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I miei mi chiesero di prepararmi in fretta, perché saremmo andati a trovarla per l'ultima volta. Non volevo andare, ma mi faceva stare troppo male l'idea di deludere mia nonna nel non vedermi entrare in quella maledetta stanza di ospedale. Durante il tragitto nessuno parló . Non riuscivo a smettere di pensare al sorriso di mia nonna che non avrei visto più. Non riuscivo ad abituarmi all'idea che questo mondo, ti avevo sempre odiato, mi stava portando via anche l'unica cosa bella che mi era successa.
in quell'infinito corridoio non riuscivo a sentire nulla. Sentivo solo il tonfo delle mie scarpe pesanti sbattere a terra. Arrivammo nella stanza numero 84. La porta era socchiusa, il dottore ci chiese di entrare uno alla volta. I miei   genitori mi diedero la precedenza. Spinsi la porta verso l'interno e vidi mia nonna, piena di tubi e con gli occhi stanchi. Mi avvicinai lenta, già con gli occhi pieni di lacrime.-Silvia sei tu?-Appena senti quelle parole così stanche sofferenti, scoppiai a piangere. Mi sedetti accanto al lei, senza dire una parola.-Come fai? Come fai a ridere sempre a? Come fai a non mostrare ma la tua sofferenza? Perché?-Scoppia in un pianto sommesso. Le rise ancora di più.-Sai perché non vedo l'ora di morire? Perché non vedo l'ora di guidarti da lassù nelle tue scelte affinché anche tu possa finalmente trovare la tua strada- Non dissi nulla. Le diede un bacio sulla fronte e me ne andai. Mi ritrovai in spiaggia con le cuffie le orecchie, con le scarpe piene di sabbia il cervello pieno di domande. Penso di non tornare più indietro. Anche perché non avevo più nessuno che mi aspettasse. ma tornate non sapevo ancora come mai affrontato la vita senza mia nonna, ma per la prima volta mi feci coraggio, perché è così che lei avrebbe voluto.
Da quel giorno la mia vita è completamente cambiata.
oggi è passato un mese da quel giorno, e tra un po' inizia l'estate. Tra qualche giorno partirò per tutto il periodo estivo da una mia amica di Berlino. Sono eccitata all'idea di conoscere nuove persone inizio ogg oggi è passato un mese da quel giorno, e tra un po' inizia l'estate. Tra qualche giorno partirò per tutto il periodo estivo da una mia amica di Berlino. Sono eccitata all'idea di conoscere nuove persone. Inizio oggi a fare le valigie, per la paura di dimenticare qualcosa. Starò via un paio di mesi, ma mia madre è convinta che sia troppo. L'altro giorno a cena sussurra guardandomi con gli occhi socchiusi-tornerai vero?-Quella domanda mi sorpresa. Capivo che aveva il terrore che non tornassi più. E la capivo. L'avavo fatto altre volte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2016 ⏰

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