capitolo 3

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La domenica invece, piuttosto che rimanere a guardare la tv e mangiare cibi precotti, preferiva andare a pranzo dai suoi genitori in campagna, per respirare un po' d'aria pulita e scappare dallo smog della città.

Ogni volta però sua madre ne approfittava per criticarla:

"Non capisco perché hai aspettato tanto per deciderti a sposare Stefano, ormai hai 32 anni, molte tue coetanee hanno già dei figli, guarda tua cugina Sonia, ne ha 27 e aspetta il terzo bambino. Tu invece ..."

"Mamma non ricominciare! Lo sai che abbiamo aspettato tutto questo tempo solo perchè Stefano doveva sistemarsi con il lavoro"

"Appunto, visto che deve fare carriera dovresti stargli accanto invece di assillarlo. È in gamba, sicuramente diventerà qualcuno. Ma ogni grande uomo accanto ha bisogno di una brava moglie, tu invece non sei in grado di fargli un uovo fritto!"

"Non ti preoccupare, imparerò a cucinare, ad accudire la casa. Farò anche tanti bambini così sarete contenti!"

I suoi genitori adoravano Stefano perché sapevano che per la figlia era un ottimo partito, non vedevano l'ora che la figlia entrasse a far parte di quel mondo, perché di riflesso avrebbero vissuto anche loro in modo agiato.

Ad Elena però queste cose non interessavano le mancava solo il suo fidanzato, le domeniche senza di lui diventavano interminabili. Non vedeva l'ora di sposarsi per non sentire più quella solitudine nel cuore.

Anche quella sera però rimase a casa da sola a guardare un film e mangiare schifezze. Si sentiva insoddisfatta della propria vita: il suo lavoro non le piaceva, ma non poteva lasciarlo perché voleva essere indipendente, odiava quella città con troppo traffico e smog, ma a Stefano piaceva vivere in centro, le mancava il tempo libero per se stessa, ma doveva pensare ad organizzare il matrimonio.

Così per tirarsi su di morale iniziò a fantasticare ad occhi aperti, si immaginava nel giorno del sì, con il suo lungo abito bianco e il bouquet di rose e orchidee, sarebbe stata una festa meravigliosa.

E così persa in mille pensieri e si addormentò con la televisione accesa e il barattolo del gelato vuoto.

Quella notte fece un sogno strano: era su una spiaggia deserta vestita di bianco, in lontananza c'era Stefano, era girato di spalle, capì subito che si stava allontanando da lei e che la stava abbandonando lì da sola Presa dal panico cercò di raggiungerlo, ma era bloccata, le gambe non si muovevano, tentò allora di urlare, ma dalla bocca non uscì alcun suono finchè dal mare si alzò un'onda altissima che la travolse. Non oppose resistenza e fu trascinata a largo con violenza, era disperata, tentò di nuotare, ma non aveva la forza di ritornare a riva eppure la spiaggia sembrava così vicina. Nessuno la poteva aiutare. Era sola in balia del mare, completamente sommersa dall'acqua, non riusciva a riemergere. Quando all'improvviso sentì un rumore squarciare l'aria, forse un tuono. No, era la sveglia del cellulare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2016 ⏰

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