Sono le cinque del mattino e l'alba inizia a prendere il sopravvento. Non riuscendo a dormire esco fuori dalla finestra e mi arrampico sul tetto. Quanto può essere bella l'alba? Ti fa ricordare che sta iniziando una nuova giornata, e non puoi fare a meno di sperare che questa sia quella buona. Alle sette si sveglieranno tutti nel campus. Amo il silenzio, con il dolce sottofondo del cinguettio degli uccellini che affamatti chiamano la loro mamma perché li nutra. -Joe? Sei sopra il tetto?
-Mmm.. Si Cassie. Sali pure.
-OK. Dammi una mano.
-Tieni stretto.. Uh ecco fatto.
-Come mai sei quassù?
-Volevo vedere l'alba da qui. Non è stupenda?
-Si. Mi avevi fatta preoccupare quando non ti ho più vista qua fuori. Lo sai cosa è successo ieri?
-Mm.. No. Cosa?
-Bethany e le sue seguaci vogliono fare di tutto per prendere il comando al campus. E hanno intenzione di torturare chiunque vada contro di loro.. Ieri una di loro mi ha minacciata di infilare la mia testa dentro il water.. Mi erano venuti i brividi dal pensiero, guarda! Li ho ancora..
-Ci credi sul serio? Non lo permetterò mai. Bethany e le altre possono dire quello che vogliono, ma qui nessuno comanda su nessuno. Ahahah
-Perché ridi? !
-Ahah. Niente pensavo. Comunque so come porre fine a tutto questo. Oggi c'è la gara di nuoto, vero?
-Si .. Perché?
-Così dirò a Bethany che se riuscirò a battere quella più veloce tra di loro dovranno lasciare perdere ai loro tentativi subdoli di seminare "panico" nel campus.
-Sei pazza? Lo sai che tra di loro c'è la famosa campionessa Natalie Richmond? Ha vinto ben due medaglie d'oro olimpiache. Sarai sfacciata con lei.
-Non mi lascio influenzare dal suo totolo di campionessa "d'oro".
Scendiamo dal tetto e iniziamo a prepararci per la colazione. Indosso un vestitino azzurro con una lieve scollatura e un paio di converse bianche. Lascio i capelli lunghi e mossi che mi cadono morbidi sulle spalle ed esco assieme Angie e Cassie dalla stanza.
-Chissà cosa ci sarà stamattina per colazione. Ho una voglia matta di cornetti appena sfornati con la crema di nocciola!!
-Io mi scolerei volentieri un'enorme caraffa di caffè.
Dico io ad Angie ridendo.
-Ultimamente dormi poco, e non è da te.
-Lo so , Cassie.
Entriamo nella sala mensa e tutti sono già seduti a fare colazione.
E poi vedo Andrew seduto accanto a Nabil . Quest'ultimo appena mi vede corre subito da me prendendomi in braccio e dandomi un bacio.
-Come siamo belle oggi. Vieni. Sedetevi con noi.
Lo sai che non vedevo l'ora di vederti? Mi sussurra dolcemente all'orecchio.
Andrew non mi ha nemmeno rivolto un saluto. E questo mi irrita.
-Ehi, che hai amico? All'improvviso ti sei rabbuiato.
-Non ho nulla.. Non ho fame.
Andrew si alza dal tavolo e va per uscire dalla porta.
-Devo andare in bagno. Ora arrivo.
-okay, ti aspetto Joe.Esco dalla mensa e corro verso di lui afferrandolo per la mano.
-Che vuoi?
-Perché non mi hai nemmeno salutata?
-Ora ti aspetti che ti saluti pure?
Fino a quando non avrai preso una decisione non me la sento di parlarti. Joe! Sii sincera almeno con te stessa. È chiaro che io ti piaccia. Altrimenti non avresti lasciato il tuo amato ragazzo per venire da me.
-Ma.. Non mi puoi costringere a prendere subito una decisione.. Io.. Io.. Non riuscì a trattenermi che scoppiai a piangere.
-Scusami.. Ho sbagliato io. All'improvviso il suo tono si addolcì. E sentì il dolce calore del suo abbraccio avvolgermi tutto il corpo.
-Ehi, non piangere.
Piú mi diceva di non piangere e piú io piangevo.
-Mi devi capire , Joe. Tu mi piaci per davvero. E vederti nella braccia di un altro mi fa male. Ora ritorna dentro altrimenti si chiedereranno dove tu sia finita. Mi asciugò le lacrime e mi diede un bacio sulla fronte.Sono le quattro del pomeriggio. Fischietto suona e io ed altre tre ragazze , compresa Natalie Richmond, ci tuffiamo in piscina per la gare. Nuoto con tutte le mie forze. Sento il senso di freschezza che mi dona l'acqua. Sento tutti quelli che sono fuori dalla piscina che incitano Natalie Richmond, ma subito dopo altri iniziano ad urlare Il mio nome. -Joe ! Manca poco! Ce la puoi fare. Vai così! Continua.. Non ti fermare!!
Proprio quando temevo di non potercela fare più, all'improvviso sento una forte scarica di adrenalina che mi fa andare ancora più veloce di prima. Dopo la sesta vasca di fila continuo per farne altre due. Manca poco al traguardo. Manca poco e.. Si ce l'ho fatta! Non so se sono arrivata per prima. Ma sento il suono del fischietto dell'allenatore che segna la fine della gara. -No! Non può essere. Non può essere vero!! Dcce Bethany con un misto di disgusto e di sorpresa.
-Joe! Sei stata bravissima!
Natalie.. Anche tu lo sei stata.
Natalie esce subito dalla piscina e scappa subito via dalla vista di tutti.
-Joe.
-Bethany.
-Okay. Hai vinto. Non vi daremo più fastidio. O almeno per un pò.
-Sei stata bravissima! Non pensavo che fossi così veloce. Dice Andrew abbracciandomi forte e dandomi un bacio vicino alle labbra.
-Mi sono perso qualcosa?
-Nabil.. No.. Aspetta..
-Non sono stupido.. C'è qualcosa tra voi due.. Lo so. Ne sono certo. Non continuare a mentirmi..
-Va bene.. Diciamo che c'è qualcosa .. Ma non ci è stato niente tra noi due.. Mi puoi credere. Ma anche lui mi piace.. E io non so..
-No. Questo è troppo.. Devo andare..
Riesco a vedere le lacrime che scendono dai suoi occhi. Il mio cuore all'improvviso si frantuma in mille pezzetti. Corro su nella mia stanza, e esco dalla finestra per salire sul tetto. Accendo una sigaretta che avevo fregato ad uno dei ragazzi del campus. La accendo e guardo il tramonto. Quanto è rilassante tutto ciò dopo questa giornata non ve lo potete neanche immaginare. All'improvviso sento vibrare il cell e mi sono arrivati due mess, uno da Andrew e l'altro da Nabil.
Entrambi i mess dicono"Ci dobbiamo vedere ora. Giù nella stanza segreta. "
Arrivata lì vedo entrambi che si voltano verso di me e dicono
:Devi scegliere. O lui... O me..
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Un amore quasi impossibile
Romance"Ricordo ancora il dolce sapore delle tue labbra premute sulle mie,il palpitare del tuo cuore a suon di baci. Ricordo il suono accogliente della tua voce,i tuoi timidi sguardi e il modo in cui pronunciavi il mio nome."