Addii

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Non riesco a sentire la terra sotto i miei piedi. Per un attimo, un attimo eterno, smetto di respirare. Il mio cuore batte all'impazzata. Fino a un momento fa ero calma e rassicuravo Maya, e ora il mondo mi cade addosso. Tra tutti il destino ha scelto proprio me! La fortuna non è decisamente dalla mia parte.
Cosa dirò a mamma? Probabilmente morirò. Non ho mai toccato un'arma in tutta la mia vita.
Mentre salgo guardo Maya. Sta piangendo come una fontana.
No, non mi arrenderò. Lotterò con tutte le mie forze per ritornare a casa sana e salva, costi quel che costi.
Senza neanche rendermene conto una lacrima scende lungo il mio viso e cade sul pavimento. Oltre alla mia, altre lacrime cadono a terra, come delle piccole gocce di pioggia nell'oceano.
Dopo questa piccola cerimonia gli stessi uomini di prima ci portano via con forza verso il corridoio. Il preside ci spiega brevemente quello che faremo:- il centro di addestramento dista un giorno da qui. Per questo avete solo un'ora per salutare familiari e amici. Questi uomini vi condurranno nelle aule. Dopo partirete subito per Il centro. Buona fortuna.-
Uno dopo l'altro veniamo accompagnati nelle aule. Io, per fortuna, sono la terza.
Apro la porta e guardo la stanza:la classe è piccola e i banchi sono tutti disposti in fila ordinate. Sono tutti vuoti: tutti tranne uno. Maya mi aspettava sicuramente già da un po'. La vado incontro e la abbraccio.
I suoi vestiti profumano di rose. Per qualche istante restiamo in silenzio.
Maya decide di parlare per prima.
- mi dispiace veramente tanto.-
- anche a me. Ascolta: probabilmente non riuscirò a tornare a casa. Non rivedrò più te e i miei genitori. Se non verranno dii a loro che li adoro.- rispondo
- tu tornerai, fidati. L'unica cosa che ti devo dire come amica è che tu sei la persona più tenace che io abbia mai conosciuto. Se focalizzi un obiettivo tu lo raggiungo, sempre. Se ti addestri bene tu ce la farai.- ribatte Maya. Lei è sempre stato il mio angelo.
Le sorrido timidamente.
In quel momento sul ciglio della porta appare mia madre. Solo ora mi accorgo di quanto è bella: indossa un vestito aderente rosa antico e un paio di ballerine chiare. Il vestito evidenzia la sua figura slanciata. C'è solo una cosa che rovina la sua bellezza: gli occhi rossi.
Maya si alza dal banco e si avvia verso l' uscita.
Mia mamma resta in silenzio e piange. Nel suo volto si vede la disperazione che prova.
Per me sono sempre difficili gli addii. Quando si danno è perché non si torna indietro.
Se morissi in guerra di sicuro mia mamma non si riprenderebbe mai. Per questo devo combattere: per lei.
Dopo diversi minuti di asciuga gli occhi e mi dice:- tutto quello che voglio è che tu combatta. In questo istante penserai che la vita sia ingiusta, ma la verità è che la vita è inaspettata come una tempesta improvvisa. Quando sarai lì farai fatica a distinguere il nemico dal tuo alleato. Appena capito chi è il tuo nemico ricorda: se non riesci ad abbattere il tuo nemico diventa suo amico. Sarà poi il tuo istinto a suggerirti che cosa fare.-
Rimango a bocca aperta. Mia mamma mi ha dato il migliore dei consigli.
- grazie mamma. Ti voglio tanto bene.-
- anch'io, tesoro. Vado prima che il preside ti porto via davanti ai miei occhi.-
Mi bacia la guancia delicatamente e se ne va via.
Dopo di lei entrano altri miei amici, ma non dicono niente di che.
Puntualmente allo scadere del tempo un uomo entra nella classe e mi porta via.

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