due incontri particolari

53 3 1
                                    

Gli uomini di prima mi portano via dalla stanza. La mia paura si mischia al mio sangue rilasciando Una scarica di adrenalina molto potente. Dopo aver attraversato il corridoio e raggiunto l' ingresso della scuola, una donna alta con i capelli corvini e una ciocca rossa mi si avvicina sorridendomi. Sinceramente non so interpretare quel sorriso. Decido di ricambiare il sorriso.
- Ciao sono Sandra: il mio compito è quello di occuparmi di te e degli altri sedici. Come ti chiami? -dice la donna.
- Laura, sa quando partiamo?- chiedo
-  Beh, aspettiamo ancora gli altri e poi partiamo. Sei di fretta?- risponde lei ridendo.
- no-
Mi piace come persona. È diretta come me ed è anche molto simpatica.
Per fortuna il nostro discorso non va avanti, perché poco dopo arrivano gli altri. Normalmente io sono una ragazza di poche parole: infatti preferisco tenere i miei pensieri per me. Forse, pensandoci, è proprio per questo che non ho molti amici.
Seguiamo tutti Sandra che ci porta davanti alla scuola e indica uno strano veicolo: una specie di carro armato alto due/ tre metri. Tra tutti i tipi di vetture potevano sceglierne una più piccola e meno visibile!!
Un ragazzo mi aiuta a salire sopra. Appena entro non so dove sedermi. Vedo un ragazzo solo, così decidi di mettermi vicino a lui. Nel frattempo Sandra fa un veloce appello e inizia a parlare tutta eccitata del viaggio raccontando per filo e per segno della sua vita e di tutti i posti che ha visto in questi anni. La ascolto a tratti, perdendomi così nei miei pensieri. Chissà cosa staranno facendo mamma e Maya. Cosa farò quando sarò al centro? Dovrò sottostare ad un "Generale Smith" e rispondere sempre "sissignore", o saranno più cordiali. Sinceramente non lo so.
Il ragazzo che mi diede accanto mi guarda e mi dice: - Ciao. Sono Federico-
- Laura- rispondo stringendogli la mano.
Noto subito che lui è abbastanza carino: capelli castano chiaro, occhi scuri, quasi impenetrabili. Mi ricorda uno di quegli attori che c'erano sulle riviste quando esistevano le riviste di gossip. Purtroppo ha un livido intorno ad un suo occhi. Probabilmente avrà fatto a botte con qualcuno poco fa. Mi sembra molto socievole: spero che diventeremo amici.
- sei mai stata fuori città ?- mi chiede
- no, ma penso che ci sia sempre una prima volta.-
Lui ride. La sua risata è molto bella e altrettanto contagiosa. È meraviglioso che anche quando ci si trova in una brutta situazione esiste qualcuno o qualcosa che rallegra la giornata.
-c è  una cosa che non capisco: perché  nessuno ha parlato   di questo problema delle rivolte. Né giornalisti né altri.-
- non lo so-rispondo- ma penso che c è qualcosa sotto che non hanno detto, che nascondono.-
Federico mi guarda preoccupato e mi sussurra semplicemente due parole: lo scopriremo.
----------------------------------------------------
Mi addormento appoggiandomi a Federico . Non so per quanto tempo. Mi risveglio a causa dehli scossoni che mi dà Federico. Il cielo è rosa e vedo dal finestrino un paesaggio che non riconosco. Federico avvicina le sue labbra delicate al mio orecchio e mi dice-benvenuta nel centro della nostra autodistruzione.
-----------------------------------------------------
NOTA DELL'AUTRICE
   Hi guys. Mi dispiace di non aver più scritto ma tra versioni e verifiche non ho più avuto tempo. Spero che continuerete a seguirmi e ci ringrazio di aver letto la mia storia. Questa parte è corta ma la prossima (che pubblicherò a sorpresa) sarà di sicuro più lunga. Ancora grazie di leggere rebel world. Ricordatevi che bisogna lottare per inseguire le vostre ambizioni.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 27, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Rebel WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora