May Wasser

Capitolo 1

La luce azzurra era tornata nei miei sogni, quella notte, e alla mattina avevo, come sempre, annotato tutto sul mio diario. Erano tre giorni che, in un qualsiasi sogno, intravedevo quella luce azzurra che poi, senza segni evidenti, spariva.

La scuola iniziò come al solito e, come tutti i mercoledì, mi diressi di malavoglia verso lo spogliatoio femminile, che più che altro somigliava a un negozio di profumi pieno di vecchie zitelle che spiattellavano pettegolezzi assurdi a destra e a manca, perciò cercai di allontanarmi il più velocemente possibile. Quando entrai in spogliatoio, come al solito, Selia e Velma, le due gemelle, cominciarono a strillare come oche impazzite cose tipo: "Arriva miss spazzatura!"oppure: " Ecco la regina dei puzzoni!". Mi chiamavano così da quando, l'anno prima, mi avevano teso una trappola per colpa della quale ero caduta in un cassonetto dell'immondizia e, per diversi giorni, non ero riuscita a liberarmi dalla puzza. Distolta dai miei pensieri, mi accorsi che c'era un silenzio innaturale. Aprii gli occhi, e vidi quello che non avrei voluto vedere: la luce azzurra dei miei sogni era lì, davanti a me, e tutte le mie compagne di classe erano immobili, come pietrificate. Rivolsi di nuovo la mia attenzione alla luce e, decisa a scoprire cosa nascondeva, mi avvicinai e ne fui come risucchiata. Per un attimo vidi tutto azzurro, e quando la luce diminuì, mi ritrovai in una grossa stanza inondata da una luce azzurrina e intensa, ma allo stesso tempo distante. Mi guardai intorno, e migliaia di domande sorsero nella mia mente,che si chiedeva contemporaneamente da dove venisse la luce dato che non c'erano finestre e quanti bei libri ci potevano essere in quella enorme e magnifica libreria nella parete di fronte a me. La stanchezza presto si fece sentire, perciò decisi di sdraiarmi su quel magnifico letto a baldacchino addossato alla parete, e, non appena toccai il materasso, caddi in un sonno profondo.