capitolo 1

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"Come non vieni? Avevo già preparato la cena! … È già la seconda volta che disdici all'ultimo! E ora mi tocca mangiare da sola!... E non mi dire che sono nervosa solo per il matrimonio! Sei tu che non ci sei mai, e tocca tutto a me!... Vorrei solo vederti di più, abbracciarti… e invece ogni volta c'è una riunione all'ultimo momento … e così eccomi di nuovo a cenare da sola!... Non vedo l'ora che ci sposiamo così finirà questo rincorrerci e magari passiamo più tempo insieme!... Mi manchi da morire... lo so il lavoro …va bè non ti preoccupare, ci sentiamo domani …ti amo … ciao".

Elena sconsolata si lasciò cadere sul divano con una vaschetta di gelato al cioccolato.

Non vedeva Stefano ormai da una settimana e tra pochi mesi si sarebbero sposati. I preparativi la sfinivano, ogni giorno c'erano commissioni da fare e doveva correre da una parte all'altra della città; le dava fastidio soprattutto che Stefano si eclissasse ogni volta che dovevano andare da qualche parte. Sembrava quasi che non gli importasse nulla, lasciava scegliere tutto a lei, le bomboniere, i fiori, il menù. Alla sera per di più, quando lo chiamava, era sempre indaffarato, distratto, si dimenticava perfino gli appuntamenti del corso prematrimoniale.
Per questo Elena spesso era irascibile, si arrabbiava con tutti o scoppiava a piangere per un nonnulla.  
Quella sera non aveva neanche voglia di sprecare lacrime, ma aveva una rabbia tale che se fosse stato lì lo avrebbe preso a schiaffi. Per tranquillizzarsi decise di chiamare Sofia, la sua migliore amica, aveva bisogno di qualche parola di conforto.
"Non ne posso più! Anche stasera Stefano non torna a casa, questa settimana sono dovuta andare io dal decoratore, come al solito lui non c'è mai …".
 "Calmati, si sarà dimenticato … Gli uomini lo sai sono distratti, soprattutto se si tratta di matrimonio"
"Sto facendo tutto io, lui è sempre al lavoro, sembra che lo faccia apposta…"
 "Guarda che per permettersi un matrimonio come lo desideri tu, con il viaggio di nozze in Polinesia, l'affitto del Castello ottocentesco, Stefano deve lavorare molto! E poi sai come è fatto suo padre… non gli permette di uscire dall'ufficio prima delle nove di sera!"
"Ma io vorrei solo che lui rinunciasse a qualche convegno, per stare con me!"
 "Pensi solo a te stessa, lo sai che Stefano deve fare carriera, quindi se suo padre gli propone qualche trasferta deve sempre accettare."
Ma Elena aveva bisogno del suo fidanzato perché le mancava la complicità che li aveva uniti da sempre.

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