Mancavano solo 10 secondi alla fine della partita, avevo la palla in mano, non potevo sbagliare, se facevo canestro avremmo vinto, ce l'avremo fatta.
Iniziai a correre, passai la palla a Backy lei corse verso il canestro e io feci lo stesso, 7 secondi, arrivai sotto al canestro, Backy passó la palla a Steph, lei palleggió e mi passò la palla, 4 secondi, avevo un ragazzo alto circa due metri, palleggiai a destra e dopo andai a sinistra arrivando davanti al canestro 2 secondi, lanciai la palla, colpì il ferro del canestro, fece un giro su di esso è dopo entro, dopo essere entrato nel canestro il fischietto suono è tutta la squadra iniziò ad esultare e sugli spalti tutti iniziarono a urlare e così io mi svegliai da quel sogno, con la sveglia che continuava a suonare e gli uccellini che cinguettavano fuori dalla finestra, sbuffando e sbadigliando spensi la sveglia e mi sedetti sul letto.
Fuori dalla finestra c'era un sole che mi stava accecando, così decisi finalmente di alzarmi dal letto, apri la porta della terrazza della mia nuova camera e uscì a prendere un po' di aria fresca.
Nonostante non amassi l'idea di essermi trasferita, avevo intenzione di costruirmi una nuova vita, qui, a Miami.
Il ragazzo che portava i giornali con la bici stava appena passando, lo vidi lanciare i pezzi di carta in tutte le case del vicinato.
Rientrai in camera mia e scavalcando tutti gli scatoloni che avevo in camera mia uscii dalla stanza e andai di sotto, salutai mia sorella con un caloroso abbraccio e diedi un bacio sulla guancia ai miei genitori.
Eravamo una famiglia molto unita, era uno dei pochi luoghi dove mi sentivo al sicuro.
Come ho già detto prima non mi dispiace ricominciare una nuova vita qui, abitiamo in una casa fantastica, affacciata sulla spiaggia e il mare.
Mi sedetti a tavola per fare colazione, un piatto di frutta, latte e delle fette biscottate con il burro.
Parlai con i miei genitori e mia sorella
"Oggi vi portò a scuola io ma da domani dovrete arrangiarvi da sole" disse mio padre strizzando le guance di mia sorella.
Rispondemmo entrambe con un sorriso.
Mia madre ci guardava con un sorriso, era contenta di vederci così, emozionate di ricominciare una nuova vita qui.
Mi alzai da tavola e andai in camera mia a prepararmi per andare a scuola, mi vesti in modo molto semplice, leggins neri, maglietta bianca con una tasca sul seno destro e le mie vans nere.
Mi feci una coda e mi truccai, e visto che era presto per andare a scuola adesso e mia sorella non era ancora pronta decisi di andare di sotto a guardare un po di TV.
Chi sono io? Mi chiamo Broklyn Rose, si ho un nome da maschio ma sono femmina ma questa è una storia complessa che vi spiegherò più tardi.
Amo il basket, pratico questo sport da quando ho 5 anni e ho sempre amato Michael Jordan, uno dei miei idoli.
Amo anche la musica, nessuno puó togliermi il piacere di ascoltare la musica, ascolto ogni tipo, dal rock al pop.
Sono un maschiaccio lo so, ma sono stata cresciuta così, in una scuola dove c'erano poche femmine, dove si giocava solo a basket.
Ho un bellissimo ricordo della mia infanzia, è stato forse il periodo più bello della mia vita, ho fatto tantissime cose che se stessi qui a raccontarle tutte non finirei più.Senti mia sorella scendere le scale e urlare "sono pronta", così mi alzai dal letto, presi lo zaino e salutai mia mamma prima di uscire di casa.
Mio padre ci stava aspettando fuori con la macchina, salimmo e arrivammo davanti all'edificio, scesi dalla macchina, salutai mia sorella e mio padre ed entrai a scuola.
Ero davvero in ansia, il primo giorno di scuola, in un nuovo paese, dove non conosco nessuno,mi sale l'ansia.Cerco la segreteria e finalmente la trovo, una signora mi diede l'elenco delle lezioni e l'elenco dei libri che avrei preso questo pomeriggio.
"Allie scusa puoi portare questa ragazza in classe? È nuova" sorrise a una ragazza dai capelli rossi che stava parlando con un'altra segretaria.
"Un sì certo arrivo subito" prese un foglio e venne verso la mia parte
La segretaria mi passò un foglio con la combinazione dell'armadietto e il numero.
"Piacere mi chiamo Allie Benson" mi pose la mano e sorride. Aveva gli occhi azzurri proprio come i miei, ma la cosa particolare è che lei avevo i capelli rossicci ed era a dir poco bellissima
"Broklyn Rose" le strinsi la mano e ricambiai il sorriso
"Sbaglio o Broklyn è un nome da maschio?" Iniziammo a camminare, uscimmo dalla segreteria e camminammo tra gli studenti
"Si ma puoi chiamarmi Brok che forse è meglio" dissi ridendo
"C'è qualcosa su questa scuola che dovrei sapere?"
"È la tipica scuola americana, ci sono i bulli, le troie, i sportivi e i puttanieri"
"Ah" dissi mentre passammo davanti all'enorme bacheca, notai subito che c'erano in programma delle selezioni di basket, mi fermai di colpo
"Che c'è?" Disse Allie guardandomi con una sorpresa
Andai davanti e lessi meglio il foglio
"Giovedì 14 marzo selezioni di basket per la nuova squadra della scuola" lessi ad alta voce
Mi voltai verso Allie a cui stavo dando le spalle
"Voglio partecipare" dissi
"Wow è la prima volta che una ragazza vuole partecipare" disse lei sorpresa
"Dai andiamo non vorrai fare tardi alla tua prima lezione" mi prese il polso e ci incamminammo verso una classe
"Prima lezione, matematica con la Fet" disse arrivando davanti ad una classe
Tutti gli alunni iniziarono ad entrare ed io feci lo stesso
Allie andó alla sua lezione, mi sedetti all'ultimo banco in fondo alla classe, nessuno di sedette vicino a me, così inizió la lezione e io ero da sola, la professoressa inizió a parlare
"Bene ragazzi oggi abbiamo una nuova alunna con noi, e starà con noi fino a fine anno, Broklyn Rose giusto?" Si riferì a me con un sorriso
"Si sono io" dissi
Tutti si girarono verso di me e mi sorrisero, erano tutti così gentili, notai solo ora che mancavano altri posti ma non feci molto caso
"Spero tu sia felice di passare qui con noi i prossimi tre anni di liceo"
Disse, era molto gentile davvero
"Grazie mille per l'accoglienza"
Sorrisi a tutti, ricambiarono e si girarono a seguire la lezione
Passó un po di tempo e tra persone che chiedevano che giorno è oggi, le varie note e schiamazzi vari, passó mezz'ora.
Alle 8.30 entró un ragazzo e una ragazza mano nella mano.
"Ferro e White" disse la professoressa finendo di scriver dalla lavagna
Alza lo sguardo dal quaderno e guardai i due
Lei bionda, occhi marroni e vestiti molto scollati, lui, capelli biondi e occhi verde smeraldo. A dir poco wow.
"Prof ci scusi" disse la ragazza con una voce un pochino acuta
"Abbiamo perso l'autobus" disse il ragazzo sorridendo
"Okay ma solo per oggi White, Ferro è il suo secondo ritardo al terzo chiameró i genitori, e siediti vicino alla nuova ragazza"
Rabbrividii a quelle parole
Lui si sedette vicino a me e io continuai a prendere appunti
"E così tu saresti quella nuova eh?"
"Si"
pensavo mi disse "Hey ciao piacere" e cose del genere, invece continuava a guardare la lavagna come se fosse un punto fisso.Non saremmo andati d'accordo, me lo sentivo.
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Hands
Random"Abbiamo cercato a lungo persone lontane, non ci siamo resi conto che ció che cercavamo era davanti a noi"