«Papà ti prego! Ti scongiuro!»
La ragazza si voleva tingere i capelli tutti di blu,ma per fare questo avrebbe dovuto chiedere il permesso al padre
Bhe, lei lo fece«No,non si discute» rispose il papà finendo il piatto di pasta
Erano tutti e tre seduti intorno al tavolo della cucina
«Papà ho sedici anni!» la ragazza usò questa "scusa"
«America, ieri è stato il tuo compleanno» rispose Michael guadagnandosi una risatina da Amanda
«Mamma invece di ridere aiutami a convincerlo!» la sedicenne stava cercando di mettere dalla sua parte la madre
«Non voglio sentire nessuna lamentela. L'hai chiesto a tuo padre e ti ha risposto lui.» sprigionò la madre
«Okay...» disse rivolgendo uno sguardo ad Amanda e poi subito a Michael
«Papà...»
«Mh?» la guardò
«Tu ti sei tinto i capelli alla mia stessa età... QUINDI PERCHÉ NON LO VUOI FAR FARE PURE A ME?!»
«Perché sei mia figlia. E ora basta parlare, andiamo a giocare con la Playstation» la incoraggiò Mike.
Sulla bocca della ragazza apparve un sorrisino e si alzò dal tavolo contemporaneamente col padre, per dirigersi poi verso la porta che divideva: cucina e sala«Signorini? Credete veramente che debba mettere apposto da sola la cucina?» li guardò Amanda con aria superiore,uno sguardo minaccioso e un sorriso provocatorio
«Ai suoi ordini» dissero in coro padre e figlia mettendosi subito a lavoro, quando a tutti e tre,scappo una risata fragorosa«VAI PORCA PUTTANA!» esclamò America premendo i tasti del controller della PSX
«STRONZA! NON TOCCARMI CON QUEL FUCILE!» urló Mike
«Mike sei senza armi... Bye bye» disse lei premendo un tasto
Lui appoggiò il controller sul mobile che reggeva la TV dopo essere stato sconfitto da sua figlia alla play
«...E comunque puoi anche chiamami papà eh, non sono mica un tuo amico»
«Okay Michael,ci penserò» gli rispose lei ridendoA Michael dava fastidio quando sua figlia lo chiamava per nome; perché era come se lo dicesse con aria più professionale... Insomma la cosa è abbastanza strana...
Forse non gli piaceva solo che sua figlia stesse crescendoNel frattempo Amanda era a preparare la valigia
Il giorno dopo sarebbe dovuta partire per Londra; la causa era che doveva girare un nuovo film: Fathers And Daughters
Quindi America e Michael sarebbero dovuti restare a casa da soli per quattro mesi
Giusto i mesi in cui lui e la band con cui lavorava si erano presi una pausaLa bionda andò in sala dove c'erano quei due sfaticati
Li trovò sul divano che si stavano coccolando, le si addolcì lo sguardo
«Faticoso giocare alla Play, vero?» ridacchio
Loro le fecero il 'vaffanculo' con le dita e sorridendole
«Pf... Antipatici» sbuffòAd un tratto suonò il campanello
America a tutta velocità andò ad aprire e si ritrovò davanti Luke e Danielle
«Ciao Ame!» esclamò il biondo
«Ehy bella» disse Dani.
Si abbracciarono calorosamente e li fece entrare
Luke si buttò sopra Michael che era rimasto sul divano
«Gran coglione! Levati che pesi!» rise MikeStavano venendo tutti per salutare Amanda. Ma America aspettava soprattutto una persona... Il nome di quella persona inizia con la A e finisce per SHTON
«Ma certo Luke! Non salutarmi!» scherzò Amanda slacciando l'abbraccio che si erano date lei e DanielleIl campanello risuonò, dietro la porta però c'erano Calum e Jenette.
Si salutarono nuovamente tutti-Bene, ora l'unico che deve arrivare è Ashton- pensò America.
Alla ragazza è cominciato a piacergli Ashton dai suoi quattordici anni, no che non abbiano un rapporto meno affettuoso degli altri eh. Io farei quasi una faccina pervertita
La sedicenne che era rimasta ferma a fissare la porta, si sentì cingere i fianchi.
«Bhu» disse Calum mettendo il mento sulla sua spalla
«Se stai aspettando Ash,sappi che potrebbe non venire perché è ad una festa» spiegò il neozelandese a bassa voce
«Tanto non sto aspettando nessuno» disse lei, ma lo disse un po troppo a voce alta che la senti anche Michael,tanto da distrarsi a giocare alla play con Luke
«Chi staresti aspettando tu?» chiese il ragazzo con i capelli blu
«L'ho detto papà... NESSUNO»
Il padre la guardò un attimo male e poi si rimise a giocareAmanda le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò: «È soltanto geloso,lascialo perdere» ridacchio poi
Lei annuì
Dopo poco le vibrò il cellulare, lo prese e sul display c'era una notifica di Whatsapp da parte di una sua amica che abitava vicino a leiGrey💕: Esci un po'? Anche se sono le 22:40? Restiamo sotto casa mia.
Se ti va c:
[Letto alle 22.41]America: Okay. Arrivo xx
[inviato alle 22:41]America corse in camera sua per mettersi il giubbetto poi riandò in sala
«Io esco!» avviso gli altri
«Tu cosa?» chiese Mike fissandola
«E s c o.» disse chiaro e tondo
«E dove pensi di andare?» chiese capelli blu
«Da Grey»
«È tardi,sono quasi le undici di sera e disturbi»
«infatti stiamo sotto casa sua» disse lei facendo una smorfia
«Infatti non vai da nessuna parte» rispose luiAmanda fissava la scena.
Non diceva niente,perché quando litigano Michael e America nessuno l'ascolta«Ehy, noi ce ne andiamo» disse Jenette premendo con l'indice sulla spalla di Amy
«Oh, sì certo. Allora ci si vede...» fece un gran respiro «tra quattro mesi...» disse abbracciandola, la tappa bionda ricambiò l'abbraccio stringendola forte
Dopo Jen e Cal se ne andarono
«Hey Amy, anche noi seguiamo Calum. Luke comincia ad avere sonno. Pregio di un neonato» disse Dani ridacchiando e abbracciandola
Si strinsero forte e poi si lasciarono.
Luke la salutò con un cenno di mano
Sembrava fosse diventato cieco per gli occhi quasi blindati«Ti ho detto che rimani qui! E non si discute!» urló Mike nel frattempo che Danielle fece sbattere la porta alle sue spalle
«E io ti ho detto che ci vado!» gli urlo dietro America mettendo la mano sulla maniglia
Amanda scuoteva la testa in segno di arresa
«Signorina! Prova ad abbassare quella maniglia e non esci per una settimana!»
Lei l'abbassò e all'esterno della casa trovo Ashton con uno di suoi soliti sorrisi smaglianti a trentadue denti anche se alla fine ne sembrano 48 e tutti bianchi...
Okay plachiamo gli ormoni
«Oh. Ciao Ash!» lo salutò la mora facendo un sorriso timido
«America Clifford vieni qui!» urló il padre
«Entra» sussurrò al riccio
«PERCHÉ NON MI MANDI DA GREY. SPIEGAMELO» urló
Ash entrò nel momento fatidico in cui Michael urló con tutte le sue forze
«TI HO DETTO DI RIMANERE QUI E CI RIMANI. SONO PIÙ GRANDE DI TE E SONO TUO PADRE. DA GREY NON CI VAI! PUNTO E VAFFANCULO»
Il riccio rimase a bocca aperta. Guardi prima Michael male,poi la piccola America che stava correndo in camera sua e alla fine Amanda che sembrava fosse un passero impaurito.
La bionda si avvicinò a Gordon «Voleva andare da una sua amica! Mi spieghi qual'è il problema Michael?!» sussurrò
«Il problema è che se andava da Grey poteva fumare! O chissà quale altra cazzata!» bisbigliò lui
«Michael! America ha SEDICI anni. Ormai non è più una bambina! Non lo è più dai suoi tredici anni!Sa quello che fa! E se fa le cazzate se ne prende responsabilità. Insomma non puoi mica rinchiuderla dentro casa per sempre! Non puoi tenerla ancora tra le tue braccia! È cresciuta. E ora come io ho affrontato questa cosa la affronti anche tu» se ne andò in camera sbattendo la portaCi fu uno sguardo perso tra Clifford e Irwin.
«Io posso andare di sopra da...» provò Ashton
«No! Sei più grande di lei!» sputo Michael
A America e lui non glie ne era mai importato della loro età. Stavano bene tra di loro punto.
Il riccio guardò male capelli blu,per poi aprire la porta ed uscireLa ragazza dai capelli lunghi e neri era distesa sul letto con le lacrime agli occhi.
Non sopportava quando suo padre si comportava così.
Le trillò il cellulare; lo prese e vide che era GreyGrey💕: Ehy. Che fai ti decidi a venire o no? Sai com'è non fa così poi tanto caldo
America: Non vengo più Grey, mi spiace. Ma mio padre rompe le palle. Buonanotte c:
Dopo una ventina di minuti America senti dei tocchetti provenienti dalla sua finestra...
Eccoci con il primo capitolo💕
Spero che vi sia piaciuto
Per ora mi firmo solo come:
-Aby🌹
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I'm America Clifford
RandomE se non fosse come le normali storie? Michael ha ventuno anni e sua figlia America ne ha compiuti sedici da poco;tra loro scorrono solo sei anni di differenza. Bene... Noi non badiamo a questo fatto,non facciamoci domande sul loro passato (anche...