Sebastian-3

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Sebastian

Un...ragazzino?
Pensavo che fosse più grande.
Basso,con gli occhi di un azzurro intenso e i capelli nero opaco,la pelle chiara e piena di tagli.
Lo ammetto,è carino e ingenuo.
Mi chiedo ancora come possa essere un mostro un ragazzino di a mala pena dodici o chissà quanti anni,basso e vulnerabile.
Lo osservo dormire nel letto di questa villa,dopo aver ucciso i proprietari di essa.
Vado verso l'enorme finestra e scosto le tende legandole per tenerle aperte.
La luce del sole illumina il viso di Dert facendogli aprire leggermente gli occhi.
-Buongiorno,mio lord-
Lui spalanca gli occhi alzandosi velocemente.
-d-dove sono?- dice agitato cercando di alzarsi.Quando mi vede la sua agitazione aumenta -Allora non era un sogno,sono liber~- lo afferro per il mento guardandolo negli occhi.
-Bene,- dico prendendolo in braccio -andiamo a farci il bagno-
-Ehy!Aspetta!In che senso andiamo a farci il bagno?Mica lo facciamo insieme- è completamente rosso in viso e ha le labbra serrate.
Quanto è carino.
Non gli rispondo e lo poggio sul pavimento del bagno,sbottonandogli la camicia.
Cerca di spingermi via con tutta la forza che ha,ma senza successo.
-Smettila,non ti conosco neanche!- gli tolgo la camicia lasciandolo a petto nudo.
-Mi chiamo Sebastian,sono un demone mandato qui dall'Inferno per proteggerti e farti da servitore e ho l'autorizzazione per levarti la camicia quando voglio.Ti va bene?- gli slaccio i pantaloni.
-No che non mi basta- se li riallaccia.
-Che altro vuoi sapere?- sbuffo.
-Chi e perché ti hanno mandato dall'Inferno per proteggermi?-
-Mi ha mandato qui il Capo e perché da solo sei debole e insignificante.- gli tolgo i pantaloni a forza e lo metto nella vasca da bagno.
-Il bagno posso farmelo anche da solo!- sbuffa mentre gli lavo i capelli.
-mi stai facendo venire il mal di testa con le tue lamentele- cala per qualche istante il silenzio.
-Ma ti hanno costretto?-
-A fare cosa?-
-Badare a me...ti hanno costretto?- afferro una spugna e gli lavo la schiena.
-No.Ero l'unico in grado di proteggerti veramente.-
-Come mai hai accettato?-
-E perché tu fai così tante domande?-
-Perfavore,- mi fa' gli occhi da cane bastonato -mi potresti rispondere?-.
Sospiro.
-Ho accettato perché ne avevo voglia-
-Ah...-
-Che risposta ti aspettavi?Perché sono un gentiluomo e volevo affidare tutta la mia vita a te!?-
Dert sobbalza arrossendo e mi accorgo che ho fatto centro nei suoi pensieri.
-Quanti anni hai?- gli chiedo.
-sedici-
-ne dimostri meno...-
-Tu?-
Sorride.Quel gesto mi spiazza,divento rosso guardando altrove.
-Troppi-
-Dai,confidati con me- insiste.
-Qui sulla Terra 20...nell'Inferno duecento-
-Vecchietto- scoppia a ridere alzandosi.
-Intanto il 'Vecchietto' ti ha salvato- gli metto l'accappatoio e un asciugamano sulla testa.
Prendo Dert per le spalle e lo avvicino a me asciugandogli i capelli.
-Hai ragione- mi prende una mano -come posso sdebitarmi?-.
Sorrido.
-Non puoi,ormai devo stare con te per l'eternità,o rischio di vagare per la Terra senza casa-
Prendo i vestiti puliti e glieli porgo.
-Una cosa che posso fare da solo,miracolo-
-Mi stai sfidando?- un ghigno si dipinge sul mio volto.
-No no!-
-Bene,mi congedo-
Esco dalla stanza ridendo.

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