La voce di Ed Sheeran è sempre un colpo all'anima, attorno a me vedo il mare che brilla sotto la luce calda del sole, ci sono bambini che corrono, persone in bicicletta,alcune stanno andando via,altre sono appena arrivate, sono seduta su questa panchina, in attesa di Harry, l'ansia inizia a farsi sentire, è uno dei nostri primi incontri dopo esserci conosciuti, e non so bene cosa dire, cosa fare, come comportarmi... Poi davanti ai miei occhi compare un bellissimo tramonto, lui è al mio fianco, io appoggiata al suo petto mentre mi accarezza i capelli, ora il panorama è diverso, siamo davanti il faro, le persone sono quasi tutte tornate a casa, e finalmente il silenzio ricomincia a farsi sentire. Senza preavviso mi infila una cuffietta nell'orecchio e mi chiede di ascoltare la canzone, quando capisco di chi si tratta gli occhi mi brillano, non è possibile che sia tutto così perfetto, noi, il tramonto, Ed Sheeran, il suo profumo, e i suoi occhi fissi su di me. Sembra come se fossimo racchiusi in una bolla di sapone, tremendamente fragile, ma affascinante, che può scoppiare da un momento all'altro e che ha bisogno di attenzioni per restare intatta.
"Tesoro tutto bene?" Mia madre interviene riportandomi alla realtà
"Ehm, si direi di si.."
"Sei sicura?"
Le mie guance di nuovo umide, non me ne ero resa conto, asciugo le lacrime bagnando le maniche del pigiama e ritorno in camera. Odio farmi vedere così fragile, e incastrata nel passato, ma che mi piaccia o no, sono fatta così. Scrivo a Melanie che mi farebbe molto piacere potrerla rivedere, chiedendole scusa per come l'avevo trattata, e le chiedo di Liam. Senza esitare un secondo Melanie mi dice data e ora dell'incontro e mi spiega che Liam è tornato da suo padre in Italia. I genitori di Liam sono separati da parecchio tempo, so benissimo quanto lui ci fosse stato male per questa situazione, ma non lo dava a vedere, era bravo a mascherare le cose, ma non con me, a me pur volendo non riusciva a tenermi nascosto nulla, anche per il semplice fatto che in un modo o nell'altro riuscivo a capire il suo stato d'animo in un battito di ciglia.
Il giorno dell'incontro è arrivato, metto un paio di jeans, una maglietta a maniche corte ed esco di casa. Quando arrivo al bar del centro, Melanie è già li,mi corre in contro e mi abbraccia. Il cuore mi si riempie di gioia nel vederla ancora così affettuosa e disponibile, dai suoi occhi scuri traspare l'emozione del rivedermi.
Ordiniamo un aperitivo al bar mentre il sole continua a rendere ancora più piacevole quel momento. Melanie mi racconta del suo nuovo ragazzo, si chiama Thomas, non fa altro che ripetermi quanto sia carino e dolce, e rido nel non vederla per niente cambiata dalle scuole superiori. Io e Melanie eravamo le classiche ragazze che girano per i corridoi della scuola, e qualsiasi ragazzo passasse non ci lasciava indifferenti, infatti dopo una decina di secondi in silenzio partivano i peggio commenti. E quando qualcuno che seguiva al meglio i nostri gusti ci passava davanti, era la fine, mancava poco ad organizzare matrimoni, con tanto di pranzo,torta e parenti. Ricordo alla perfezione il ragazzo di cui ero innamorata alle scuole superiori, era un bel tipo, alto, capello lungo raccolto dietro, e due occhi da favola, lo avevo conosciuto ad un'assemblea di istituto in seconda, eravamo perfetti (secondo il mio modesto parere) se non fosse stato per il fatto che era più grande di me di 3 anni, e perciò finito il secondo anno, non l'ho più visto.
Io e Melanie parliamo del più e del meno, e quando il discorso inizia a prendere una piega che non mi piace, che tocca i tasti Harry e Liam decido che è arrivato il momento di salutarla. Così dopo averla abbracciata mi dirigo verso casa.
Neanche una settimana dopo vengo a sapere che lei e Thomas si sono lasciati, e sembra dispiacere più a me che a lei, probabilmente non era poi così interessata. Il fine settimana successivo vengo invitata in discoteca da Melanie e dalla sua compagnia, per festeggiare il suo compleanno. Partiamo dal presupposto che odio quell'ambiente, mi da proprio fastidio,non riuscire a parlare nemmeno con le persone al mio fianco senza dover urlare e gesticolare,la folla che ti sbatte qua e là, e gente che vomita in qualsiasi angolo. Ma quando ho detto di volermi divertire, intendevo anche che voglio uscire dai soliti schemi, voglio fare qualcosa che non avrei mai fatto qualche tempo prima, voglio tornare a godermi il tempo.
Così accetto. Indosso un vestito non così corto, indosso un paio di stivaletti e un copri spalle in pizzo, un filo di mascara e bene o male sono pronta. Quando esco di casa mamma mi sembra piuttosto contenta di ciò, forse perché non esco poi così spesso. Melanie è bellissima, quanto vorrei avere il suo fisico, penso che le starebbe bene anche uno straccio addosso, ma la mia autostima è già al livello zero, quindi non ci sono problemi. Una volta entrati ordino qualcosa da bere e cerco di integrarmi nel gruppo di amici di Melanie, sono abbastanza strani a primo impatto, ma cerco di non farci poi tanto caso. Solo dopo un'oretta mi rendo conto di non vedere più la mia amica, così decido di andare in bagno,probabilmente sarà lì dentro. Mi faccio spazio fra gente che salta, urla e si bacia appassionatamente, il 90% delle persone qui dentro, domani non ricorderà neanche cosa sia successo. Essendo sempre molto fortunata inciampo in qualcosa, non so neppure cosa, la bibita schizza via dal mio bicchiere e si fionda a pennello sulla camicia del ragazzo che mi salva da una caduta clamorosa.

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Stati d'animo
Random"Sun è una ragazza di 18 anni, che di punto in bianco si trova da sola, perché l'unica persona sulla quale aveva fatto affidamento l'ha tradita. Inizierà un percorso per ricostruire parte della sua felicità, incontrerà i suoi vecchi amici, alcuni di...