Chiudo gli occhi maledicendomi, e spero che nessuno mi abbia visto..
"Tutto okay?" Urla il ragazzo avvicinandosi al mio orecchio. Annuisco e lo ringrazio, una volta alzata la testa mi rendo realmente conto di chi ho davanti, il mio cuore perde un battito e Liam sembra avere la mia stessa e identica reazione. Mi tira fra le sue braccia e mi fa mancare l'aria. Mi è mancato così tanto. Durante l'abbraccio vedo Melanie sculettare davanti un ragazzo biondo che non smette di fissarle le tette, poi vedo che la prende per mano e l'accompagna fuori, Melanie incontra i miei occhi e cerca di darmi spiegazioni, poi lo segue verso l'uscita.
Liam mi prende per mano e si fa strada fra la gente, probabilmente sta cercando un posto con meno confusione. Arriviamo in una sala con una musica meno alta e un po' più leggera. Liam si volta verso di me e mi sorride, poi ancora una volta mi fa sprofondare fra le sue braccia.
"Non avrei mai pensato di incontrarti qui"
poi s'irrigidisce
"S-s-ei con il tuo ragazzo?"
"No tranquillo, è un po' che non è più il mio ragazzo" dico abbassando gli occhi
"Ah.. mi dispiace" Dice a bassa voce.
Ora che c'è una luce decisamente migliore rispetto prima, lo trovo molto in forma, poi noto l'enorme macchia che ho lasciato sulla sua camicia bianca.
"Cavolo mi dispiace" Dico puntando gli occhi sulla macchia
"A me no, io odio questa camicia." dice ridendo
"Pensavo fossi in Italia... O almeno Melanie mi aveva riferito così"
"Sì, beh ero lì fino la settimana scorsa, poi ho deciso di ritornare qua da mia mamma."
Metto a fuoco le due ragazze alle sue spalle, hanno due bicchieri pieni in mano e una catasta di bicchieri vuoti sul tavolino, anche se sembrano tenere l'alcool abbastanza bene. Mi guardano male, e quando Liam si accorge che non sto seguendo quello che dice si volta a vedere cosa cattura la mia attenzione. Una volta che si gira le due ragazze iniziano a ridere nervosamente e ad aggiustarsi i capelli.
"Hai fatto colpo" Dico colpendogli la spalla.
"Non sanno resistere al fascino del signor Liam, questo è l'effetto che faccio a tutti" Dice alzando un sopracciglio e toccandosi il ciuffo vanitosamente.
Dopo pochi secondi scoppiamo a ridere.
Liam mi cinge il fianco con un braccio e mi sussurra
"Adesso vedrai come sarai invidiata da gran parte delle ragazze qui dentro"
Si ferma ad un tavolino poco distante da lì, si siede su uno sgabello, e afferrandomi per una mano mi fa sedere sulle sue gambe. Mi volto per guardarmi attorno, e tutto sta andando secondo i piani di Liam. Gli occhi sono tutti puntati su di me, e le due ragazze di prima, sedute sul divanetto bisbigliano qualcosa di incomprensibile.
Sono estremamente in imbarazzo, non so se per il fatto che Liam sia cambiato davvero tanto fisicamente o per avere gli occhi di tutti puntati addosso. Ai tempi della scuola era poco più alto di me e sembrava decisamente più piccolo,pur avendo due anni in più rispetto i miei, era esile e per questo spesso veniva preso in giro, ma a me non importava, era pur sempre il mio migliore amico. Poi nel giro di qualche tempo, ha messo su un bel fisico, è decisamente più alto, e vederlo così sicuro di se, mi spaventa ma allo stesso tempo mi fa piacere. A salvarmi da quelle sensazioni è il telefono di Liam.
"Pronto?" Lo vedo fare una smorfia. Cerco di interpretare l'espressione sul suo viso. Sembra dispiaciuto, così una volta terminata la chiamata cerco di farmi spiegare cosa sia successo.
"Problemi?" Chiedo appoggiando un braccio sulle sue spalle e voltandomi verso di lui
"Credo che mia mamma abbia ricominciato a bere.."
"Era lei al telefono?"
Annuisce. Mi ricordo che durante i primi anni alle superiori mi aveva raccontato dei vari episodi in cui sua mamma si ubriacava, fino ad addormentarsi in qualunque posto. E lui ogni volta era costretto a trascinarsela a letto. Era dispiaciuto di ciò, e questo era uno dei motivi per il quale si era molto allontanato da sua mamma. Così lei, gli aveva promesso che avrebbe smesso, per il bene di entrambi, e per il primo tempo sembrava funzionare, finché Liam trovava bottiglie di Vodka e alcool nascoste sotto letti, dentro i mobiletti del bagno o in qualche altro posto impensabile, così ad un certo punto aveva rinunciato.
"Mi dispiace"
"A me dispiace per lei, si sta rovinando la vita" dice strofinandosi gli occhi
È estremamente dolce, mi dispiace davvero tantissimo vederlo ridotto in queste condizioni, è un ragazzo d'oro e avrebbe solo bisogno di essere felice. Così questa volta di mia spontanea volontà mi faccio spazio fra le sue braccia, pronte ad accogliermi come le volte precedenti.

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Stati d'animo
Random"Sun è una ragazza di 18 anni, che di punto in bianco si trova da sola, perché l'unica persona sulla quale aveva fatto affidamento l'ha tradita. Inizierà un percorso per ricostruire parte della sua felicità, incontrerà i suoi vecchi amici, alcuni di...