3.

51 11 0
                                    

«Ah...» dico io mentre mi abbasso per aiutarlo a raccogliere la roba che gli ho fatto cadere. «Em...già.»dice imbarazzato.
«Comunque... Conosci una certa... Jessica?» mi chiede lui non sapendo di parlare proprio con la persona che cerca. «Piacere Jessica, ma... Chiamami Jess.» dico io con un gran sorriso.
«Beh... È stato facile trovarti.» dice lui sorridendo.
Strappandomi una altro sorriso.

A quel punto incontro i suoi occhi, sono di un intenso azzurro mare; i suoi occhi assomigliano così tanto al mare che mi sembra di vedere le increspature dell'acqua formate dal leggero vento che la solletica.
Poi faccio scendere gli occhi sui lineamenti: sono perfetti.
È bello. Forse troppo.
Poi capisco che l'ho sto fissando da troppi tempo e distolgo lo sguardo.

«Tu sai il mio nome, ma... Io non so il tuo.»gli faccio notare imbarazzante.
«Non ti sfugge niente.» dice scherzoso.
«Comunque piacere Josh.» dice alzandosi e porgendo mi la mano per aiutarmi. «Piacere. Benvenuto alla High School of San Francisco. Io sono Jessica Jhonson. Questo è il luogo aperto 9 mesi l'anno per torturare i ragazzi gratuitamente.» dico divertita, mentre sventolò le mani per indicare la scuola in generale; ma per lo più tento di farlo ridere.
Lui scoppia a ridere. Missione compiuta.
«Te la sei imparata a memoria?» chiede divertito.
«Si. Mia mamm... La prof di storia mi ha detto di scrivere qualcosa.» dico io.
«Okay. Quindi... Se ho capito le parole che hai cercato di non dire; tua mamma e la prof di storia?» chiede lui.
«Beh... Si.» dico.
«Però ora andiamo se no il presidente si incazza.»
«Non mi preoccupo di quello scemo del preside. Deve andare a fanculo.» dice.
«Fidati 'Mio Padre' è molto severo.» dico io sottolineando la parola "padre".
«Beh io son...COSA!? Sei la figlia del preside!?» chiede lui sconvolto.
«Si.»
«Scusa... Per... Prima.»dice pentito.
«Non ti preoccupare.»

Dopo non ha più ho detto una parola, ma sì è limitato ad annuire quando li mostravo le aule e il suo armadietto.

«Finito! Ora andiamo a lezione di matematica.» dico io.
«Oh... No! Matematica no!» dice sbuffando. Mentre busso scoppio a ridere, però smetto appena ho sentito:«Avanti.»
«Buon giorno prof.» dico prima di andare a cercare un posto libero.

Mi accorgo che ci sono 2 posti liberi vicini, uno dei 2 posti si trova accanto a Tony. Ovviamente mi vado ad accomodare lì. È girato a parlare con Antony.
Dopo essersi seduta, lui mi nota e si gira per far incrociare il nostro sguardo. Però non mi fa lo stesso effetto che mi ha fatto quello di Josh.
Poi il prof presenta Josh, interrompendo me e Tony, che ci giriamo: «Classe vi presento un nuovo alunno della nostra scuola. Josh... Wilson.»

Osservo Tony è letteralmente scioccato. Sembra che abbia appena visto un fantasma. Poi dice: «Josh!?» facendosi notare da lui.
E lui: «Tony!?»

Poi la campanella segna la fine della prima ora. Ma non la noto più di tanto sono troppo concentrata sui 2 ragazzi che si fissano. Finché non noto un movimento dalla parte di Tony.
Vuole fare a botte?!

Poi l'ho vedo avvicinarsi a me, mi prende la mano e mi strascina verso la porta. Ma prima di uscire, Tony si ferma davanti a Josh e dice puntandogli il dito contro: «Stai lontano da Jess!! Lei è la mia ragazza!! Quindi stai lontano da lei Wilson! Chiaro?!» l'ho dice con talmente tanta rabbia che ho paura che ci anneghi.
Josh rimane tranquillo, non si stupisce della rabbia di Tony.

Poi usciamo dalla porta e mi trascina via. Mentre mi chiedo: "Cosa cazzo succede!?"

Ecco il terzo capitolo. Spero sia piaciuto. Cercherò di postare ogni 2/3 giorni.
Spargete la voce... Votate il mio libro.
Grazie di tutto.
Un bacione Gio💋💕✨

Head vs. HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora