Marry me... Again?

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"Aspetta piccolo, ti aiuto a mettere la felpa"

Ancora una volta Los Angeles regalava ai suoi cittadini e alle migliaia di turisti che popolavano le sue vie una splendida giornata autunnale.

Harry, dopo essere uscito per andare a fare jogging e aver lasciato i suoi bambini a casa con Anne, era pronto a lasciare con suo marito l'ospedale, ancora una volta.

"Haz ma fa caldo, e stai tranquillo, riesco a vestirmi da solo"

Il riccio amava aiutare suo marito, e spesso non capiva che Niall volesse godere di qualche autonomia, dato che tante attività semplici come il camminare gli erano negate. Lasciò quindi che il biondo si sistemasse per poi prenderlo da sotto al sedere e posizionarlo sulla sedia a rotelle, insieme allo zaino che conteneva tutte le cose che era stato necessario portare da casa e quelle che sarebbero servite nei giorno successivi al fine di non far tornare Niall in ospedale quotidianamente. Alla fine il piccolo bagaglio era pieno di disegni dei suoi figli e di piccoli regalini che gli portava Harry, soprattutto quando egli era incosciente, ma forse proprio queste erano le medicine più efficaci per Niall.

"Pronto per tornare a casa?"

Niall annuì solamente, forse già leggermente allarmato per la moltitudine di paparazzi che avrebbero ripreso la sua dimissione, ma per quel giorno non ce ne fu, dato che Harry aveva pregato di poter posteggiare l'auto nei parcheggi riservati ai dipendenti. Il biondo fu felice di quella piccola attenzione offertagli dal marito, e si godette in tutta tranquillità il viaggio verso casa.

Il tragitto non era lungo, e Niall ne approfittò per ammirare la bellezza spiazzante di suo marito. Quest'ultimo aveva gli occhi incollati sulla strada, la mascella leggermente tesa, e le braccia erano lasciate scoperte da una tshirt a maniche corte che tagliava nettamente il bicipite tonico di Harry. I lunghi capelli erano tenuti indietro da un cerchietto che si confondeva con i dolci boccoli dal profumo pari all'ambrosia.

Ad un tratto Harry, sentendosi osservato si girò nella direzione di Niall, il quale, nonostante fosse sposato con quell'uomo, ogni volta arrossiva come una ragazzina che assiste ad una partita di calcio della sua cotta. Gli occhi azzurri di Niall si volsero verso il suo grembo, e Harry tirò nuovamente su la faccia del biondo ponendo due dita sotto al suo mento, per poi baciare castamente il suo innamorato. Quel momento celestiale non era però ben visto dal veicolo che si trovava dietro a quello dei due, che furono obbligati a staccarsi dalle labbra dell'altro con un risolino, dopo innumerevoli richiami da parte del conducente irritato.

La dimora dei due si faceva più vicina, e finalmente si percepì il rumore della ghiaia calpestata dagli pneumatici del range rover nero, che si affiancò al portoncino della casa.

Niall venne fatto entrare e mentre Harry portava in casa i suoi effetti, Kate e Luke riempirono di abbracci, palloncini e bigliettini il loro papà convalescente.

"Papy ora peló devi vedere coa abbiamo fatto io e Katie uandp tu non cei"

Harry tirò così su Niall e insieme fecero le scale per poi essere colpiti da una camera ritinteggiata completamente.

I muri erano panna, mentre il soffitto era azzurro con tante nuvolette soffici, mentre sopra la testiera del letto i due piccoli avevano dato il loro meglio: un disegno fatto con le tempere della loro famiglia, il tutto racchiuso all'interno di un cuore un po' asimmetrico.

Secret Letters ||Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora