Who is gonna die today?

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Clarke corse per il corridoio mentre dall'altra parte del suddetto corridoio vedeva il professore avvicinarsi all'aula.

Entrò in classe lasciando la porta socchiusa proprio mentre il prof si girava verso la classe. Prese posto al primo banco vuoto non troppo vicino alla cattedra e vi appoggiò sopra i libri, rumorosamente.

Non era capitato che Clarke Griffin arrivasse in ritardo alla sua prima lezione di Fisica in un nuovo liceo. Eppure eccola lì, con il fiatone, una tazza di caffè espresso preso da Starbucks - causa del suo ritardo - stranamente non rovesciato per tutta la scuola in quella folle corsa verso la classe, i capelli spettinati e le guance rosse.

Per tutto questo doveva ringraziare la sua coinquilina, Raven, che l'aveva fatta andare alla maledettissima festa con i suoi amici fino a tardi e aveva avuto assolutamente bisogno di un caffè.

Appoggiò delicatamente il caffè sul banco e tirò fuori dalla borsa due lattine di Monster energy drink. Tolse il coperchio al bicchiere di caffè - che aveva adeguatamente fatto riempire a metà -, aprì la lattina di Monster, la prese in mano e sospirò.

- Morirò, me lo sento. - pensò maledicendo chiunque le capitasse a tiro e iniziando a versare la bevanda nel bicchiere.

La svuotò fino all'ultima goccia e decise di tenere l'altra per dopo, quando avrebbe iniziato a sentire i postumi della sbornia più pesanti di prima.

E come qualcuno le avesse letto nel pensiero sentì una voce, accanto a se.
- Qui qualcuno ha intenzione di suicidarsi.

Quando Clarke si voltò, occhi assottigliati e sguardo consapevole di ciò che stava facendo strinse le labbra.

- Se vuoi suicidarti questo non è il modo migliore per farlo, Principessa. - disse lanciando un'occhiata veloce al portachiavi a forma di corona che stava appeso alla sua borsa.

Clarke serrò ancora di più le labbra e strinse lo sguardo.

Quel ragazzo poteva essere anche incredibilmente attraente, ma Clarke aveva imparato in prima persona a non fidarsi le persone attraenti e spiritose.

Non gli rispose, ma sentì il fastidio che le procurò essere chiamata in quel modo. E tanto per provargli che non era tanto debole richiuse il bicchiere e iniziò a bere il miscuglio di energy drink e caffè senza prendere fiato, sotto lo sguardo sbalordito del ragazzo alla sua sinistra.

Il suddetto ragazzo scoppiò a ridere, dopo qualche secondo di silenzio.
- Coraggiosa la principessa. - mormorò sarcastico con un ghigno stampato in volto.

Clarke lo ignorò decidendo che, nonostante l'ansia, avrebbe finito il suo drink durante la mattinata. A patto che non ci fosse stato lui.
Il professore era entrato da un po' ma non aveva fatto minimamente caso ai due. Non aveva fatto nemmeno l'appello e Clarke ne fu un po' contenta, intenta a non voler vedere quel ragazzo fastidioso mai più.

Il ragazzo si girò di nuovo verso di lei, con quel sorrisetto fastidioso, e si era sporto per dirle qualcosa.

- E comunque, piacere di conoscerti, Principessa. Io sono...

- Bellamy Blake! - strillò all'improvviso il professore, facendo saltare Clarke sulla sedia.

Il suddetto ragazzo roteo gli occhi al cielo e senza levarsi quel sorriso strafottente dal volto.

- Bene, ora che sai il mio nome potrei sapere il tuo?

Clarke alzò gli occhi al cielo ma sapeva che non l'avrebbe lasciata in pace finché non lo avesse saputo.
Proprio quando aprì la bocca per dire qualcosa il professore strillò di nuovo.

- Clarke Griffin e Bellamy Blake! Disturbate già il primo giorno? Oggi pomeriggio vi voglio tutti e due in detenzione! - strillò, paonazzo in viso.
Clarke alzò le mani in aria e spalancò gli occhi mentre sentiva Bellamy fare una risata.

Clarke sapeva che lo avrebbe detestato più di qualsiasi altra cosa.



Note dell'autrice:
È ispirato ad un Prompt che ho trovato su internet.
Non mi è venuto benissimo ma era un bell Prompt.

La vedete la stellina là sotto? Cliccate la pure.

Another Unity || Bellarke AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora