Pizza Hut is my favourite

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Jasper lanciò in aria il controller imprecando a bassa voce.

- Non puoi vincere sempre te, Bellamy! - urlò, frustrato.

Bellamy rise sotto i baffi, osservando la scritta sullo schermo della tv.

- Se fai schifo a Call Of Duty non è colpa mia! - disse facendo spallucce.

Jasper mandò ancora diversi accidenti verso il ragazzo mentre si toglieva un calzino e glielo lanciava.

- Piuttosto, quando arriva la pizza? - chiese Monty, seduto sul divano a giocare a Clash of Clans sul cellulare. Con la schiena curva e le sopracciglia aggrottate sembrava molto preso dal gioco.

Bellamy fece di nuovo spallucce.

- Dovrebbe essere qui a momenti. - disse lui, togliendosi il calzino di Jasper dalla spalla.

Jasper aprì la bocca per dire qualcosa, quando il campanello suonò. Bellamy gli pigiò il calzino sulla faccia, ridendo per poi avviarsi verso la porta. Sentì Jasper urlare qualcosa come "non puoi giocare sempre a quel gioco scassanoci!" e poi qualcuno che correva mentre se ne andava ad aprire la porta.

Proprio mentre abbassava la maniglia della porta sentì qualcosa cadere con un suono sordo.

Aprì la porta cercando il portafogli nella tasca posteriore dei jeans e guardandosi l'orologio che portava al polso.

- Sei in ritardo di 17 minuti, amico. - disse subito prima di alzare lo sguardo.

- E per me invece sono 25 dollari e 50 centesimi, amico. - disse quella che in realtà era tutto fuorché un "amico".
Davanti a Bellamy c'era una ragazza che era decisamente bella. Una biondina irritata con le sopracciglia aggrottate, i capelli legati in una coda alta e la terribile uniforme del Pizza Hut - che stranamente Bellamy si ritrovò a pensare le stesse bene.

- Certo. - disse con un sorriso sbilenco e strafottente mentre apriva il portafogli.

- Sono arrivate le pizze? La mia ai funghi? - urlò Monty dal salotto.
Bellamy lo sentì camminare pesantemente verso l'entrata poi dei passi ancora più pesanti e veloci e infine un altro suono sordo ma più forte che ripercuoteva il pavimento. Quando voltò appena lo sguardo vide Monty lungo disteso sul pavimento con 70 kg massimi di sarcasmo e simpatia stesi su di lui. Ricevette una straziante supplica di aiuto da Monty e poi si voltò verso la ragazza.

La biondina, dal canto suo, se ne stava con la mano aperta col palmo rivolto verso l'alto e un cipiglio arrabbiato e impaziente.

- Sai che non sei il mio unico cliente, vero? - chiese lei sarcasticamente.

Bellamy, cercando di non malinterpretare quella domanda tirò fuori le banconote e gliene piazzò più di quante gliene servivano sulla mano aperta. La biondina gli consegnò alla svelta le pizze e si infilò i soldi in tasca. Quando stava per porgergli il resto lui mise una mano in avanti.

- Tieniti il resto, Principessa. Per la tua simpatia. - fece un sorriso sbruffone e porse le pizze a Jasper, che gli passò dietro prendendo le pizze al volo come un fulmine.

- Grazie. - sibilò lei. Prima di voltarsi parlò - E comunque ho un nome.

- E sarebbe?

Lei si indicò la targhetta con il nome "Clarke" stampato sopra e Bellamy le sorrise sarcastico.

- Bel nome, Principessa. - disse subito prima di iniziare a chiudere la porta.
Clarke sospirò profondamente, alzando gli occhi al cielo. Alzò una mano in un minimo segno educato e si avviò verso la sua macchina.

Another Unity || Bellarke AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora