Questi dodici versi (scritti nel maggio-giugno 1872), che gli editori solitamente includono nelle Poesie, sono presenti solo nella Stagione all'inferno. Non se ne sa niente. È probabile che abbiano fatto parte di una versione più completa, ora scomparsa, di Fame. È discutibile la scelta di considerarli un testo poetico autonomo.
Il lupo urlava sotto le foglie
Sputando le belle piume
Del suo pasto di pollame:
Come lui io mi consumo.
L'insalata, la frutta
Aspettano solo d'esser colte;
Ma il ragno della siepe
Non mangia che violette.
Che io dorma! che io bolla
Sugli altari di Salomone.
Il brodo scorre sulla ruggine,
E si mischia col Cedron.
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Poesie di Arthur Rimbaud
ClassicsRaccolta delle venti poesie che mi hanno più colpito di Arthur Rimbaud, poeta maledetto.