Gli anziani del consiglio sono tutti intorno ad Amber, si sente accerchiata, sotto accusa. Lei se ne sta zitta e immobile, seduta in quella sedia scomoda e appoggiando le mani sulla superficie liscia del tavolo. Suo nonno le si avvicina.
- Perché sei entrata nelle segrete?
Amber sposta di poco il capo.
- Segrete? Sul serio? Ci sono entrata io poteva entraci chiunque
Amber parla annoiata, vorrebbe solo andare via di li, non le piace che la gente la fissi. Le ha sempre dato un senso di impotenza.
- E' protetta con una magia del sangue Amber, sangue dei Wilkinson
Amber alza le sopracciglia senza capire, poi sposta il capo di lato, inizia a martellare con il piede nel pavimento duro e freddo, ha ancora addosso solo il pigiama.
- Perché eri li?
Chiede Francine con un tono alterato.
- Francine!- La rimprovera il nonno, Amber titubante sospira, sperando che almeno loro possano darle delle risposte concrete.
- Sentite non lo so okay, so solo che dovevo andare li, che quella collana è mia
Tra le parole di sgomento e contrapposizione, Amber pensa di aver detto qualcosa di assolutamente pazzo. Sbuffa.
- Okay non lo toccata, scusate ma ho sonno è sinceramente qui mi sto annoiando a morte, Dio peggio della fila in discoteca
Gli sguardi straniti degli altri le fanno capire che non sanno nemmeno di cosa sta parlando.
- Siamo messi bene...- dice la ragazza alzando gli occhi al cielo.
- JOY
Il nonno usa un tono autoritario, Amber alza il volto, la ragazza si avvicina, sembra che obbedisca ai suoi ordini, da brava serva, pensa Amber. Sposta il capo di lato, non le piacciono queste cose, almeno sulla Terra, non in tutti i posti, ma almeno dove sta lei esiste il rispetto, reciproco. Suo padre le ha insegnato che siamo tutti uguali.
- Si nonno
- Porta qui la collana
La nipote corruccia la fronte confusa, poi istantaneamente si volta verso Amber, anche lei abbastanza confusa. Dopo un paio di minuti Joy arriva con la collana, all'apparenza è normalissima, certo oggettivamente sulla Terra farebbe chiedere alcune domante, ma Amber ha spesso di porsele, visto che nessuno si degna di darle delle risposte concrete. Suo nonno la prende tra le mani, la fissa per un istante prima di appoggiarla sulla superficie del tavolo.
- Eccola...prendila
- Cosa?- dicono all'unisono le due cugine. Amber per la sorpresa e Joy per lo shock, nessuno può tenere con se i simboli, sono trasmessi da generazione in generazione.
- Posso?
Amber cambia tono di voce, sente che deve prenderla, la vuole con se. Lui annuisce in modo deciso e la mora piano piano allunga la mano afferrandola. Non succede niente, è una normalissima collana, Amber sembra delusa, poi qualcosa le passa per la testa, sente che non è lei. Alza lo sguardo verso suo nonno.
- Mi prendi in giro?
- L'hai capito subito
Lui sorride soddisfatto, mentre la rabbia di Amber cresce sempre di più. Con un gesto della mano del nonno la collana sparisce dalle mani di Amber, al suo posto ne appare una identica. Amber la fissa, è come se ci fosse del calore al suo interno, calore vivo. Poi di nuovo le svanisce tra le mani, si alza dalla sedia imbestialita.
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Wilkinson Istitute
FantasyAmber guarda immobile di fronte a se, un edificio enorme, sembra una scuola, un università. Ma la cosa che la paralizza è il nome della scuola, scritto in alto, grande, sopra la porta: Wilkinson Istitute. Resta ferma, di fronte alla grande rampa di...