Apro la porta e a un banco trovo seduto un ragazzino di seconda,accasciato.
Nella mia mente c'è solo questa frase:
Ok,solo un ragazzino. Sarà una punizione leggera.
Ma ciò non fu così...
Mi sedetti al primo banco,speravo che non dovesse venire nessuno ma un ragazzo alto e biondo ,simile a quel tipo dell'altra volta,entrò in classe.
Ma aspetta,è lui!
Ok ,stai calma Emily c'è la puoi fare.
Entra si siede dietro di me.Ore 15:30
Inizio punizioneHo le mani sudate,sono diritta sulla mia sedia.
Respiro a malapena.
Ma aspetta. Perché avrei paura di lui, se non mi piace?
Mi sento come se un piede mi stia muovendo lentamente verso dietro.
-Hey,ragazza di 3, lo sai che sei bella?
Mi giro lentamente,lo analizzo da cima a fondo: stessa capigliatura, stessi vestiti e stesso giubbotto in pelle.
-Sì..-
-Ah ma sei quella dell'altra volta che mi ha mandato male. Stai bene?Ti trovo in forma,sai?
-Ma cosa vuoi da me! Ti ho detto di lasciarmi in pace!
Finalmente arriva il prof. Cremòn di religione,che ci annuncia di poter tornare a casa.
Esco dall'aula e percorro il corridoio interno e poi quello esterno. Arrivo al parcheggio aspetto mia madre. Mi guardo intorno vedo arrivare Back.
Mi passa da dietro e mi da uno schiaffo al mio sedere.
Che nervi!
Rimane a fissare il vuoto per qualche minuto fin quando sala in sella alla moto e viene verso me dicendomi:
-Hai bisogno di un passaggio?-
-No, grazie-
Col suo motore arriva all'uscita del cancello,quando mia madre mi invia un messaggio con scritto di non poter venire a prendere,di conseguenza dovevo ritornare col bus.
Rifletto su quali possibilità avevo di ritornare prima a casa:
-Col bus arriverrei verso le 19:00;
-Con Back sarei arrivata alle 17:30.
Dopo averci riflettuto per un po,decido di andare a piedi.
Passo davanti a Back che si infilava il casco,ci guardiamo a vicenda,ma io continuo per la mia strada.
-Hey ragazzina,vuoi un passaggio?-
Continuo a camminare facendo finita di niente.
- Ok,ho capito. Ci vediamo domani a scuola ragazzina -
Dopo qualche chilometro mi fermo e grido:
-Ok va bene,accetto il tuo passaggio-
Fa retromarcia,mi da il casco,salgo in sella e mi sussurra:
-Tieniti forte-
E sfrecciamo a 50 kilometri.
Mi afferro a lui.
Provo qualcosa.
Una strana sensazione.Ore 17:35
Arrivati sul vialetto di casa mia.-E così questa è casa tua? Carina-
-Senti grazie per il passaggio-
Lui scende e come un principe mi aiuta a scendere.
Mi afferra.
Mi stringe i fianchi.
Sento il suo respiro vicino alla mia bocca.
Sono pietrificata.
Mi bacia.
Sento la sua lingua toccare la mia.
Le mie labbra e la lingua vanno a ritmo con la sua.
Mi domando nella mia testa:
Che strana sensazione.
Ma perché non mi fermo?
Ma che sto facendo?!
Dopo un po le sue labbra incominciano a scendere sul mio collo,incomincia a stringere il mio sedere.
Mi sbatte vicino alla colonna che regge la capannina del vialetto e poco dopo c'è casa mia,mi alza la coscia fino all'altezza del suo bacino.
Era come avere rapporti sessuali con uno che conosci da due giorni.
Mi stacco,prendo le mia cose ,lo saluto e corro dritta in camera mia.
Sospetto che mia madre abbia visto qualcosa,ma che importa .
Il problema è che Back,quel tipo li gli interessano solo tette e culi.Ore 20:00
Cena.Ore 21:00
Parlo con Erika e gli dico tutto quello che è successo.
Rimane alibita.Ore 23:00
Ho finito di parlare con Erika,ma nel frattempo ripenso a ciò che è successo.
Erika mi ha detto che domani verrà un nuovo ragazzo a scuola.
Speriamo che non sia come Back.
Ero in procinto di dormire,quando mi squilla il telefono.
Lo sblocco.
Nuovo messaggio da...
STAI LEGGENDO
L'impossibile Diventerà Possibile
RomansaUna STORIA molto complicata. Back. O Michael.