Dert
Loro sono qui.
Sono qui per rifarlo.
Vogliono ancora torturarmi.
Lo sento.
-alzati,moccioso!- mi ordina un uomo.
Il tintinnio delle catene che mi stringono polsi e caviglie rimbomba nella stanza.
La mia schiena e le mie gambe piene di tagli e cicatrici mi bruciano dal dolore.
L'uomo davanti a me fa' una smorfia di rabbia e mi afferra dai capelli alzandomi,mi trascina in un'enorme gabbia al centro di una sala da ballo decorata con luci e lampadari ornati di cristalli.
Uomini e donne incappucciati con strani occhiali mi guardano con sorrisi maliziosi.
L'uomo che tempo fa' mi ha comprato in un circo entra nella gabbia con un bastone di ferro ardente.
Tremo.
Mi atterra e solo ora mi rendo conto che il bastone serve per marchiarmi.
Le mie urla di dolore rimbombano sulle pareti della stanza.
Sulla schiena la barra ardente ha lasciato il simbolo di un serpente attorcigliato su se stesso.Le mie lacrime cadono sul pavimento.
-Buona sera,signori- alza la voce un signore entrando nella stanza,dal grosso portone sopra i numerosi scalini -cosa mi sono perso?-È alto,con gli occhi rossi e i capelli neri.Un bell'uomo,ma ha qualcosa che non mi convince.
Del liquido nero si crea sotto la suola delle sue scarpe creando delle radici spinate,l'iride dei suoi occhi si allunga e il loro colore diventa di un viola acceso.
-un demone!- urlano tutti scappando,ma prima che possano farlo le radici spinate li afferrano e li triturano.
La scena di tanta gente immersa nel proprio sangue mi fa' venire la nausea.
Ma perché io sono vivo?
Dopo la sterminazione di tutti i presenti in sala tranne me e l'uomo elegante,esso scende gli scalini con eleganza e si ferma a osservarmi da dietro le sbarre della gabbia.
Ricambio lo sguardo tremando e piangendo.
-come ti chiami?- mi chiede.
-Dert- rispondo debolmente.
L'uomo fa' un largo sorriso mettendo in mostra i suoi denti perfetti e bianchi.
-mi chiamo Sebastian,ma di questo ne parleremo un'altra volta...- mi porge la mano,allungo la mia,ma invece di ricambiare la stretta scanso la sua mano.
Mi scruta con uno sguardo curioso.
-Non ti fidi,eh?- con un gesto della mano spezza le sbarre della gabbia ed entra,mi prende sulle sue spalle e si incammina versa l'uscita.
Senza dire altro e senza più energie mi addormento sulla sua schiena.
Così comoda e calda...
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Toxic Paradise
FanfictionSe la divisione divina pensata dagli esseri umani fosse errata?Se Inferno,Purgatorio e Paradiso siano divisi in modo un po' diverso di quello immaginato?E se creature dell'Inferno vivessero sulla Terra? (Yaoi,se non ti piace il genere non leggere) I...