di alzarsi da solo, sconfitto.
- Hey, Dom? - mormorò Henry passandosi una mano tra i capelli disordinati - Scusami per ieri -
Terrance sgranò gli occhi mentre Dom lo guardò curioso.
Henry fece finta di niente e si diresse verso il bagno.
- Non chiede mai scusa - gli sussurrò Terrance prima di sospirare e mettersi la tenuta scolastica.
Dom guardò la sua sopra il comodino. La notte prima era tornato in camera e non aveva trovato i suoi compagni di stanza; ancora confuso dalle parole di Karen si era buttato a letto per non pensarci e il sonno l'aveva avvolto. A quanto pare, Terrance e Henry gli avevano preso la divisa e la lista con gli orari e i compagni di classe. Quella che doveva essere una divisa assomigliava più a una tenuta da combattimento a tutti gli effetti: pantaloni morbidi e pratici con tasche grandi, una maglietta a maniche corte attillata, cintura di cuoio, stivali pesanti e polsini. Essendo il secondo giorno dell'anno assieme all'abbigliamento standard c'era anche una giacca pesante e una maglia termica a maniche lunghe. 

- Perché nera la divisa? - chiese Dom. Ogni anno gli studenti che non avevano ancora affrontato la rivelazione (quindi dal primo anno fino al giorno del cambiamento) erano marchiati dal colore bianco, il colore del regno e della casata reale; quelli invece che avevano rivelato l'elemento portavano i colori a seconda del marchio ricevuto.

- Perché siamo tutti dei bersagli - ringhiò Henry nella sua maestosa tenuta rossa ed arancione.

Dom lo guardò con fare interrogativo; fu Terrance a rispondere - Gli studenti dell'ultimo anno si distingueranno dagli altri ora. Chi tra di noi non ha ancora affrontato la rivelazione è un probabile erede del Buio, per questo ci hanno segnati tutti in nero. Si andrà ad esclusione praticamente - concluse con un'alzata di spalle.

- Diciamo che a uno di voi il nero dona, ecco - ridacchiò il ragazzo di fuoco - e, chiunque sia, non ne uscirà vivo - 

Una volta messe le uniformi si affrettarono per raggiungere la mensa per la colazione.

La sala dell'enorme castello era piena di persone, vestite perlopiù in bianco. Cercò subito tra la folla la sorella, ma con tutta quella gente vestita uguale non riuscì a distinguerla. In compenso, venne travolto da Elizabeth, con i capelli bianchi in contrasto netto con la tenuta scura.

- Piccolo mostriciattolo, dove ti eri cacciato? - gli sorrise colpendolo al fianco.

- Elyz! Scusa per ieri, sono crollato presto - disse scacciando le parole di Karen della sera prima - Ah, quasi dimenticavo, ti presento Terrance - 

Dom indicò l'amico che fece un passo avanti e sorrise alla ragazza che diventò immediatamente più rossa della divisa di Henry - P-piacere, sono Elizabeth - 

- Il piacere è mio. Pare che saremo in classe assieme per quest'anno - 

Se possibile, Elyz divenne ancora più rossa e annuì prima di essere raggiunta dalla bionda figlia del preside.

- No, ti prego, non di prima mattina - sbuffò Henry beccandosi un'occhiata fulminante da Alexandra, bellissima nella sua tenuta azzurra e blu.

- Vi unite a noi per colazione? Ah, mister simpatia non è invitato - rispose cordiale la bionda.

Dom e Terrance ridacchiarono e seguirono le due, con dietro un Henry alquanto irritato.

Si accomodarono e si presero cibo e bevande dal bancone centrale. Più chiacchieravano del più e del meno, più Dom si accorgeva di aver vissuto tre anni in quella scuola chiuso nella sua bolla come sua madre gli aveva chiesto. Abbassò lo sguardo e lasciò parlare gli altri, perché lui in fondo non sapeva che dire. L'unica a saperlo era Elyz, ma anche gli altri non fecero fatica ad intuirlo. 

- Sembri un agnello in un branco di lupi. Siamo così spaventosi, Dominic? - chiese Alex dolcemente.

- Ecco... di solito sto per conto mio - 

- No, amico, non ci siamo - sghignazzò Henry - sei sopravvissuto ai primi tre anni, ma quest'anno hai bisogno di aiuto - 

Stranamente anche Alex era d'accordo con lui. Miracolo. 

- Quello che la testa calda vuole dire - proseguì Terrance - è che ci sono delle cose che non puoi  non sapere. Ci ringrazierai - 

Dom annuì anche se questo andava contro la promessa che aveva fatto a sua madre.

Ma, dopotutto, vado in giro con il figlio del Generale Alistair e la figlia del preside Elijah, considerati due dei tre uomini più potenti del regno pensò ho già attirato l'attenzione.

Così si mise ad ascoltare.

- Prima di tutto devi sapere che il novanta per cento della scuola pensa che Elyan sia l'erede del Buio, professori inclusi. L'altro dieci per cento ha troppa paura per puntare il dito - 

- Ha una sorella - puntualizzò Dom come per scagionarlo - non ci possono essere due eredi -

Improvvisamente gli tornarono in mente le parole di Karen; se lei pensava che l'erede fosse lui o Elyan non gliel'aveva rivelato o lui non lo era. Scacciò il pensiero.

- Rimane in cima hai sospetti: il loro padre era un Master del Buio che è morto durante la Notte delle Stelle Cadenti - rispose Henry agitando la mano come se fosse una cosa comune e irrilevante. Dom ammutolì- Punto due: Il re vuole tentare un approccio pacifico con l'erede, ma sappiamo tutti che non uscirà vivo dalla scuola. Punto tre: la gente si sta già schierando, chi contro e chi a favore dell'erede. Non capisco perché la gente debba sostenere quel figlio di puttana ma non sono affari miei - 

Dom fissava i concetti nella mente come se fossero una lista di regole. Forse era quello l'intento di sua madre, tenerlo fuori dalla guerra che sarebbe arrivata a breve. Deglutì: se le cose stavano così, nessuno si sarebbe potuto dichiarare neutrale.

-Oggi ti riempiranno di nozioni sulla Notte delle Stelle Cadenti, sulla caduta di Edmund, il Re Oscuro e sull'unico sopravvissuto. Una marea di cazzate. E' il nemico e va eliminato - 

Nessuno tra i presenti provò a contraddirlo. Erano tutti d'accordo, anche se Alex abbassò lo sguardo.

Henry ghignò - Prendi questo discorso come una lezione preparatoria - 


Angolo Autrice

Scusate l'enorme pausa, ma ho lasciato spazio a The Alpha's War. Ho fatto un piccolo scambio, aggiornando City of Demons e The Rise of Darkness, ma non temete, è in arrivo anche The Alpha's War. Tornando a noi: che ne pensate?

Com'è Henry, il figlio dell'uomo più influente del regno? 

Dom comincia a capire come funziona realmente nella sua scuola mentre la guerra comincia a mettere le fondamenta.

La domanda rimane: Chi è l'erede?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 31, 2016 ⏰

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