l' estrazione

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L' attesa è straziante. Sono agitata e ho paura. Tutti si guardano e si abbracciano perché sanno che diciassette di noi subiranno le ferite di una guerra che ci chiama troppo presto. Sono anni che non si verificano guerre.
L' anno scorso ho studiato l'ultima guerra che Atlas, il nostro paese, ha affrontato: fu devastante. Milioni di civili morti. Dopo la morte del re, sommosse popolari richiedevano la Repubblica. In mezzo al totale caos un uomo che tutti chiamano il Salvatore instaurò un regime nuovo e innovativo: lui era a capo di tutto lo stato, ma fu creato il governo che esiste tuttora . Il governo serviva per giudicare i traditori e per far sembrare più "democratico" il paese.
La maggior parte dei soldati che sopravvissero diventarono pazzi.
In fondo le guerre sono questo: pazzie. Combattere e uccidere ti cambia e ti segna la vita. Questo l'uomo no lo ha ancora compreso. Perché la storia di ripete.
Mentre ripenso a ciò che ho studiato l'anno scorso cerco di trovare Maya. Lei è la mia migliore amica e ho bisogno anche io di abbracciare qualcuno a cui tengo.
La trovo quasi subito. Corro subito verso di lei chiamandola per nome. Lei si gira quasi subito e spalanca le sue braccia verso di me, così deciso di tuffarmici.
Maya e io siamo amiche sin dall'infanzia: basta un solo sguardo per capire le emozioni dell'altra.
Una lacrima le riga il viso nel momento in cui si libera dall'abbraccio. Dal suo viso e capisce che è disperata.
- Hey, calma! Andrà tutto bene, fidati di me. Ci sono mille studenti e c'è una piccola possibilità di venir estratte.- le dico cercando di rasserenarla. Purtroppo neanch'io credo a quello che ho detto.
- magari è poco probabile che vengano estratti tutti e due i nomi, ma chi mi assicura che nessuna delle due casa in guerra?-
- questo non te lo so dire-
-perché ci fanno questo? Non è giusto!- disse Maya.
- io non vedo cosa giusta da anni. Scelgono noi perché sanno che i giovani sembrano più deboli, ma vogliono vivere. E poi se venisse estratto uno come James i ribelli sono tutti morti. Penso che nel mondo ci siamo tanti che come James sono inclini alla violenza-
Maya mi guarda e poi pronuncia solo due parole:- hai ragione-
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La discussione tra me e Maya viene interrotta dall' arrivo del Preside.
La sua entrata è accompagnata dalla musica solenne dell'inno di Atlas.
Tutti i miei compagni tacciono all'istante. Tutti temono "occhi di ghiaccio" e provano per lui grande rispetto. Riesco a sentire i miei battiti e quello di Maya. Alcuni cantano con voce sommessa.
Un verso dell' inno dice" per Atlas, per Atlas portiamo la vittoria, con onore e grande gloria..."
Ogni volta che lo ascolto rabbrividisco.
Terminato l'inno applaudiamo lentamente e il preside, dopo aver schiarito la voce dice: - di nuovo buongiorno! Ora estraiamo i nomi -
Il mio battito accelera rapidamente. Maya mi stringe forte la mano. Noto che dei ragazzi si tengono per mano e si abbracciano.
White inserisce lentamente la mano nella boccia.
- primo estratto Gerry Parson- dice
Eletto un sospiro di sollievo, ma si che Gerry è solo il primo.
Uno dopo l' altro nomina vari ragazzi. Dei tanti mi ricordo Mason Luise , Adriana (che ha un anno in meno rispetto a me), un Federico e Kate. Kate: ho sempre odiato quella ragazza. Quando eravamo piccole litigavano tutti i giorni. Gli altri mi entrano e mi escono dalle orecchie.
- e ora il diciassettesimo , ma non il meno importante........ e il fortunato è La signorina Laura Bennet-
È il mio nome! Sono IO.

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